McLaren comanda la classifica dei costruttori della F1. In questo momento può vantare 41 lunghezze di vantaggio sulla Red Bull che però non si da per vita. Lo dimostra il fatto che, nella giornata di ieri, Verstappen si è preso la pole position e si candida come favorito per la mini gara da 100km di questa sera. Il team di Woking continua a buttare via chance importanti. Lo sosteniamo in quanto, tramite le nostre consuete analisi tecniche in questo caso sulla Sprint Shootout, abbiamo capito come Norris avesse il potenziale per prendersi la prima fila. Anche Piastri doveva e poteva fare decisamente meglio.
La scuderia diretta da l’ex ingegnere di pista della Ferrari, al secolo Andrea Stella, potrà comunque giocarsi le sue carte durante la Sprint Race in un circuito dove, tenendo presente il lungo tratto ad alta velocità di percorrenza del T2, sorpassare un avversario è tutt’altro che impossibile, specie se il passo della tua vettura è superiore. Team britannico che continua ad affinare la monoposto, convinto che ogni piccolo dettaglio che possa sommare valore alla MCL38, alla resa dei conti avrà fatto la differenza. I tecnici della McLaren hanno dimostrato parecchia capacità negli aggiornamenti.
Diverse volte durante la stagione in corso sono arrivate modifiche, più o meno grandi, e tutte quante hanno portato risultati che rispettavano i benefici intravisti in fabbrica a livello simulativo. Per il Gran Premio di Austin il team inglese porta diverse novità sulla MCL38. Ha scelto di farlo, nonostante una sola ora di prove libere non sia certo lo scenario ideale per validare tutte le componenti in questione. Sì perché come spesso accade in F1, sino a che non si capisce come sfruttare appieno un possibile vantaggio di una parte nuova, può succedere che i benefici non siano evidenti.
A quanto pare però, malgrado nell’arco del fine settimana di gare, tramite la raccolta dati le idee di tecnici e ingegneri in tal senso saranno ancora più chiare, al momento pare che la soddisfazione dei componenti della scuderia sia abbastanza buona. Resta da capire se qualche ritocco alla messa a punto delle due MCL38 potrà inalzare il valore del pacchetto di aggiornamenti e conferire, di riflesso, una competitività maggiore alle due McLaren. Step alquanto necessario, in quanto altri top competitor come la Ferrari e la Mercedes sembra propio facciano sul serio in Texas.
Grazie alle immagini provenienti direttamente dal tracciato a stelle e strisce di Austin, abbiamo la possibilità di esaminare con calma diverse novità. McLaren ha introdotto una serie di aggiornamenti tecnici mirati a migliorare la struttura del fluido che avvolge la monoposto, attraverso modifiche su diverse componenti chiave. Uno degli interventi più rilevanti riguarda l’ala anteriore, la cui geometria è stata ridisegnata per migliorare il condizionamento del flusso e aumentare quindi il carico generato. Questa nuova configurazione lavora in sinergia con la sospensione anteriore aggiornata.
Lo fa in quanto va a favorire un flusso d’aria più efficiente attraverso diverse condizioni dinamiche. Il target generale è quello di raggiungere un carico verticale complessivo più alto, cruciale per migliorare il load frontale della MCL38. Parallelamente, le carenature dello scema sospensivo sono state ridisegnate in miniare specifica, con lo scopo di massimizzare i benefici introdotti dalla nuova ala anteriore. Questo design si adatta alle caratteristiche del flusso in arrivo dalla front wing e garantisce una gestione più fluida dell’aria attorno alla parte anteriore del veicolo.
I cambi si estendono anche ai condotti dei freni anteriori, i cui elementi sono stati aggiornati per integrarsi meglio con l’ala e la sospensione anteriore modificate. Questa combinazione di interventi sul comparto anteriore della vettura permette un’ulteriore raffinazione del flusso aerodinamico, con effetti tangibili sulla generazione di carico. Anche la parte posteriore della vettura ha subito alcune miglioramenti. Le carenature delle sospensioni posteriori sono state leggermente modificate per migliorare la qualità del flusso d’aria che scorre nella parte posteriore della McLaren.
Questi interventi permettono di generare un carico aerodinamico maggiore e più efficiente in diverse condizioni di marcia. Ricordiamo infatti che, molto più spesso di quanto si possa pensare, in F1 in tecnici che lavorano nei reparti aerodinamici delle varie scuderie, sono infatti costretti a progettare per un ridotto numero di configurazioni dinamiche della monoposto. In questo caso, tale soluzione adottata dalla McLaren dovrebbe migliorare il proprio lavoro in un ventaglio più ampio di condizioni, fattore che non può far altro che portare benefici al rendimento dell’auto.
Infine, per i circuiti che richiedono configurazioni ad alto carico aerodinamico, è stata introdotta una nuova versione della beam wing a singolo elemento. Parliamo di una componente non molto grande della vettura che però è in grado di fare pareccnaiu differenza nella generazione della spinta verticale al retrotreno di una vettura di F1. Proprio per questo, McLaren, nell’arco della stagione ha spesso modificato questo vero e proprio prolungamento del diffusore. Parliamo della quinta versione.
Questa nuova componente, presente delle forme che suggeriscono un carico minore rispetto alle soluzioni a doppio elemento. Una componente che permette alla MCL38 una riduzione della resistenza aerodinamica indotta, lavorando in armonia con l’ala posteriore da alto carico e con il fondo vettura. Anche in questo caso l’obiettivo resta sempre il medesimo: massimizzare di riflesso l’efficienza aerodinamica complessiva della vettura, per trarre un chiaro beneficio sui lunghi tratti ad altra velocità di percorrenza che “abitano” diversi tracciato presenti nella calendario. Nel caso di Austin si trova nel T2.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: McLaren – F1Tv