Ferrari non si dà per vinta in questa F1 2024. Un mondiale che pareva già scritto e che poi si è trasformato in qualcosa di meglio rispetto a un altro dominio Red Bull. Per fortuna. Il Cavallino Rampante non è rimasto a guardare, sino a che in tarda primavera non si è azzoppato. Sono trascorsi quasi tre mesi per riprendersi, una convalescenza che ha stroncato in toto le bramosie della rossa. All’ennesimo “pazienza”, il sedicesimo di fila dopo l’ultimo trionfo nel 2008, quel mondiale costruttori acciuffato grazie a Kimi e Felipe, va sommata la voglia di pensare già al futuro. Un domani non troppo lontano.
Progetto 676: una monoposto di F1 che vorrebbe essere festeggiata a fine anno. La base di questa vettura è la SF-24, che subirà ulteriori modifiche da qui sino al termine del campionato. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione arriverà un nuovo fondo sperimentale nelle prossime gare, presumibilmente nel primo appuntamento dell’ultimo triple header a Las Vegas. Il team di Maranello ha lavorato parecchio su una nuova specifica. Aggiornamento che andrà a “curare” ulteriormente la gestione dei flussi.
Lo farà, sia in fase di alimentazione dei canali Venturi che nella sua parte esterna e visibile. Parliamo di una macro-componente cruciale per la generazione del carico, che oltre a essere alta deve possedere una certa costanza. Ferrari vuole potenziare l’equazione carico/top speed. Un fondo più efficiente offre la possibilità ai tecnici di impostare una deportanza minore sulle ali, aspetto che genera un compromesso meno complicato nella transizione che la monoposto deve trovare tra “high and low speed corners“. Per entrare in maggiori dettagli tecnici, ci aspettiamo due tipi di sviluppo.
Il primo riguarda il miglioramento sui vortici del bordo, generati ai margini laterali del pavimento, che possono aiutare e non poco a creare una barriera tra la massa fluida che scorre al di sotto del pavimento stesso e quella ad alta pressione che circola all’esterno dell’elemento. Se Ferrari riuscirà a rafforzare e stabilizzare questi vortici, il flusso al di sotto della monoposto sarà più omogeneo e la deportanza aumenterà.
Potrebbe esserci altresì un lavoro sulla struttura del fluido che scorre all’interno della sezione del fondo. La creazione dei vortici all’interno del diffusore risulta infatti fondamentale per guidare e accelerare la successiva espansione dell’aria dall’estrattore. Rafforzare questi vortici, generati tramite le alette verticali (strakes), permette di espandere un quantitativo maggiore d’aria e aumentare il carico posteriore senza incrementare la resistenza.
Questo elemento non verrà utilizzato ad Austin. Il motivo è duplice: con solo 60 minuti di tempo a disposizione, non ci sarebbero i margini di manovra per valutare al meglio il nuovo fondo. Inoltre Austin era la pista adatta per testare le ultime novità introdotte. Questo perché il tracciato americano presenta una varietà di curve importanti, unitamente ai rapidi cambi di direzione. Una sorta di “campo di gioco” ideale per verificare una volta per tutte la bontà del lavoro svolto nelle ultime settimane. Per di più la componente in questione sarà la base della prossima vettura, per questo abbiamo parlato di versione sperimentale.
Questo non significa che la rossa non mostrerà nessuna modifica. Già nella giornata di domani ne sapremo qualcosa di più. Si parla anche molto del tema legato alla flessione delle ali. Sino a questo momento, l’aeroelasticità della SF-24 non ha mostrato alcun tipo di variazione. Per questo sarà interessante capire se, in effetti, gli aerodinamici della rossa hanno prima pensato e poi messo in atto qualche mossa per ottenere qualche beneficio in tal senso. Ci basterà osservare gli on-board delle rosse durante le Fp1 per capirlo e toglierci tutti i dubbi del caso.
Ferrari arriva in Texas con obiettivi chiari. Da una parte, la necessità di saggiare l’attuale pacchetto sul percorso statunitense, dall’altra la voglia di continuare a percorrere questa traiettoria ascendente intrapresa dal Gran Premio di Monza. Vasseur continua ad alimentare il desiderio di lottare per il mondiale costruttori. I punti in palio sono ancora molti. Tutto vero. Ciononostante, la McLaren su tutti non sembra poi così facilmente battibile. Al contrario, resta il punto di riferimento della massima categoria del motorsport. Ecco perché il favore del pronostico è sempre dalla sua parte.
Senza contare Red Bull, che ultimamente è migliorata e, proprio qui in suolo americano, si presenta con diversi aggiornamenti per correggere la RB20. Inoltre non dobbiamo fare l’errore di dimenticare Mercedes. Come la scuderia austriaca anche quella tedesca ha deciso di modificare la W15 per ricucire lo strappo con i primi della classe. Per questo, pensare di recuperare 77 lunghezze sul team di Woking pare una chimera. Ci vorrebbe un vero e proprio miracolo, considerando che il team britannico ha due piloti che bene o male si equivalgono e sono decisi a spingere molto forte in questi ultimi due mesi.
Meglio concentrarsi sull’ottimizzazione del fine settimana che, tenendo presente il particolare format come le due qualifiche e le due gare, metterà in risalto la bontà del lavoro sviluppato al simulatore in fase di preparazione. La scuderia che avrà fatto meglio i compiti a casa, pertanto, potrà godere di un chiaro beneficio nell’operazione che mira a centrare la perfetta messa a punto della monoposto. I valori in campo sono piuttosto ravvicinati e ogni piccolo dettaglio potrà fare la differenza in questo primo appuntamento iridato dopo la pausa di un mese.
L’ultimo blocco dell’articolo è dedicato a una persona che ama la Ferrari. Ha sposato la sua causa, facendone una ragione di vita. Sin da bambino sognava di stringere il volante di una rossa e un giorno poter competere per portare in alto quel “fantastico presagio” trasformato in realtà da Enzo. Sino ad ora le soddisfazioni non sono state molte, specie pensano a quello che il suo talento potrebbe realmente offrire con un mezzo competitivo. Un fattore che in parte pesa, ma non è certo sufficiente a scoraggiarlo. Un uomo che oggi compie ventisette anni e si veste di rosso il fine settimana di gara. Tanti auguri, Charles…
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari- F1Tv