Ferrari si appresta a testare la SF-24 nell’unica sessione di prove libere. In F1, sessanta minuti sono davvero pochi per validare una messa a punto. Eppure questo devono fare tutte le scuderie che compongono il lotto, pensando che già oggi pomeriggio arriva la prima qualifica del fine settimana, quella per comporre la griglia della Sprint Race, dove si assegneranno i primi punti preziosissimi per la lotta ai costruttori. “Mettiamocela tutta“: questo il messaggio di Frederic Vasseur ai suoi ragazzi, dopo la tregua tra i “due Carlo” sancita per portare avanti il sogno iridato 2024.
Il Cavallino Rampante non si presenza a Losail con il favore del pronostico. Le vetture italiane non amano particolarmente le curve veloci. Tuttavia il set-up cercherà di sistemare al meglio le rosse, con l’obiettivo di spremere al massimo le auto. Come anticipato dalla nostra redazione, Ferrari ha deciso di testare a ancora una volta il nuovo fondo sperimentale. La pista qatariota è perfetta per capire le potenzialità di questa macro componente, elemento fondamentale nella generazione del carico che, quanto più stabile possibile, somma rendimento in tutte le condizioni di marcia.
Il team di Maranello è pronto per affrontare una sfida davvero tosta, perché il tracciato arabo, otre le curve rapide e le sezioni tecniche, prevede fasi di trazione a velocità molto più elevata del solito. Sessione dove andranno in scena pure gli esami sulle gomme. Macro e micro rugosità del piano di riferimento molto particolari e alte temperature: un mix di fattori che renderanno ancora più difficile l’amministrazione delle coperture. Senza ulteriori preamboli, saltiamo in sella delle SF-24, per questa sgambata in pista che ci fornirà i primi feedback sulla bontà del lavoro svolto in fabbrica.
F1, GP Qatar 2024 Fp1: Ferrari verifica l’assetto sulle Hard. Sovrasterzo in uscita nelle curve veloci
Prima di iniziare il consueto racconto on-board sulle vetture modenesi, diamo un’occhiata alla condizioni meteo: 26,5°C la temperatura dell’aria, 21,3°C quella dell’asfalto. Umidità molto bassa al 53%, 4,4 Km/h l’intensità del vento che soffia da nord. Tutto è pronto per scendere in pista, si attende solamente il semaforo verde. I ferraristi si trovano a bordo delle proprie vetture e, in questo momento, stanno cercando la massima concentrazione per rendere al massimo. Un ultimo sguardo alla telemetria, dopo i costi controlli alla monoposto e via.
Per questo primo run, ambedue le SF-24 montano un set di pneumatici Pirelli a banda bianca. Le gomme Hard forniranno un rendimento stabile per studiare con perizia il comportamento della vettura. Il cambio è settato sulla posizione Gx3. Gli ingegneri di pista sottolineano l’importanza di attivare le gomme con in freni posteriori. Nel caso di Leclerc, con il nuovo fondo, viene chiesto un constante speed nel T1. La pista sembra ancora un po’ troppo verde e si notano alcune correzioni. Il programma di lavoro prevede diverse tornate senza alzare il piede, a quanto pare.
In questo momento la mappatura del motore è settata su Engine 4, normale configurazione utilizzata durante la gara. Sainz pare meno comodo del suo compagno, tanto che aveva chiesto di passare dai box per un cambio sull’ala anteriore. Mossa che non avviene perché preferisce testare ancora la vettura. Dopo tre giri senza mollare le rosse prendono una boccata d’ossigeno per raffreddare le gomme. Arrivano alcuni consigli per migliorare l’handling, mentre si effettuano delle verifiche sull’effettiva del sistema ibrido con il supporto dei moto generatori.
La tendenza della rossa resta sempre la medesima: un eccesso di rotazione, specie in uscita dalla curve più rapide. L’attenzione del muretto box è davvero alta, che sta fornendo una serie di informazioni relative alla guidabilità dell’auto. Si passa ora alla massima potenza sul motore a combustione interna, per avere un riscontro quanto più interessante possibile sull’importanza del propulsore. Sainz si vede costretto ad alzare il piede, in quanto il traffico è davvero tanto e, in questa pista, non è facile gestirlo al meglio considerando il disegno del tracciato.
Leclerc pare in palla. Si mette infatti davanti a tutto, pur montando una mescola più lenta, quella cerchiata di giallo, rispetto al resto dei competitor. Anche l’iberico migliora il suo crono, malgrado faccia più fatica rispetto al monegasco. Una ventina di minuti e le rosse entrano in pitlane. visto il poco tempo a disposizione, le SF-24 si fermano sulla piazzola dei box, dove vengono montante le mescole Medium per poi tornare subito a calcare l’asfalto qatariota. Prosegue pertanto il lavoro. Sarà interessante capire con più grip come funzioneranno le due Ferrari.
I ferraristi effettuano solo un giro con le mescole gialle, dove realizzano una serie di test a velocità costante per poi tornare in garage. Osservando la dashboard, si nota come le rosse iniziano il giro sotto temperature sull’avantreno, con l’anteriore sinistra che si scalda subito per via degli sforzi laterali che subisce. Mentre il retrotreno pare abbia qualche grado di troppo. Sono dati molto interessanti, in quanto servono per verificar la warm-up-strategy e sapere se cambiare la tattica a seconda del grip racimolato dalle mescole. Senza dubbio un aspetto centrale in questo fine settimana di gara.
Un breve pausa e si torna in pista ancora con le Hard, mentre la notte calda sul Qatar. Per primo lo fa Charles, che dopo aver scaldato le coperture si lancia nuovamente. Lo segue due minuti più tardi pure lo spagnolo, anche lui con le Pirelli a banda bianca, a margine di una leggero ritocco sul carico sviluppabile all’anteriore. La rossa sembra ben bilanciata al momento. Interessante il rendimento nel T3, dove fanno presenza le curve più rapide del tracciato, dove in questo momento le Ferrari sono le più rapide. C’è più di fatica nel T1, dove pare che le gomme, forse per scelta, non siano ancora nella finestra di temperatura.
Bene Charles, ancora meglio Sainz che li rifila 3 decimi. Si morfema che le rosse cominciano il giro con meno temperature, per cui hanno leggere difficoltà nel primo settore. Svantaggio che però sembra pagare, in quando per il resto del giro le temperature restano stabili. Per il resto possiamo dire che il balance sembra molto buono comunque, con l’assenza di snap a centro curva e il carico è stabile. Si passa ora alle simulazioni sul passo gara. Leclerc si apre in radio e chiede se c’è un problema alla vettura, in quanto sente il pedale del freno un popò strano.
F1, GP Qatar 2024 Fp1: Ferrari vola sulle Soft
Le prove high fuel durano poco. Parliamo in totale di 4 tornate per il monegasco, 7 per lo spagnolo, dove sostanzialmente si conferma quanto detto poco fa. Charles torna prima ai box per montare le Medium. Anche Carlos lo segue. Come in precedenza, le due rosse effettuano solo un giro sulle medie, senza spingere, per poi tornare ai box. Per l’ultima sgambata in pista si passa alle gomme Soft. Qui capiremo parecchio sul tema gomme, perché con le Hard, la finestra di temperature gestibile è più ampia, mentre le Pirelli a banda rossa hanno un range ristretto per farle funzionare.
Adami e Bozzi “comandano” di utilizzare la modalità “Tyre 1” per amministrare al meglio l’attivazione delle gomme morbide. L’extra grip aiuta e non poco le due Ferrari che paiono davvero ben messe in pista. Leclerc mette assieme il giro migliore, ma ciò nonostante chiede ed ottiene un cambio di carico all’avantreno: plus 3. Sainz invece pare più in difficoltà con le Soft e nel suo primi giro non ha trovato la giusta confidenza per spingere. In radio parla di sottosterzo. C’è da dire che ha preso anche del traffico. Doppio cool down e poi via per un altro tentativo.
Nel secondo intento Charles abbassa ancora il suo crono, malgrado abbia preso del traffico nel T1, con due piccole sbavature nelle curve 4 e 5. Anche Carlos migliora ma resta distante quasi sei decimi dal crono del compagno. Per tirare le somme possiamo dire che la rossa, specie con Leclerc, ha mostrato un’ottima gestione delle mescole, risparmiando le gomme nel primo settore. C’è da dire che la numero 16 ha pure il nuovo fondo sperimentale che, a questo punto, andrebbe senza dubbio lasciato sulla vettura almeno per la qualifica e la Sprint Race.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv