Sainz a ruota libera. In questa pausa della F1, dove il Circus ha chiuso i battenti per un mese intero, per poi “propinare” l’ennesimo triple header asfissiante, lo spagnolo ha commentato diverse situazioni che riguardano la sua carriera. Dal passato recente al futuro e, ovviamente, non sono mancati alcuni ragionamenti sull’attualità. Carlos ha messo assieme, almeno sino ad ora, l’ennesima stagione altalenante a livello prestazionale. Di certo tutte le colpe non sono sue, in quanto la SF-24 targata Enrico Cardile ha fatto cilecca. Ha mollato il colpo proprio sul più bello, mandando all’aria qualsiasi risultato.
Un pilota di F1 è soggetto a diverse dinamiche capaci di modificare il paradigma che “tratta” giornalmente la sua competitività. Il madrileño, da quando abita il cockpit della rossa, ha prodotto grandi fine settimana alternati ad altri decisamente sottotono. Parliamo di un ottimo pilota che, almeno per quanto concerne la sua permanenza in Ferrari, non ha mai fornito una continuità. Anche Leclerc si trova nella stessa situazione, ma senza voler essere di parte possiamo dire che, nei 4 anni di coabitazione tra i due, Charles si è mostrato più efficace tirando le somme.
Forse è per questo che la storica scuderia di F1 italiana ha deciso di fare a meno dei servigi dell’iberico? Secondo Sainz, no, in quanto il reale motivo per il quale il rapporto finirà al termine di questa stagione si chiama Lewis Hamilton. È infatti “colpa sua” del britannico se Ferrari ha deciso di abbandonare Sainz. Tutto era “apparecchiato” per il rinnovo pluriennale, per Carlos, ma l’intromissione dell’inglese ha mandato a ramengo tutti i suoi piani. Il rapporto non si conclude perché la rossa non era contenta di Sainz, ma lo fa per dar modo al 7 volte campione del mondo di F1 di chiudere la sua carriera a Maranello.
Questa è la sua teoria che, sebbene in parte possa essere condivisibile, dall’altra può far ragionare. Diciamo questo perché, se Ferrari ha scelto di effettuare questo switch, evidentemente pensa che Hamilton possa fare meglio di Carlos. Altrimenti, se fosse il contrario, il top management del Cavallino Rampante avrebbe ringraziato Lewis per l’auto-candidatura per poi tenersi stretto chi, più giovane di lui, poteva fare meglio a livello di risultati. Pensare che il britannico sia una mera operazione economica, infatti, non sembra avere poi così tanto senso.
Il rapporto tra due compagni di squadra è molto importante per una scuderia di F1. La competizione sana tra i due non deve mancare, questo è certo, ed è utile per spingere verso l’alto il team. Tuttavia non è sempre facile mantenere disteso il clima quando la sfida si accende e la voglia di primeggiare fa presenza. Tutto sommato, analizzando il percorso che i “due Carlo” hanno condiviso alla rossa, possiamo dire che la relazione è sempre stata molto buona. Questo, sebbene in alcune circostanze un po’ di normale tensione sia emersa per via di alcune incomprensioni.
Fraintendimenti che sono sempre prontamente rientrati senza lasciare strascichi nel futuro. Una situazione che ha permesso di costruire un rapporto solido e maturo che, nel corso degli anni, ha consentito di migliorare risultati e aspirazioni del team. Sainz è una persona molto ambiziosa e fa bene, aggiungiamo noi, considerando che un pilota di F1 lo deve necessariamente essere. Parliamo di un “ragazzo” con i piedi per terra, super lavoratore, che nutre un chiaro anelito riflettendo sulla propria carriera: laurearsi campione del mondo. E sebbene non potrà più farlo con la Ferrari, il target futuro resta il medesimo.
Senza falsa modestia, Carlos sostiene di avere tutto per stringere il suo sogno tra le mani. Le caratteristiche per riuscirci non gli mancano, a quanto pare. Tuttavia, gli serve la monoposto corretta e una squadra che lo supporti verso il suo anelito, perché in F1, senza queste due costanti, non si vince mai. Farlo con la Williams non sembra affatto semplice, almeno considerando lo stato attuale delle cose, ma Sainz crede di poter aiutare la scuderia di Grove a tornare in auge e, perché no, a vincere delle corse. Il suo papà lo supporta sempre e comunque in tutte le decisioni.
Carlos “il rallista” rispetta le scelte del figlio. Non sappiamo se le condivide appieno, perché sotto questo profilo non si è espresso. Ciononostante, appoggia il figlio che ha scartato le altre opzioni per seguire il suo istinto. Dopo annate difficili, la Williams si sta poco a poco evolvendo mostrando una buona progressione. Il ferrarista ha sempre migliorato i team in cui ha militato, secondo Sainz senior, e per questo non vede perché non potrà essere lo stesso pure con la storica scuderia britannica. Il tutto grazie alla sua grande serietà e alle idee molto chiare che frullano nella sua testa.
C’è poi Vowles, che oltre a ribadire ancora una volta come Sainz sia l’uomo giusto per la Williams, in quanto leader che arriva da una squadra al top della categoria, è fermamente convito che l’apporto dello spagnolo al team inglese sarà strepitoso. Per questo rivela come Carlos stia già suggerendo cosa fare per migliorare. L’ultima considerazione del britannico è di quelle “pesanti” e forse un po’ troppo azzardate allo stato attuale delle cose. James, di fatti, sostiene che Carlos, quando batterà la Ferrari a bordo di una Williams sarà ancora più felice della scelta fatta…
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv – Williams