La stagione 2024 di F1 per la Mercedes si è trasformata in un’altalena di emozioni e risultati contrastanti, con un inizio pessimo seguito da una ripresa poco prima dell’estate, fino ad arrivare in una fase del mondiale che ha rivelato non poche difficoltà per il team di Brackley. Prima della pausa di agosto, la scuderia anglo/tedesca sembrava in piena corsa per risultati importanti, grazie alle tre vittorie conquistate da Lewis Hamilton e George Russell in Austria, a Silverstone e in Belgio.
I due piloti britannici erano riusciti a mantenere un buon ritmo di gara e a ottenere piazzamenti importanti, con prestazioni che lasciavano sperare in una seconda metà di stagione competitiva. Al ritorno in pista però, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative, con la W15 che ha evidenziato non poche difficoltà. Dopo la pausa, Mercedes ha trovato un inaspettato calo di performance, con la monoposto che non è riuscita a tenere il passo di McLaren e Ferrari, team che hanno fatto evidenti progressi.
Le vetture di Woking e Maranello, in periodi e con modalità diverse, hanno lavorato duramente nel corso dell’anno, e adesso sono in lotta per il mondiale costruttori, portando nel tempo modifiche aerodinamiche e aggiornamenti che hanno reso le monoposto più competitive. Mercedes, invece, ha continuato a lottare con un’auto nervosa, soprattutto nelle curve a media e alta velocità, rendendo difficile per i piloti trovare il giusto feeling.
Le difficoltà delle Frecce d’Argento hanno assunto un aspetto particolarmente critico considerando le aspettative elevate riposte nel team. Dopo anni di dominio incontrastato, la scuderia tedesca si trova ora a fare i conti con una realtà molto più complessa, in cui anche le squadre rivali hanno incrementato notevolmente il loro livello tecnico. Nonostante l’esperienza dei suoi piloti e la storica capacità di reagire nei momenti difficili, questa fase della stagione sembra mettere in evidenza alcuni limiti già visti da quando è in vigore questo regolamento tecnico, ovvero dal 2022.
Nelle ultime gare ad Austin e in Messico, la situazione della Mercedes si è ulteriormente aggravata anche a causa di due incidenti causati da Russell. Entrambe le volte, il pilota britannico è finito contro le barriere, causando danni significativi alla vettura e sollevando preoccupazioni all’interno del team, non solo per la tenuta in pista evidentemente scadente in questa fase, ma anche per le conseguenze economiche. Gli impatti hanno comportato un costo non indifferente per le riparazioni, in un momento in cui il budget cap imposto dalla FIA costringe le squadre a una gestione più rigida delle risorse finanziarie.
Questi incidenti hanno aumentato la pressione sul team di Toto Wolff, che si trova ora ad affrontare un doppio problema: quello di riportare la W15 a un livello competitivo e di far quadrare i conti per rispettare il tetto dei costi. Eventuali ulteriori danni nelle ultime quattro uscite stagionali potrebbero compromettere la possibilità di avere dei pezzi di ricambio sufficienti sulla vettura. Mercedes è dunque chiamata a una gestione accurata e intelligente delle risorse, per evitare di compromettere ulteriormente una stagione già complicata.
A causa del budget limitato, Mercedes ha dovuto fare scelte strategiche, concentrando le risorse su un nuovo telaio e riducendo gli aggiornamenti a due soli fondi per il GP del Brasile di questo weekend. Wolff ha spiegato che questi interventi saranno gli ultimi per il 2024: “L’investimento in un telaio completamente nuovo ha un forte impatto sul budget cap, e ciò ci porterà quasi certamente a limitare ulteriori modifiche alla vettura”.
L’austriaco discuterà con Russell e Hamilton riguardo alle loro preferenze tra le versioni aggiornate e precedenti dei fondi: “Sono sempre aperto ai feedback dei piloti. Se George preferisce il nuovo fondo e Lewis è interessato a un confronto con quello vecchio per il Brasile, ne parleremo per soddisfare entrambi”. Una situazione certamente non facile da gestire, ma è chiaro che disporre un certo budget sugli aggiornamenti, salvo poi ritrovarsi con due/tre incidenti importanti, considerando anche quello di Antonelli a Monza, porta la squadra a dover fare delle scelte.
Ad Austin, da grande uomo squadra, Hamilton era pronto a sacrificare i suoi pezzi nuovi per darli a Russell. Un gesto affatto scontato, specialmente considerando il suo addio alla Mercedes. Adesso è il momento di stringere i denti, e possibilmente cercare di competere ad alti livelli senza però sfasciare ulteriori vetture, e non è così semplice a farsi.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Mercedes AMG F1 team