Analisi Tecnica

F1, GP Baku: Mercedes ha lavorato per sbloccare il rendimento inespresso

Il 17° round della F1 2024 si correrà a Baku. Il team Mercedes, dopo aver ufficializzato la nuova line-up dei suoi piloti per il 2025, è chiamato a ribaltare le prestazioni deludenti degli ultimi due weekend. A Monza e Zandvoort, infatti, la W15 è apparsa poco bilanciata e incapace di ottenere il massimo dalle gomme più dure. Piloti, tecnici e ingegneri hanno sbagliato l’assetto, fattore che di riflesso ha limitato il rendimento delle vetture tedesche. Gli equilibri sono parecchio sottili in questa fase del campionato e qualsiasi piccolo dettagli è in grado di fare parecchia differenza.

L’obiettivo della Mercedes è chiaro: trovare il corretto punto di lavoro della monoposto e ottimizzare il fine settimana. Le qualità per farlo ci sono tutte. Resta da capire se l’ultima versione del fondo sarà utilizzare e contestualmente se può essere in grado di fornire il livello di spinta verticale adeguato. Per il resto tenta velocità di punta con un occhio alla gestione delle gomme, fattore fondamentale in questo tracciato cittadino che, per via della sua particolare conformazione, tende a raffreddare le mescole nei lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza abbassando il grip.

F1, Mercedes ha studiato una ride height per favorire l’interazione aero meccanica

Il circuito di Baku potrebbe adattarsi bene alla Mercedes, meglio rispetto a quello di Monza. La pista azera richiede un livello di carico aerodinamico medio, nonostante il lungo rettilineo di quasi 2 km. L’obiettivo del team è quello di garantire un buon equilibrio tra gli assi della vettura, aspetto che sino al Gran Premio d’Olanda aveva offerto un plus alla W15, capace di gestire la transizione tra le curve veloci e quelle più lente molto bene. Un fattore ottenuto grazie alla mappa aerodinamica del fondo allargata che si è puoi nuovamente ristretta con l’ultima modifica apportata.

La Mercedes W15 guidata dal britannico George Russell – GP Monza 2024

Nel recente passato, la W15 ha mostrato una certa capacità nel generare ottime velocità di punta (EOSS) anche con un carico medio. Per tale ragione, il team tedesco è convinto di poter utilizzare la giusta downforce senza perdere troppo in termini di efficienza. Mercedes non ha la medesima capacità di fendere l’aria di Red Bull e McLaren e questo elemento dovrà essere senza dubbio tenuto in conto. A Baku è fondamentale avere un retrotreno stabile, capace di gestire la trazione in uscita dalle curve a 90°, specie nella prima metà del tracciato azero.

Un’ala posteriore con maggiore deportanza aiuta a limitare lo slittamento delle gomme e riduce il degrado in gara. Dal punto di vista aerodinamico, il ruolo del fondo della W15 sarà determinante per garantire una corretta interazione con la meccanica. I tecnici Mercedes stanno ancora cercando il miglior approccio per propria vettura. La penultima specifica del fondo è considerata più affidabile dai piloti e con ogni probabilità sarà l’opzione preferita a Baku. A livello meccanico le vetture grigie e intarsiate di nero dovranno ottimizzare le fasi di trazione, punto sul quale hanno mostrato una certa competitività.

Tuttavia la vicinanza ai muretti richiede una vettura super bilanciata in tutte le fasi di curva, con un anteriore preciso che limiti il sottosterzo in ingresso, accentuato anche dalla frenata. Per questo motivo, Mercedes ha lavorato su una particolare configurazione all’avantreno che prevedere più rigidità. Di riflesso è stato scelto un posteriore più morbido per garantire una trazione ottimale nelle fasi di accelerazione. I tecnici sono alla ricerca del compromesso ottimale smarrito tra l’Olanda e Monza, aspetto che ha fatto le fortune del team nelle gare precedenti.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) a bordo della sua W15 – GP Monza 2024

Altra tematica cruciale per la scuderia di F1 pluripremiata riguarda la gestione delle altezze da terra. Specie con Hamilton, in alcune circostanze la ride height ha creato non pochi problemi alla W15, limitando l’espressione massima del potenziale. Per questo Mercedes ha individuato nel T2 il punto dove “costruire” la distanza dal piano di riferimento che poi verrà adattato al resto del tracciato. Ci riferiamo specialmente al tratto che va da curva 12 sino alla 16, piega che immette in un lunghissimo tratto ad alta velocità di percorrenza dove le velocità di punta saranno cruciali per i riscontri cronometrici.

Come detto, Mercedes ha mostrato una buona efficienza e la capacità di raggiungere top speed davvero competitive. Basti pensare a Spa-Francorchamps, dove le due W15 hanno sciorinato un rendimento in gara davvero ottimale sotto questo profilo, pur offrendo un livello di carico sufficiente per gestire il secondo settore, quello guidato, con una certa autorevolezza. In ultima istanza il tema gomme che in Azerbaijan reciterà un ruolo fondamentale. I lunghi rettilinei tendono a raffreddare le mescole. Arrivare in staccata con una temperatura non adeguata crea problemi.

Lewis Hamilton (Mercedes) in azione a bordo della W15 – Qualifiche GP Monza 2024

Il ciclo di isteresi dello pneumatico complicherà non poco la vita nella fase classificatoria. Mercedes sotto questo profilo non dovrebbe soffrire particolari problemi, in quanto rispetto a Ferrari e Red Bull è capace di immettere tanta energia nella carcassa dello pneumatico. Arma che durante la corsa potrebbe essere invece nociva alzando troppo le temperature dello pneumatico. La W15 ha mostrato alcuni problemi sotto questo aspetto in in diverse gara, prima con l’overheating al posteriore e poi, ultimamente, con un controllo delle temperature errare sull’avantreno.

La volontà del team di F1 tedesco a Baku è chiara a: ritrovare la competitività smarrita durante gli ultimi due Gran Premi. Per farlo Mercedes dovrà anzitutto trovare il corretto bilanciamento dell’auto, fondamentale per le wing car. L’ottima transizione tra le varie tipologie di curve mostrata nel recente passato è l’arma che la scuderia vuole utilizzare per raggiungere le performance desiderate. Per il resto un occhio alla gestione delle coperture, elemento cruciale che può far pendere l’ago della bilancia a proprio favore per sbloccare il rendimento rimasto inespresso nelle ultime settimane.

Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – : Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Mercedes AMG F1 Team F1Tv


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Pubblicato da
Zander Arcari