Mercedes si è presentata al round numero 19 della F1 con diverse novità, sommata alla voglia di tornare in auge e lottare per la vittoria. L’approccio al fine settimana texano non è stato poi così semplice, in quanto la sola ora a disposizione per verificare la bontà del lavoro svolto in fabbrica ha complicato le cose. Tuttavia, durante la Sprint Shootout, le due vetture tedesche hanno dato il meglio di se e grazie alle mescole Soft sono riuscite ad estrapolare parte del potenziale inespresso sino a quel momento. Il weekend è ancora lungo però e il team di Brackley pensa di potrete fare ancora meglio.
Come ha confermato Andrew Shovlin, engineering director della Mercedes, gli aggiornamenti hanno funzionato e in linea generale hanno soddisfatto i piloti. Hamilton si è detto molto compiaciuto del miglioramento in termini di handling, con la vettura che sembra abbia guadagnato tanta stabilità nelle curve ad alta velocità, in cui dovevano ancora trovare performance. Il balance alle basse velocità era infatti già molto buono. Per realizzare un ulteriore passo in avanti si doveva intervenire in questo range e le cose, come detto, sono andate come ci si aspettava.
Al Gran Premio degli Stati Uniti, la Mercedes ha introdotto una serie di aggiornamenti tecnici con l’obiettivo di migliorare le prestazioni aerodinamiche e la gestione del raffreddamento della vettura in specifiche condizioni. Il primo intervento che possiamo notare riguarda l’ala anteriore, che ha subito una modifica nella distribuzione della torsione dei flap lungo la larghezza del profilo. Questo cambio riduce la scia generata dall’ala anteriore, migliorando il flusso d’aria verso la parte posteriore dell’auto e, di riflesso, aumenta la deportanza al retrotreno.
Il cambiamento si inserisce in una strategia di ottimizzazione del condizionamento del flusso, in linea con gli aggiornamenti introdotti sulle sospensioni anteriori. Nella zona degli scemi sospensivi all’avantreno, infatti, la carenatura del braccio superiore è stata chiaramente riprofilata. Questa interessante modifica ha migliorato l’adesione del flusso attorno al braccetto stesso, ampliando il range operativo e al medesimo tempo garantisce un miglior flusso d’aria verso il retrotreno. Il risultato è un aumento dell’efficienza aerodinamica complessiva della vettura di F1.
Un altro aggiornamento rilevante riguarda l’area del fondo vettura, dove è stato aggiunto un nuovo elemento a “lama” nella zona cosiddetta “edge wing“. Questa importante parte della monoposto, è la diretta incaricata a incrementare la massa di fluido estratta dalla parte anteriore del fondo, aumentando la valenza del vortice generato dal sistema di paratie e, di conseguenza, il carico aerodinamico sul pavimento stesso. L’aumento di vorticità contribuisce a stabilizzare la piattaforma e la prestazione nelle curve più veloci. L’elemento, per come è profilato, aumenta l’estrazione e al contempo il carico.
Altra novità concerne la configurazione del raffreddamento che è stata ottimizzata tramite un aggiornamento dell’ingresso delle pance laterali. Il labbro inferiore dell’ingresso è stato spostato più indietro, in modo da migliorare la struttura del fluido in quella zona. Il cambiamento ha a che fare con il posizionamento della sovra pressione che si crea in quella zona, detta “undercut”. Questo cambiamento, inoltre, consente di ottimizzare il raffreddamento del motore senza compromettere il flusso d’aria destinato agli altri componenti della vettura.
Per migliorare ulteriormente la gestione del calore, sono stati aggiunti nuovi sfoghi per il raffreddamento nella zona vicina ai bracci inferiori delle sospensioni posteriori. Questi slot riescono a incrementare la massa di fluido in uscita dalle pance, e di conseguenza consentendo un raffreddamento più efficace del motore e delle componenti interni, minimizzando l’impatto negativo sul flusso diretto verso il retrotreno, in particolare sull’ala posteriore. Infine, per concludere, possiamo parlare delle paratie all’entrata dei canali Venturi sono state riprofilate.
Il nuovo design migliora la distribuzione della pressione locale e la posizione della vorticità, favorendo un miglior flusso d’aria verso i componenti posteriori. Questo aggiornamento si traduce in un miglioramento della deportanza complessiva, grazie a un flusso d’aria più pulito e ordinato che alimenta i successivi dispositivi aerodinamici del fondo. Senza dubbio siamo difronte a diverse novità che Mercedes deve essere brava a far funzionare. Diciamo questo perché, in questi casi, sappiamo bene come gli aggiornamenti debbano essere validati con precisione primae di essere sfruttati al massimo.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Mercedes AMG F1 Team – F1Tv