In casa Ferrari le polemiche non si spengono. Leclerc, durante il Gran Premio di F1 a Las Vegas, ha reagito a una situazione limite sulla quale non era d’accordo. Lo ha fatto via radio, dopo aver tagliato il traguardo, parecchio arrabbiato per come erano andate le cose. La sua lamentela era diretta al suo compagno Carlos Sainz che, secondo il monegasco, ancora una volta non aveva rispettato le strategie del team decise a tavolino la domenica mattina nei consueti briefing. Ci riferiamo al “fattaccio” che avviene subito dopo la seconda sosta del monegasco per montare l’ultimo treno di Hard.
La numero 16 entra in pista e si posiziona davanti alla vettura di Carlos. Gli pneumatici di Sainz, con quattro giri sul groppone, avevano già espletato il ciclo di isteresi e fornivano in quel momento un grip superiore. Per contro, Leclerc stava effettuando una “slow introduction“, proprio per evitare un eccessivo stress sulle coperture e garantire alle gomme la vita utile stimata. All’interno di questo contesto competitivo, la numero 55 andava più forte e, una volta arrivata negli scarichi del compagno, l’iberico non ci ha pensato due volte a superare l’altra Ferrari.
Le due rosse hanno proseguito la propria marcia per inseguire Verstappen e, durante le ultime tornate, ambedue sono riuscite a passare l’olandese, che non ha posto troppa resistenza pensando al mondiale. Secondo alcuni, il madrileño è stato costretto a superare il compagno, in quanto la priorità era evitare di perdere tempo utile per inseguire Max. Altri giudicano invece la sua condotta irrispettosa, in quanto sostengono che, non dovendo più rendere conto al team che di fatto lo ha rimpiazzato con Hamilton, l’iberico preferisce pensare di più a se stesso e si può permettere di essere “disobbediente”.
Per la Ferrari non cambia nulla però. I “due Carlo” hanno tagliato il traguardo appaiati e anche invertendo le posizioni, la somma dei loro punti faceva sempre 27. La differenza riguarda il mondiale piloti, dove Leclerc può ancora aspirare al secondo posto. Lui stesso lo riferisce ai media e ricorda che, d’ora in poi, nelle ultime due gare di F1 che i due correranno assieme, si concentrerà più che altro su se stesso. Davanti ai microfoni, Charles preferisce non infierire sebbene in qualche modo commenta i fatti, mentre Carlos si rifiuta di replicare, ribadendo che “i panni sporchi” si lavano in casa.
I due piloti della Ferrari non si sopportano più? Tanti sorrisi di facciata, nelle foto di rito e durante gli eventi della Rossa, ma in realtà l’amicizia è finita? Potrebbe pure essere. Chissà. Ma la vera domanda è questa: è davvero necessario alimentare una polemica del genere in un momento così delicato per la storia del Cavallino Rampante? Sì, perché il tram italiano si sta giocando un mondiale. O meglio… sta cercando di recuperare un gap sulla McLaren, maturato nei mesi in cui le SF-24 hanno sofferto tremendamente l’aggiornamento tecnico al fondo, partorito sotto la direzione tecnica di Enrico Cardile.
Frederic Vasseur ci pensa a questo fatto. Per il manager di Draveil, legare il suo nome alla Ferrari nella sua seconda annata alla storica scuderia sarebbe fantastico: un coronamento al suo duro lavoro, oltre che un’enorme soddisfazione per tutti i tifosi. Come leader di questo gruppo, il transalpino doveva affrontare questa situazione davanti ai media. Prima, però, ha commentato la gara: una corsa complicata, specie nel primo stint, dove le difficoltà nella gestione dei compound hanno di fatto reso deboli le due SF-24. Un problema che si è ripresentato anche al termine del secondo stint.
Per fortuna nel terzo le cose sono cambiate. Con un quantitativo di carburante a bordo minore, di fatto, le monoposto modenesi si sono comportate decisamente meglio. Tirando le somme, il francese sostiene come la squadra sia stata brava a limitare i danni. Tutto vero. Ciò malgrado il suo pensiero va ai punti persi, perché battere le Mercedes avrebbe avvicinato ancora di più la Ferrari alla scuderia di Woking. Questo considerando che, domenica prossima in Qatar, l’esecuzione del fine settimana non sarà affatto semplice considerando il layout che non strizza l’occhio alla rossa.
Incalzato dai media l’ex Alfa Romeo arriva infine alla questione piloti. Una situazione difficile da gestire per via delle sue criticità. Vasseur non potrebbe esimersi dal farlo ma in un certo qual modo lo fa. Prepara la risposta per pacare gli animi con tutto un discorso sulla strategia. Racconta che la tattica sui gambi gomme ha creato confusione e nervosismo, in quanto ha fatto perdere parecchio race time a entrambi i ferraristi. Un contesto del genere può verificarsi, idem per la naturale frustrazione che ne deriva. “Bisogna capirli”, fa sapere il francofono.
Tutto questo per glissare sulla questione e ragionare sul fatto che non ha sentito i piloti. Peccato che pure lui c’era, in pista, al muretto, in radio, e quindi conosce molto bene lo sfogo di Leclerc. Giusto o sbagliato che sia. Preferisce però rimandare qualsiasi argomentazione a più tardi, nelle segrete stanze, quando andrà in onda il debriefing. Secondo le informazioni raccolte direttamente in pista, sappiamo che le discussioni per commentare il lavoro realizzato siano state abbastanza accese. Ma non poteva essere altrimenti quando l’incomprensione fa presenza.
Nulla che non sia mai successo in qualsiasi scuderia di F1 all’interno di una campagna agonistica. Rimarcare i fatti, riproporli e commentarli è senza dubbio corretto. Tuttavia farne un caso pare alquanto eccessivo, specie nel momento in cui si deve tenere assieme un gruppo di lavoro che sta lottando per un mondiale costruttori. L’intelligenza dei piloti non dev’essere sopraffatta dalle emozioni e, durante i prossimi due fine settimana di gara, l’obiettivo primario resta quello di supportare il team e racimolare il migliore risultato possibile.
Se i due ferraristi si stanno sulle palle, o per lo meno il rispetto tra di loro non è più quello di una volta pazienza. Le loro strade si divideranno a breve. L’importante è non avere il rammarico di perdere un campionato per questioni emerse da una lotta interna. Sarebbe inaccettabile. Se McLaren sarà più brava e meriterà il titolo si accerterà applaudendo l’avversario. Ma aiutare la scuderia di Woking nella conquista di questo mondiale, tramite atteggiamenti dei piloti dettati dall’egoismo di prevalere tra di loro beh… farebbe molto male alla Ferrari. Vasseur ci deve lavorare su per una tregua necessaria.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv