Ferrari ha concluso il weekend brasiliano di F1 confermando le difficoltà viste questa stagione sul bagnato. Sainz ha messo per due volte la macchina a muro, dopo una gara costantemente nelle retrovie. Leclerc, invece, ha acceso la prestazione della propria monoposto solo nella parte finale della gara, quando, con la pista più asciutta, è riuscito a mettere una temperatura maggiore nelle gomme. Max Verstappen è risorto dalle ceneri, tornando alla vittoria dopo 10 gare, grazie a una rimonta dalla posizione numero 16 sino a raggiungere la vittoria.
Vincendo in Brasile, il campione del mondo ha ribadito la sua leadership nel mondiale, confermando di essere il miglior pilota sul bagnato. Ottima gara per le due Alpine, con un doppio podio fondamentale per salvare una stagione finora negativa. Nella prima parte di gara, il focus era incentrato sul contenere l’usura degli pneumatici, per un motivo duplice. Uno di questi era estendere il più possibile la prima parte della corsa, avendo poche gomme da bagnato nuove dopo la qualifica. Il secondo era quello di non usurare troppo il disegno del battistrada e di maniere grip nel caso la pioggia aumentava.
Max ha mostrato il ritmo migliore pur non risultando il più veloce. Il campione del mondo era l’unico in grado di completare dei sorpassi, rimontando in 10 giri dalla coda del gruppo sino alla sesta posizione. Leclerc si è ritrovato alle spalle di Ocon e Tsunoda, senza avere il passo per sopravanzarli, anche per via della scia turbolenta. Il monegasco girava mediamente 4 decimi più lento di Russell, leader della gara. Nonostante la migliore EOSS prima di curva uno e la velocità media migliore nel rettilineo finale, il pilota della rossa non era abbastanza vicino per azzardare la staccata.
Inoltre, per tutta la gara è mancata la temperatura nelle gomme sulla numero 16, fattore che faceva perdere terreno nel settore centrale. Durante il primo stint, Leclerc pagava oltre 2 decimi a Russell nel settore centrale della pista. Le curve più problematiche erano quelle di bassa velocità 8-9-10, dove la mancanza di temperatura impediva alla SF-24 di avere buona rotazione e trazione. Il pilota della Mercedes si è ritrovato in testa alla gara dopo aver superato Norris in partenza e, impostando il proprio ritmo, ha messo tra sé e il pilota McLaren un gap di 2 secondi nei primi giri di corsa.
George ha mantenuto questo vantaggio praticamente invariato per tutto il primo stint, sebbene Lando sembrasse migliore quando la pioggia aumentava. L’assetto della MCL38 garantiva al nativo di Bristol un ottimo grip meccanico nella sezione più lenta, dove portava più velocità di Russell a centro curva. Il britannico della Mercedes era più conservativo in fase di staccata, andando a prediligere la trazione in uscita dalle curva. Inoltre, la W15 ha massimizzato la spinta aerodinamica in modo migliore, guadagnando parecchio nei tratti medio-veloci.
La seconda parte della gara è stata più volte interrotta dalla bandiera rossa e dalle Safety Car. Il monegasco è stato il primo a effettuare la sosta, cercando un undercut su Ocon e Tsunoda. La scelta non ha pagato, col ferrarista che, dopo essere uscito nel traffico, ha perso la posizione su Verstappen. Una sosta in gran parte obbligata per l’usura sofferta. Entrambe le Ferrari faticavano a mettere le gomme in temperatura. Facendo due conti possiamo dire che Charles perdeva in media circa 8 decimi da Verstappen, avendo continui problemi con la gestione del retrotreno.
Solo nella parte conclusiva della corsa, con la pista più asciutta, le gomme sono entrate in una discreta finestra di utilizzo. Questo ha consentito all’unica Ferrari rimasta in gara di aprire il gap con le McLaren e tenerle dietro. Dopo la bandiera rossa, Ocon ha tenuto alle sue spalle e staccato leggermente Verstappen. Tuttavia, il campione del mondo di F1 ha studiato il modo di correre del francese, prendendo la prima posizione dopo l’ultima Safety Car al momento giusto. Il ritmo tenuto da Max nella parte conclusiva è stato una dimostrazione di forza sul bagnato.
Il campione del mondo ha sfruttato una vettura ben bilanciata, che rispondeva senza sbavature agli input impartiti. Ocon e Gasly hanno concluso la loro gara sul podio, sfruttando al meglio il weekend insolito per la F1. Il team francese ha scelto di non effettuare il pit-stop prima della bandiera rossa, ritrovandosi così nelle prime posizioni. McLaren, dopo un’ottima prestazione in qualifica, è stata vittima di una gara sfortunata e di un timing mediamente errato. L’errore di Norris dopo la seconda Safety Car ha portato le vetture di Woking a concludere la gara alle spalle di Leclerc.
La prestazione della MCL38 è parsa molto altalenante. Sull’asciutto portavano molta velocità nelle curve medio-veloci con un’ottima trazione. Lando e Oscar riuscivano a massimizzare la resa di un set-up più rigido, pensato per rendere stabile la vettura nelle curve ad ampio raggio. Col bagnato, hanno invece pagato questa scelta, trovandosi costretti a posticipare il punto di staccata per recuperare il terreno perso in accelerazione. Inoltre mancava velocità nelle curve medio-veloci, dove, come vediamo nel grafico avevano un passo simile a quello della Ferrari.
Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv