Formula 1

Rueda segue Binotto: il cerchio “magico” Ferrari che non funziona

Rueda approderà in Sauber solo l’ala protettrice di Mattia Binotto. Prima di approfondire il tema sull’ex non molto amato della Ferrari, c’è un’altra questione interessante, strettamente legata, che senza dubbio vale al pena attenzionare. Il mondo dell’automotive è stato scosso da un vero e proprio terremoto. Per la prima volta in 87 anni, il gruppo Volkswagen chiuderà tre stabilimenti in Germania nell’ambito di un piano di “austerity” su larga scala. Il consiglio di amministrazione del gruppo ha predisposto un piano di risparmio da circa 4 miliardi di euro.

Le misure includono la chiusura di almeno tre dei dieci stabilimenti tra quelli presenti in Bassa Sassonia, in Sassonia e in Assia, e il taglio di decine di migliaia di posti di lavoro tra i circa 300 mila dipendenti. Il gigante tedesco potrebbe sfruttare la popolarità della F1 come un enorme “volano” pubblicitario e come ennesimo tentativo di rilanciare le sue vendite globali, soprattutto in Asia. Mentre si addensano nubi su uno dei marchi più importanti del settore, il programma F1 di Audi ha dovuto fare i conti con un importante reset manageriale che ha portato sul ponte di comando Mattia Binotto.

All’ex team principal della Ferrari è stata affidata la missione di gestire il debutto della casa dei quattro anelli nella massima categoria del motorsport. Nonostante il regolamento tecnico delle power unit 2026 sia stato pensato proprio per venire incontro ad alcune indicazioni della casa di Ingolstadt, Audi non intende pagare lo scotto di altri grandi costruttori, come ad esempio Honda. Il manager di Losanna ha già spostato in avanti l’appuntamento con il successo. Serviranno dai 5 ai 7 anni per cullare elevate ambizioni, secondo l’ingegnere ex Cavallino Rampante.

Mattia Binotto guarda il cielo agli albori della sua nuova avventura in F1

Il modo più rapido in F1 per acquisire know-how è quello di ingaggiare professionisti di spessore dalla concorrenza. In tal senso, Audi non ha molti argomenti da offrire. Al pari della Scuderia Ferrari, i manager delle scuderie basate in Inghilterra sono restii a lasciare il Regno Unito, data la prossimità geografica della quasi totalità dei team. Trattandosi di una new entry, il team tedesco al momento può offrire solo il fascino del nome, ma professionalmente potrebbe essere percepito come un salto nel vuoto. L’unica leva è quella economica, oppure proporre un ruolo di maggiore rilevanza rispetto a quello in essere.

Jonathan Wheatley, colonna della Red Bull, diventerà team principal di Audi, mentre al momento ricopre il ruolo di direttore sportivo del team campione del mondo. Si tratta certamente di un ruolo prestigioso, a cui è difficile dire di no nonostante tutte le incognite del programma Audi. A questo bisogna aggiungere che Red Bull sembra essere entrata in una fase storica di ridimensionamento, almeno dal punto di vista dei risultati nel breve periodo. Le uscite di tanti ingegneri senior, che costituivano lo “zoccolo duro” del team austriaco, ne sono la conferma.

l’ex ferrarista Iñaki Rueda è il nuovo direttore sportivo dI Audi

F1, Rueda in Audi torna alla corte di Binotto

Nell’ambito del processo di riorganizzazione, il team Sauber ha comunicato alcune nomine e variazioni organizzative in mattinata. Tra queste spicca certamente l’ingaggio di Iñaki Rueda, che sarà il nuovo direttore sportivo di Sauber e successivamente di Audi. Nella sua nuova posizione, Rueda sarà responsabile della supervisione di tutte le attività sportive, della gestione del rapporto con la FIA e di tutte le questioni normative a bordo pista. Anche per l’ingegnere spagnolo si tratta di un ruolo apicale, certamente il più importante nella sua lunga esperienza nella massima categoria.

In Ferrari ha ricoperto il medesimo ruolo per un brevissimo periodo nel remote garage e non sui campi di gara: una nomina transitoria prima che il manager iberico rassegnasse le proprie dimissioni. Il suo operato in qualità di responsabile delle strategie, durato circa otto anni, è stato costellato di dure critiche per una gestione assai discutibile delle tattiche di gara. La scelta operata da Audi rappresenta la conferma dell’enorme stima che Mattia Binotto nutre nei confronti di Rueda. Per questo lo ha voluto con se nel suo progetto, in quanto pensa possa incidere positivamente.

Iñaki Rueda sarà l nuovo direttore sportivo di Audi alla corte di Binotto

Ma c’è dell’altro: il manager di Losanna sta cercando di ricreare in Audi il cerchio magico dei suoi collaboratori fedelissimi di Maranello. Per diverse ragioni, però, questo piano sta miseramente fallendo, in quanto Ferrari ha blindato i manager corteggiati dalla concorrenza mentre in altri casi (es. Enrico Cardile) le certezze offerte dalla concorrenza hanno fatto la differenza. Resta da capire in che modo Rueda potrà incidere perché, parliamoci chiaro, lo spagnolo non si è certo ricoperto di gloria nelle annate in cui ha lavorato per la Ferrari, anzi…

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari – Sauber

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Pubblicato da
Zander Arcari