Formula 1

F1, indagine FIA: altezze da terra modificabili in parco chiuso

La FIA ci sta lavorando su, a quanto pare. Dopo la lunga pausa, il Circus della F1 è nuovamente scosso dall’ennesimo sospetto sulla regolarità di una monoposto che compone il lotto. Nella tarda serata di ieri, infatti, si sono susseguite voci in base alle quali la Federazione Internazionale stia fortemente sospettando che una delle vetture utilizzi un dispositivo in grado di modificare l’altezza del “front bib” in regime di parco chiuso. Modifica assolutamente vietata dal regolamento tecnico che disciplina i cambi non consentiti nel parc fermé attraverso due articoli:

  • il 40.2 in base al quale “La configurazione aerodinamica dell’ala anteriore può essere regolata utilizzando le parti esistenti. Nessuna parte può essere aggiunta, rimossa o sostituita.”
  • e il 40.9 secondo cui “Un concorrente non può modificare alcuna parte dell’auto.”

Si ipotizza che la scuderia, di cui non è stata diffusa l’identità, abbia progettato la zona del T-tray in modo da modificare l’altezza del “front bib” dal cockpit. Secondo quanto emerge in queste ore, pertanto, la FIA dovrebbe effettuare controlli mirati nel weekend di Austin. Un sospetto che, se troverà conferma, sarebbe gravissimo per chi ha escogitato tale “trucco”. Dopo le speculazioni sulla frenata asimmetrica, che hanno portato alla precisazione del regolamento tecnico, e il mini “DRS” McLaren, il paddock è scosso da un’altra potenziale infrazione, figlia del genio ingegneristico dei progettisti.

la flessione dell’ala posteriore sulla McLaren MCL38 – GP Baku 2024

F1, la FIA agisce su comando dei competitor

Ora cerchiamo di fare luce sulla questione per capire meglio di cosa si tratta. Il “trick” in questione garantirebbe un significativo beneficio aerodinamico ad una vettura di F1, consentendo di regolare dinamicamente l’altezza rispetto al piano di riferimento della vettura, sia in condizioni di qualifica con basso quantitativo di carburante a bordo, che in condizioni di “high fuel” per coprire la distanza di gara. Si tratterebbe di una chiara violazione delle normative tecniche della F1, che vietano modifiche alla configurazione aerodinamica dell’auto al di fuori dell’ala anteriore in condizioni di parc fermé.

Come spesso accade, la “soffiata” alla FIA sembra sia arrivata dai competitor che hanno evidenziato le differenti altezze da terra della monoposto incriminata, tra le qualifiche e la gara. Fatto che, se corrispondesse al vero, dimostrerebbe ancora una volta l’incapacità dell’organo federale di vigilare sulla compliance delle monoposto rispetto ai regolamenti tecnici da essa stessa redatti. Si tratterebbe della classica reazione della Federazione Internazionale a fronte di un reclamo proveniente da altre squadre che hanno ispezionato i documenti di progettazione della vettura, liberamente consultabili da tutte le altre squadre.

la zona del T-Tray sulla Red Bull RB20 – Gp Belgio 2024

Parliamo degli OSC (Open Source Components), ovvero quei componenti il cui design e proprietà intellettuale è resa disponibile a tutte quante le scuderie di F1. In questo caso, le squadre sono obbligate a caricare le specifiche di progettazione e qualsiasi altra modifica successiva su si un apposito server della FIA, spazio informatico su cui tutte le squadre di F1 possono accedere. Questo deve essere fatto prima che la parte venga utilizzata per la prima volta in pista. I team possono prendere e modificare tali progetti alle parti, che possono utilizzare sotto quella che viene chiamata licenza di componenti open source.

Per questa ragione non parliamo di un semplice sospetto, in quanto questua tematica deriva direttamente dall’esame dei documenti. Inoltre, la Federazione Internazionale afferma che apporrà un sigillo sull’area in questione (verosimilmente il dispositivo di regolazione interna collocato all’interno dell’abitacolo, nda), il che avvalora la sensazione che il legislatore della Formula Uno possa conoscere perfettamente i dettagli della presunta soluzione illegale. Il fatto che non ci sia prova alcuna che il dispositivo sia stato utilizzato è una bugia e in quanto tale ha le gambe corte.

Un nuovo terribile sospetto che mina la regolarità della competizione si fa strada, proprio nella stagione di F1 in cui si sta apprezzando un equilibrio tecnico senza precedenti. A questo punto bisogna sperare che l’ennesima furbata non resti impunita, come nel caso delle ali flessibili. Non sarebbe eticamente corretto, di fatti, che la Federazione Interazione vada a porre fine frettolosamente a questa nuova vicenda, senza che chi ha beneficiato di un device evidentemente irregolare ne paghi le conseguenze.

dettaglio T-tray Red Bull RB20 – GP Monaco 2024

In sostanza, per concludere l’articolo odierno, usando la classica frase fatta che perà rendere perfettamente l’idea della situazione, non può sempre “finire a tarallucci e vino” per far si che la FIA possa fornire una parvenza di credibilità. In tal modo si creano dei pericolosi precedenti, incentivando l’adozione di soluzioni palesemente irregolari, con la certezza di non subire alcuna punizione retroattiva. Attendiamo le prossime ore per sapere qualcosa di più e soprattuto cercare di capire quale sarebbe la scuderia incriminata e quella che ha denunciato il fatto alla Federazione Internazionale.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Zander Arcari – @berrageiz 

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Roberto Cecere