Una Ferrari meravigliosa conquista la vittoria e la doppietta ad Austin. Leclerc e Sainz conducono con pochissime difficoltà una domenica che potrebbe essere anche spartiacque per quel che concerne i due titoli mondiali. Per quanto riguarda quello piloti, Verstappen ha guadagnato qualcosina rispetto a Norris, ora distante 57 punti, ma quello che più riguarda la squadra di Maranello è ovviamente la classifica costruttori.
Con questo risultato, in concomitanza anche della domenica non perfetta di McLaren e Red Bull, il Cavallino Rampante si porta a -48 sul team di Woking e a -8 sui campioni in carica. Un balzo in avanti pazzesco e diciamocelo, anche meritato, perché al COTA la SF-24 è stata nettamente la macchina più forte per tutto il weekend, peccando soltanto nel giro da qualifica, ma per quel che riguarda il passo gara, la differenza è stata devastante.
Una monoposto colorata di rosso così dominante, onestamente, è difficile ricordarla, forse Austria 2022 l’ultima vera affermazione di questo tipo, al netto dei problemi accusati da Leclerc all’epoca e dalla rottura del motore di Sainz. Charles non ha rischiato nulla, ha fatto una partenza perfetta e ha condotto la gara senza alcuna noia particolare, mentre il suo compagno di squadra, volenteroso e sicuramente in forma in questo fine settimana americano, non ha avuto alcuna possibilità di dare ulteriormente fastidio al monegasco.
Il resto della gara, seppur divertente e anche importante in ottica campionato e non solo, passa nettamente in secondo piano, ma va raccontato: la lotta tra Norris e Verstappen ha visto vincitore, nuovamente, il campione olandese, terzo per via della penalità inflitta all’inglese nel duello degli ultimi giri tra i due, con i commissari della FIA ancora una volta protagonisti in negativo per la gestione di tutta la corsa. Da segnalare le gare bellissime di Lawson e Colapinto, con i due giovani entrambi in zona punti.
Il nostro focus però è su quanto fatto dalla Ferrari: Leclerc già sabato era certo della competitività della SF-24, infatti non ha cambiato nulla nell’assetto, forse ha perfezionato qualcosa, ma di fatto la rossa era imprendibile per tutti. Adesso si apre il tema sul mondiale costruttori: i punti non sono poi così tanti, e continuando di questo passo, la Scuderia di Maranello può davvero ambire a qualcosa di grosso, un po’ come vi dicevamo all’inizio di questa stagione, anche se credevamo che la lotta fosse con la Red Bull per le presunte e poi confermate brutte prestazioni di Perez. Beh, su qualcosa ci abbiamo azzeccato.
“Sapevo che Max sarebbe stato molto aggressivo con Lando al via – ha dichiarato Leclerc –. Non aveva nulla da perdere e io ho fatto un’ottima partenza, scegliendo di mettermi un po’ all’esterno per preparare meglio l’uscita da curva 1, una scelta che ha pagato. Sono molto soddisfatto, perché questo mi ha aiutato a gestire al meglio le gomme nel primo stint. Ho creato un buon margine e l’ho mantenuto anche dopo la sosta, facendo esattamente ciò che dovevo fare. Il ritmo è stato davvero buono e sono contento, perché ieri, lottando con Carlos, non era facile capire il nostro passo, ma ero fiducioso e oggi lo abbiamo dimostrato”.
Impossibile non pensare al mondiale costruttori: “Ci separano 48 punti dalla McLaren, un distacco importante, ma se continuiamo così con costanza, perché non crederci? Non ho mai smesso di puntare a questo obiettivo, anche nei momenti più difficili. È ambizioso, ma voglio essere ottimista e credo che possiamo farcela. Anche se sarà complicato, dobbiamo tentare tutto per diventare campioni del mondo costruttori”.
Carlos Sainz è arrivato al ring delle interviste particolarmente scuro in volto. Lo spagnolo, dopo l’ottima Sprint di sabato, credeva di poter vincere. La macchina effettivamente c’era, ma la partenza è stata determinante sia per lui, in negativo, che per Leclerc, chiaramente in sento opposto. Lo spagnolo vuole regalare e regalarsi un’altra vittoria prima di andare in Williams, e vedendo la competitività della monoposto nulla è perduto.
“Complimenti a tutta la squadra per questa doppietta – ha dichiarato Sainz -. Complimenti anche a Charles per la splendida vittoria, ma per quanto mi riguarda, con il passo che avevo sia ieri che oggi, il mio obiettivo era vincere. Purtroppo sono stato sfortunato alla partenza, rimanendo bloccato dietro la Red Bull, e superarla non è mai semplice. Poi ho avuto un problema con la power unit, perché ho perso potenza, il che non mi ha permesso di tenere il DRS di Verstappen nel primo stint. Da lì in poi sono stato molto veloce, ma non ho potuto dimostrarlo al massimo”.
“Dopo Monza, tutto ha iniziato a funzionare meglio. Abbiamo apportato qualche modifica anche a Singapore e la macchina è diventata più consistente e prevedibile, permettendoci di essere molto competitivi in gara. In qualifica non siamo ancora i più veloci, ma la domenica riusciamo a esprimerci al meglio. Spero di avere un’altra occasione per vincere quest’anno, perché voglio un’altra vittoria prima di lasciare la Ferrari“.
La garra mostrata da Sainz in questo weekend deve essere sfruttata al massimo. Sabato ve lo dicevamo: la Ferrari deve attaccare senza farsi male, ed è quello che è successo in gara a Austin. 43 punti in saccoccia e un campionato costruttori incredibilmente ancora alla portata. Ah, se non fosse stato per quell’aggiornamento nefasto di giugno, a quest’ora, molto probabilmente, il Cavallino sarebbe in testa al mondiale. Non è stato fatto niente, pur avendo fatto tantissimo: la Ferrari può vincere il campionato costruttori, negarlo a questo punto della stagione sarebbe da sciocchini.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari