Nelle qualifiche ShootOut del GP di F1 degli Stati Uniti ad Austin la Ferrari ha ottenuto il terzo miglior tempo con Leclerc, guadagnandosi la seconda fila per la Sprint Race. Il pilota monegasco è stato costantemente tra i più veloci, ma non è riuscito a insidiare i tempi di Max Verstappen e George Russell, i quali hanno occupato la prima fila. Charles ha chiuso con un distacco di poco più due decimi dal leader del mondiale e pole–man di giornata, evidenziando però qualche difficoltà nell’estrarre il massimo potenziale dalle gomme soft, una costante di questa stagione.
Carlos Sainz, dall’altra parte del box Ferrari si è classificato quinto, leggermente più distante dai primi. Anche per lui la differenza con Verstappen e Russell è stata di due decimi, a dimostrazione del fatto che la competitività della SF-24 sul giro secco del COTA non è al momento sufficiente per competere per la prima fila. Anche lo spagnolo ha faticato nel trovare il giusto bilanciamento con le Soft, che hanno reso più complessa la gestione della monoposto di F1 tutta rossa.
Nonostante questo, partirà dalla terza fila con buone possibilità di rimonta nella Sprint. Il risultato complessivo della Ferrari nelle qualifiche ShootOut di Austin mostra una monoposto competitiva ma ancora in difficoltà nel trovare il miglior compromesso con le mescole più morbide. Sia Leclerc che Sainz sono rimasti a breve distanza dalla pole position ma la gestione delle gomme rosse sarà un aspetto cruciale per migliorare le prestazioni specialmente nelle qualifiche di questa notte.
Chi sembra aver trovato le giuste sensazioni è certamente Max Verstappen, bravo a riportarsi in pole position staccando di 12 millesimi Russell su una Mercedes sorprendentemente competitiva dopo i disastri delle prove libere. Delude e non poco la McLaren, con Norris quarto e Piastri addirittura fuori in Q1: la MCL38 ha sofferto con assetto e bilanciamento, evidentemente il solo turno di libere non è stato sufficiente, con entrambe le monoposto ancora piene di flow-vis a fine sessione per cercare i dati sperati.
Tornando agli affari di casa Ferrari, ci si aspettava quantomeno una prima fila dopo la buonissima prestazione nelle FP1, con un primo e secondo posto che facevano ben sperare i tifosi della rossa di Maranello. Anche con le gomme medie nelle prime due sessioni della qualifica ShootOut le SF-24 sembravano sul pezzo, poi però, una volta montate le soft, le cose sono andate peggio del previsto. In questa stagione è successo molte altre volte, anche se stavolta la perdita di performance è molto meno accentuata.
“Per qualche ragione, con le gomme soft la Mercedes è riuscita a trovare qualcosa che noi non avevamo – ha spiegato Leclerc -. Con le medie eravamo competitivi, ma con le morbide, per qualche motivo, non avevamo abbastanza passo per lottare per la pole. Il mio giro non è stato perfetto, ho commesso qualche imprecisione, ma niente di grave. Semplicemente, non avevo il giusto feeling con la macchina. È normale, soprattutto quando si gira così poco in un weekend come questo. Ci sono ancora le qualifiche per recuperare in vista della gara, e il terzo posto per la Sprint non è un brutto risultato. Ora dobbiamo concentrarci e cercare di guadagnare qualche posizione”.
E’ sembrato invece un po’ meno deluso Carlos Sainz: anche lo spagnolo ha sofferto dello stesso problema del compagno di squadra, ma sa benissimo che il passo gara potrà riscrivere la storia di questo weekend, anche perché la sensazione è che la Mercedes sia particolarmente competitiva sul giro secco, salvo poi sciogliersi con più carburante a bordo, ma questi dubbi potranno essere risolti, in parte, soltanto nella Sprint.
“Non sono deluso, abbiamo ottenuto il massimo possibile con la nostra macchina qui a Austin – ha dichiarato Sainz -. Ho fatto un ottimo giro con le medie in SQ2, ma con le soft ci mancava qualcosa, soprattutto rispetto a Verstappen e alla Mercedes. Loro sembrano essere uno o due decimi più veloci sul giro secco, e anche Lewis stava facendo una buona qualifica. George ha commesso qualche errore, ma è comunque riuscito ad andare in prima fila. Questo è il nostro livello sul giro veloce per questo weekend, ma in gara sarà tutta un’altra storia. Vedremo se riusciremo a recuperare”.
Ancora una volta quindi la Ferrari deve fare i conti con una gestione non ottimale delle gomme soft. Poco male stavolta, perché comunque i distacchi sono minimi, e i primi cinque sono racchiusi in appena due decimi. I dettagli quindi faranno la differenza, come sempre in questa stagione, ed è un monito importante in vista delle qualifiche in programma a mezzanotte, quelle che determineranno la griglia di partenza della gara di domani sera. La Sprint sarà un ottimo test per capire il passo gara delle monoposto e se effettivamente la Mercedes calerà, ma occhio anche al passo della McLaren, punto interrogativo in questo fine settimana texano.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari – F1-TV