Formula 1

Verstappen, il miglior update Red Bull. Basterà per limitare i danni in gara?

Red Bull ha un talento che si chiama Max Verstappen. Le qualifiche del Gran Premio del Messico hanno confermato, qualora non fosse chiaro, perché l’olandese è un pilota molto speciale. Nonostante le palesi condizioni di inferiorità tecnica, il fenomeno di Hasselt risponde sempre presente. Da mesi, ormai, non dispone più di un mezzo in grado di lottare per il successo. Ma grazie alla sua abilità (e ai demeriti altrui) è ancora in testa al campionato, potendo gestire un buon vantaggio. Le due sessioni di prove libere del venerdì non sono andate bene.

Nonostante il condizionamento provocato dalle tecniche sulla power unit della monoposto numero 1, il fuoriclasse della Red Bull è riuscito a issarsi sino alla prima fila, proprio davanti a Lando Norris, che fino al Q2 sembrava il favorito per la pole position. A spuntarla, invece, è stato un grande Carlos Sainz, che ha piazzato due crono irraggiungibili per tutti. A margine della cancellazione del primo tentativo nel Q3 per un palese track limit, Verstappen ha “giocato a dadi” con la sorte uscendo dalla pitlane per il secondo run non per primi, nonostante Max fosse senza tempo.

Una bandiera gialla o la neutralizzazione della sessione avrebbe relegato la monoposto colorata blu racing in decima posizione. Nell’economia del mondiale piloti, una Ferrari forte anche sul passo gara potrebbe rivelarsi un grande alleato per Verstappen, a cui potrebbe bastare la marcatura a uomo sulla vettura color papaya numero quattro. Dopo i timidi segnali di progresso tecnico mostrati ad Austin, la RB20 è parsa nuovamente meno efficace di Ferrari e McLaren. Sergio Perez è la cartina di tornasole dei malesseri che affliggono la Red Bull.

Verstappen e il poleman Sainz al termine delle qualificMax Verstappen (Red Bull) a colloquio con il poleman di giornata Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) al termine delle qualifiche del Gran Premio del Messico 2024

Davanti al proprio pubblico, il messicano è sembrato impotente e non è riuscito a capire la sua RB20, che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca già nel Q1 dopo una prestazione davvero sconcertante. Checo non sarà mai all’altezza del compagno, ma su una pista in cui il giro si completa in sessantasei secondi, rimediare otto decimi rispetto a Verstappen è inspiegabile. Anche perché Perez non ha commesso errori rilevanti. L’idolo locale, prematuramente escluso dalle qualifiche e scuro in volto, e ha dichiarato di non essere riuscito a gestire la monoposto in frenata.

Parliamo di una criticità che non gli ha consentito di realizzare dei tempi sufficienti per superare la tagliola del Q1. Si sperava che l’aria di casa potesse rinvigorire un pilota sulla graticola da mesi e su cui il team fa (o faceva) affidamento per tentare di restare in scia alla McLaren nella classifica costruttori. La posizione numero diciotto sulla griglia di partenza, per lo meno potrebbe essere vista in maniere positiva per un fatto. Parliamo dell’occasione propizia per omologare nuove componenti della power unit, molto sollecitata sul tracciato messicano.


Per Verstappen, le 71 tornate odierne saranno parecchio complicate. I pochi dati acquisiti nelle prove libere sul passo gara non sono molto incoraggianti. L’obiettivo rimane il medesimo degli ultimi 10 gran premi: limitare i danni e tenere dietro Norris. In condizioni normali sia Lando che Charles dovrebbero essere più consistenti sulla distanza dei 300 km e su questo tracciato i sorpassi non richiedono particolare abilità in condizioni di superiorità tecnica. In sostanza, sembra difficile che Verstappen possa difendere la posizione con il coltello tra i denti come accaduto esattamente sette giorni fa in Texas.

Red Bull, Verstappen soddisfatto per un risultato che va oltre il valore della RB20

Al termine della sessione di qualifica, la ventesima della campagna agonistica 2024, il campione del mondo in carica è apparso abbastanza provato e molto realistico. La cancellazione del primo tentativo nel Q3 ha aggiunto maggiore tensione a una sessione già di per se parecchio complessa, che si è conclusa con un risultato che ha superato ampiamente le aspettative del di Verstappen. Infatti, Max ha sottolineato che il tempo perso per il problemini alla sua Red Bull nella giornata di venerdì ha costretto sé stesso e il team a rincorrere. Anche la terza sessione di prove libere 3 non è stata soddisfacente.

Il pilota classe 1997, ha ammesso di essere arrivato al momento di affrontare le qualifiche già sotto pressione, ulteriormente amplificata dalla cancellazione nel primo run del Q3.  Ovviamente Verstappen si è detto parecchio soddisfatto della prima fila, perché è stato un risultato superiore alle più rosee aspettative a bordo della sua Red Bull. Secondo il tre volte campione del mondo, quella di Città del Messico è una delle piste più difficili per via del poco carico aerodinamico che fa scivolare le monoposto surriscaldano le gomme. Un fattore che non va tenuto in conto solo al sabato.

Sergio Perez (Red Bull) a bordo della sua RB20 durante le qualifiche del Gran Premio del Messico 2024

Da questo punto di vista, tale elemento fa si che la corsa sulla pista centroamericana sia una delle sfide più complesse presenti in calendario. In merito alla deludente prestazione di Perez, Horner non ha voluto inferire spiegando che Checo ha avuto problemi con la sua monoposto in frenata e in entrata di curva. Il team principal e CEO della Red Bull Racing ha poi aggiunto che, nonostante la delusione odierna, oggi durante la corsa il pilota messicano darà il massimo di fronte al pubblico di casa. Solite parole di circostanza per non dare addito a ulteriori polemiche.  

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Oracle Red Bull Racing

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