Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) SF-24 - GP Las Vegas 2024
Ferrari si approccia al Gran Premio di F1 numero 22 con un solo obiettivo: provare a vincere. Questo il risultato che la rossa vorrebbe raggiungere per nutrire un sogno: il mondiale costruttori. Prima di iniziare, diamo un’occhiata alla condizioni meteo: 18,3°C la temperatura dell’aria, 19,7°C quella dell’asfalto. Umidità molto bassa al 50%, 3,2 Km/h l’intensità del vento che soffia da pesante sud. Tutto è pronto quando mancano circa 5 minuti all’inizio della procedura di partenza. Gli ingegneri della rossa forniscono le solite raccomandazioni, in più fanno sapere che le prime 13 vetture hanno scelto la mescola Medium. Perez, casella n°14 è con le Hard.
Ci siamo, si accendono i motori si parte per il consueto installazion lap. Gia in questa tornata viene richiesto del lift and coast ad ambedue le vetture per raffreddare il motore. Si è inoltre lavorato parecchio sule gomme. Le monoposto sono sulla grigia di partenza, si attende solo il semaforo verde. Leclerc parte a fionda, supera Gasly e Sainz e si mette in scia di Russell. Al giro 2 su entrambe le rosse viene richiesta la modalità RB position 1. Parliamo di una mappatura che, attraverso la temperatura dei freni lavora per scaldare l’asse posteriore dell’auto.
Viene inoltre richiesto tyre saving alla 11. In queste primissime fasi, il team italiano sta cercando di stabilizzare le temperature sulle gomme. Una mossa molto improntante non solo per il rendimento, ma altresì cruciale per l’amministrazione del degrado. Al giro 4 Leclerc prova ad attaccare Russell che però è bravo a difendersi. Bozzi a questo punto ricorda che le gomme vanno gestite e non è saggio buttasi in una lotta troppo frettolosa. Meglio attendere ancora qualche tornata e vedere cosa succede. Per questa ragione il monegasco prende un minimo di gap sull’inglese.
Nel mentre, alle spalle di Charles l’alto Carlo controlla la situazione pensando che dietro di lui c’è un certo Verstappen. Al giro 7 arriva il via libero per le gomme che, a quanto pare, finalmente sono nella corretta temperatura di esecrazioni. Ferrari decide di usare una strategia. Passa Sainz che ha più ritmo per andare a prendere Russell. Per di più, osservando le gomme del monegasco sull’anteriore, si notano le solite strisce nere provocate dal graining. Leclerc che sta patendo e di fatto viene superato pure da Verstappen. All’improvviso le gomme delle rosse non funzionano più.
Per tale ragione la numero 16 viene richiamata ai box, vettura sulla quale vengono montate le mescole Hard. Al giro successivo anche Sainz è costretto alla sosta, spagnolo che come il compagno passa alle Pirelli a banda bianca. Tornati in pista, i ferrasti si piazzano rispettivamente in dodicesima e tredicesima piazza. La nota positiva riguarda il fatto che pure le McLaren soffrivano e fermandosi pure loro sono rimaste dietro. Le due rosse si ritrovano nel traffico, così come Max che effettua la sosta due giro dopo le Ferrari. L’olandese è però molto abile.
Gli ingegneri di pista diventano insistenti sulla questione gomme. La necessità di salvaguardare è fondamentale. In questa fase, pare che Sainz soffra già un pelo di graining sul posteriore. Si parla di strategia scegliendo il Plan A. Poi, considerando la posizione di Perez partito con le Hard che sta soffrendo al”anteriore si valuta pure il Plan C. Insomma… tutto dipenderà dal graining. Curva 6 e 10 due punti della pista dove si deve evitare di stressare le gomme. Nel mentre le due Ferrari superano Sergio e seguono Verstappen che, a sua, volta, cerca di chiedere il gap su Russell.
Nessuno si aspettava una sofferenza simile sulle gomme. Una situazione che sta avvantaggiando parecchio la Mercedes, monoposto che soffre decisamente meno le basse temperature. Terzo e quarto posto in questo momento per le rosse. Occhio però che Lewis Hamilton, pure lui guida una W15, ha recuperato molto terreno e in questo momento si trova alle spalle di Leclerc in quinta piazza. Si conferma il Plan A, me la possibilità di passare alla strategia C resta comunque un lizza. La gare è in fase di stallo al giro 21. I tempi dei primi 5 sono praticamente identici.
Russell ha però un cuscinetto di secondi da gestire di circa 9 secondi sugli avversari, maturato nel primo stint grazie alla migliore gestione gomme della Mercedes. Nel frattempo si sceglie il target lap: 37,5s. Riscontro medio cronometrico che consente alle due rosse di maniere il delta invariato sui primi due e non strafare le coperture. La corsa si è complicata più di quello che si pensava per le vetture italiane, questo è un dato di fatto. Tuttavia le due McLaren sono dietro e la gara è ancora lunga. Mancano infatti 28 passaggi per vedere la bandiera a scacchi.
Sainz riporta del graining sull’anteriore destra. In effetti lo spagnolo sta soffrendo più del compagno in questo momento, malgrado pure Charles abbia lo stesso problema. Ecco che il contesto competitivo impone un cambio di strategia su Carlos che passa al Plan C e, a quanto pare, dovrebbe lasciare la sua pozione al monegasco. L’operazione però è troppo complicata perché Hamilton è incollato dietro. Alla fine Leclerc passa e l’iberico viene richiamato ai box. Il box Ferrari non è pronto però e lo spagnolo deve fare ancora un giro nel quale urla e si arrabbia parecchio.
Effettua quindi il cambio gomme nel passaggio successivo e, quando torna a calcare l’asfalto statunitense, perde la posizione su Hamilton che il giro precedente aveva ambiato le gomme. Errore molto fatale della rossa che si fa trovare impreparata. Anche Verstappen effettua la sosta, mentre Leclerc decide di allungare il secondo stint prendendosi momentaneamente la seconda piazza. Bozzi incita il monegasco e gli chiede come stanno le gomme. La risposta di Charles è chiara: “una merda”. Per questo, due tornate più tardi, pure la numero 16 è costretta a sostituire le gomme.
Tornato in pista il ferrarista si trova alle spalle del compagno. Bryan sottolinea l’impronta di gestire le gomme durante i primi giri. Non si deve spingere troppo nelle curve, questo il messaggio che Leclerc accetta con delusione. E non potrebbe essere altrimenti, in quanto le due SF-24, nel Gran Premio di Las Vegas, non hanno mai potuto spingere e far vedere il paso reale per i problemi di graining. Verstappen non è lontano della Ferrari. Il suo vantaggio è di circa 3 secondi abbondanti. Ma il problema per le rosse resta sempre lo stesso, in quanto non possono spingere per amministrare i compound.
Si prova un po’ di tutto sull’handling. Ad esempio, Sainz, fa sapere che usa meno angolo volante per capire se questa mossa possa concorrere a risparmiare le mensole con una saturazione minore. Provvedimento che pare possa essere effettivo. Max sta soffrendo e le Ferrari si avvicinano. Il muretto box italiano chiede prudenza, cercando di attaccare l’olandese senza combinare guai. Il campione del mondo di F1 è oramai sotto attacco, ma la gestione gomme, per ora, resta troppo importante.
Viene chiesto di attendere ancora qualche tornata prima di provare qualsiasi cosa. Al giro 42 Sainz sfonda e passa Max prendendosi la terza piazza. Adami si complimenta e ricorda però il tyre management. Anche Leclerc vorrebbe attaccare, ma il campione del mondo in carica ha il DRS su Carlos che lo aiuta e non poco nella difesa. La saturazione è sempre sotto controllo. In questo momento, quando mancano 6 tornate alla fine, di fatto c’è un trenino con Verstappen a sandwich tra le due rosse. Viene chiesto a Carlos di aumentare il passo e staccare l’olandese per farlo uscire dalla zona DRS.
Pareva potesse riuscirci ma l’olandese non molla il colpo. Il madrileño sta dando il massimo per rendere l’attacco di Charles più semplice e finalmente riesce a prendere un vantaggi superiore al secondo. Il monegasco studia la monoposto numero 1 e quando mancano 3 passaggi alla fine sferra l’attacco passando Verstappen. Terza pozione per Sainz, virtualmente a podio, quarta per l’altro Carlo. Le due Mercedes sono prime. Il loro passo generale non era superiore a quello della Ferrari. Tuttavia la capacità di amministrare le gomme le ha rese più rapide.
Durante le ultime tornante non succede più nulla. Un risultato che non può soddisfare il Cavallino Rampante che sognava vittoria e doppietta. Ciononostante va visto il lato positivo, in quanto Ferrari guadagna punti preziosi sulla McLaren nel mondiale costruttori. Da 36 lunghezze passa a 24 e continua a sperare del titolo. A tal proposito, parlando della classifica piloti, Max Verstappen è per la quarta volta campione del mondo di F1. Grandi complimenti per lui, in quanto nel titolo 2024 ci ha messo davvero tanto del suo con una vettura che non lo ha supportato tanto quanto la scorsa stagione. Chapeau.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv