Formula 1

Red Bull nel caos: la RB20 non funziona, Verstappen è rassegnato

La Red Bull sta vivendo un periodo di grossissime difficoltà. La squadra di Milton Keynes non vince una gara in F1 da praticamente tre mesi, ovvero dal 23 giugno a Barcellona, chiaramente con Max Verstappen. In questo periodo qualche piazzamento sul podio e nulla più, segno evidente di come quel dominio tanto ammirato fino allo scorso aprile, con l’olandese che si permetteva di sgommare prima dell’ultima curva in Cina, vincendo con ampio margine sugli avversari, sia bello che andato.

Il nervosismo all’interno del team inizia a farsi sempre più marcato: per carità, già per quel che ha riguardato l’affaire Horner nel corso dell’inverno e prima dell’esordio in Bahrain, si era capito che questa stagione potesse riservare delle sorprese, ma in pista la RB20 rispondeva presente, partiva con due doppiette e ci dava l’impressione di rispondere in pista ai malumori dell’esterno.

Christian Horner seguito da Max Verstappen – Gp Monza 2024

Poi però qualcosa si è definitivamente rotto: Adrian Newey ha lasciato la squadra dopo 20 anni e andrà in Aston Martin, Jos Verstappen non perde occasione di sparare a zero contro il team principal, e Max sembra sempre meno decisivo. A Baku, per esempio, le ha prese da Perez, un qualcosa di inimmaginabile fino a pochissimo tempo. Certo, la pista dell’Azerbaijan è tra le preferite di Checo, essendo l’unico nella storia della F1 ad averci vinto due volte, ma non può bastare per giustificare la prestazione opaca del campione olandese.

Red Bull, abolita la livrea speciale per Singapore

E’ come se in Red Bull stia regnando sempre più una sorta di rassegnazione: Horner continua a dire che lotteranno per i mondiali fino all’ultima gara, ma se il costruttori sembra già bello che andato, con la certificazione anche in classifica del sorpasso da parte della McLaren, avvenuto proprio a Baku, per quando riguarda il campionato piloti, Verstappen ha ancora 59 punti di vantaggio su Norris, primo inseguitore seppur al momento a debita distanza.

Ci sono però dei segnali tutt’altro che incoraggianti: la Red Bull infatti non attuerà più livree speciali nelle tappe di Singapore e Austin, questo per non aumentare peso sulla monoposto. Una decisione che fa intendere come sulla RB20 ci siano grosse difficoltà, ma il tutto è avvenuto con l’addio di Newey e gli sviluppi portati su una vettura che, in forma base, dava mezza pista a tutti.

Adrian Newey – l’ingegnere di F1 più brillante di sempre

Helmut Marko la pensa diversamente da Horner. L’austriaco infatti crede che ormai la speranza di conquistare il titolo costruttori sia svanita. Tuttavia, l’aspetto positivo è che Oscar Piastri è vicino a Lando Norris nella classifica piloti. Di conseguenza, le gerarchie non sono del tutto definite, il che potrebbe favorire Max Verstappen nella gestione del suo vantaggio. La RB20 ha un grande potenziale, ma l’assetto rimane fragile. Anche a Singapore, Marko teme di non vedere ancora miglioramenti significativi, costringendo la Red Bull a correre in modalità difensiva.

Red Bull, le difficoltà di Singapore

Max Verstappen, anche nei suoi atteggiamenti, appare rassegnato. Nonostante il vantaggio di 59 punti su Norris e la lotta interna che ormai sembra inevitabile in McLaren, tanto da togliersi punti a vicenda, l’olandese ha nell’atteggiamento e nelle sue parole segnali di rassegnazione. Nell’anteprima di Singapore prova a spronare per l’ennesima volta il team, ma probabilmente anche a Marina Bay ci sarà da soffrire.

“Abbiamo imparato dagli errori commessi la scorsa settimana a Bakudice Max -. A Singapore potremo provare alcune cose in modo diverso. Marina Bay è un circuito fantastico, ma ci aspettiamo che sia più impegnativo, come lo è stato in passato. La gara qui è solitamente piuttosto serrata e, ovviamente, molto calda e umida”.

“I cambiamenti apportati inizialmente in Azerbaijan sono stati positivi e ci stavano portando nella giusta direzione; pensiamo di sapere cosa migliorare e dobbiamo assicurarci di ottimizzare l’assetto. Sarà importante mantenere maggior controllo della macchina a bassa velocità, per evitare che salti, il che dovrebbe aiutarci molto. Infine, continuiamo a lottare per il campionato: vinciamo e perdiamo come squadra, e continueremo a spingere per tornare più forti”.

Max Verstappen (Red Bull) a Baku

Smaltita la delusione azera, Perez è pronto al riscatto su un tracciato che lo ha visto vincere nel 2022: “A Baku è stato un peccato per il team, perché avevamo il ritmo giusto e la macchina stava mostrando il suo potenziale. Ora l’obiettivo è trasformare questa velocità in un podio a Singapore, trovando il set-up ideale ed eseguendo un weekend perfetto. Ho già vinto qui in passato, e adoro le gare cittadine, specialmente di notte. Domenica voglio poter dire che abbiamo dato il massimo per vincere”.

La Red Bull sembra un po’ alla canna del gas: situazioni e soluzioni estreme pur di ritrovare competitività, con Helmut Marko che un giorno dice che torneranno competitivi, quello dopo che i mondiali sono andati. Horner ci crede, ma sembra essere l’unico in questo momento storico. La RB20 è la quarta forza in pista, è un dato di fatto conclamato e confermato anche a Baku. A Singapore, pista ostica negli ultimi anni nonostante il successo del 2022, si rischia l’ennesimo flop stagionale.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Red Bull Content Pool

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