Ferrari poteva fare di più? Forse sì. Ma tutto sommato, considerando il reale obbiettivo della rossa, il mondiale costruttori di F1, alla fine dei conti il risultato della sessione classificatoria numero 22 della campagna agonistica 2024 deve soddisfare. Sì perché la Red Bull di Verstappen e sopratutto le due McLaren MCL38 sono dietro. Il Cavallino Rampante ha sofferto parecchio l’attivazione delle gomme nella giornata di ieri. Tuttavia, grazie allo studio simulativo durante la nottata, il team di Maranello è riuscito a trovare un ciclo di isteresi che non possiamo definire negativo.
In vista della gara sui 300 chilometri il passo intravisto durante la seconda sessione di prove libere fa ben sperare. Ferrari ha l’occasione di attaccare la Mercedes di Russell a due punte, tendendo presente che l’Alpine di Gasly non dovrebbe essere un problema, cerando di mettere dietro la W15 dell’inglese per capeggiare il Gran Premio. Questo il target per il team modenese che come risultato aspira alla doppietta. Ovviamente la visione ottimista della storica scuderia andrà confermata in pista, nell’ultima e più importante sessione del fine settimana statunitense.
Lo abbiamo detto ieri, e sin dall’inizio della stagione: la Mercedes vola con le temperature basse e con pista più “green“. Una questione emersa palesemente in tutte quelle piste dove le condizioni meteo hanno visto una colonnina di mercurio bassa. In Canada, per esempio, il presidente della GPDA, al secolo George Russell, si è preso la pole position con relativo podio in gara. Mentre a Silverstone arriva l’uno-due in qualifica della scuderia di Brackley, con il sette volte campione del mondo Hamilton che vince davanti al pubblico amico per l’ultima volta a bordo delle frecce d’argento. Anche a Spa-Francorchams le W15 volano, con Lewis vincitore e George primo ma squalificato.
Anche qui, in quel di Las Vegas, Russell ha conquistato una super pole position, rifilando 0.098s alla Ferrari di Carlos Sainz. Anche lo spagnolo si è acceso nel corso della Q3, e a bordo della sua SF-24 numero 55, con una guida più pulita rispetto al proprio compagno di squadra, specialmente nel primo settore, mette assieme una tornata davvero competitiva. Solo nel T1 guadagna 0.286s su Charles. Con la nostra analisi telemetrica preliminare e con il grafico relativo ai migliori settori fatti registrare nel corso delle qualifiche, ci accorgiamo subito come anche il britannico della Mercedes abbia fatto la differenza nel primo settore.
Di fatti si tratta dell’unico pilota a scendere sotto la soglia dei 26s, registrando un tempo inferiore di ben 0.315s rispetto al migliore degli altri. In curva 1 e 2, di fatti, la W15 numero 85 ha costantemente prodotto un’ottima rotazione, ma non troppo eccessiva come quella della Ferrari che induceva poi al sovrasterzo. Indubbiamente è fondamentale avere le gomme nella corretta finestra di utilizzo per poter ben performare nella prima parte del circuito. Ed è indicativo il fatto che Russell, assieme a Verstappen, sia stato l’unico ad effettuare un unico giro di preparazione per portare gli pneumatici in temperatura.
Inoltre è evidente come la Ferrari fosse molto giù di motore nel corso delle prove libere: la top speed in qualifica è infatti incrementata di ben 9 km/h e Sainz è stato proprio il pilota più veloce nel terzo settore, caratterizzato dal rettilineo più lungo del campionato (oltre 2 km). D’altronde c’era da aspettarselo, in quanto in circuiti di F1 come Monza e Baku la SF-24 è sempre stata molto efficiente sui rettilinei. Grazie alla nostra analisi telemetrica più dettagliata, possiamo apprezzare come la Ferrari con Sainz sia riuscita a migliorare la gestione delle temperature
A differenza di ieri, infatti, non ci sono stati troppi problemi in frenata. Non era necessario frenare 50 metri prima per evitare il bloccaggio Inoltre, si nota la difficoltà della SF-24 nelle prime 3 curve: Sainz deve frenare ben 2 volte tra la 2 e la 3 per ristabilizzare la vettura. Nel secondo settore, invece, le prestazioni sono molto simili: come già detto ieri, Mercedes e Ferrari sono due monoposto che riescono ad optare per un set-up sospensivo più morbido, il che garantisce un ottimo trasferimento di carico tra asse anteriore e posteriore nel lento, in modo da massimizzare la trazione in uscita di curva.
Ferrari soffre il freddo con Leclerc, ma è pronta all’attacco su un super Russell
Il fattore temperatura ha decisamente penalizzato Charles: probabilmente, dal lato box dello spagnolo, sono stati più efficienti nel riuscire a effettuare un giro di preparazione ottimale per le gomme, specialmente nella prima fase del tracciato. Nel T1, Leclerc si trova molto in difficoltà: è costretto a effettuare in continuazione delle microcorrezioni con il volante per stabilizzare la propria monoposto ed evitare il sovrasterzo che la troppa rotazione generava. È anche in ritardo sul gas in uscita da curva 4, che porta su un rettilineo dove il monegasco perde circa 0.181s dal compagno di squadra.
Infatti, dal valore in alto del nostro grafico, che indica la percentuale di full throttle utilizzato nel corso del giro, notiamo come Charles sia sotto di un punto percentuale, proprio a causa del primo settore. Nel T2, dove è necessario generare un buon grip meccanico, entrambe le Ferrari si trovano molto a loro agio. Questo è probabilmente dovuto a una messa a punto sospensiva che opta per una compressione al posteriore e un’estensione all’anteriore più rapida, con molle più morbide. Aspetto permesso anche per il fatto che la rossa non soffre di sottosterzo.
Altrimenti, come accade per la Red Bull, sarebbe necessario rallentare l’estensione delle molle all’anteriore, così da mantenere per più tempo in percorrenza di curva il carico in avanti. Nel terzo settore, infine, possiamo notare come Leclerc solo perda 0.052s dal compagno di squadra, sul lungo rettilineo, riuscendo a raggiungere una top speed inferiore di 3 km/h e giri motore leggermente più bassi. Questo ci fa capire che, dal lato Leclerc, stanno conservando un po’ di motore, visto che non ha mai cambiato unità nel corso del campionato.
Stiamo arrivando agli sgoccioli e mentre Sainz può spremerlo al massimo, avendo cambiato power unit nello scorso Gran Premio, Charles deve stare più attento. In conclusione, possiamo affermare che la Ferrari ha ottimizzato il risultato, specie se la mettiamo a confronto con la McLaren per la lotta costruttori, in un circuito dove sarà importante ridurre il distacco di 36 punti che separa le due scuderie al vertice. Due SF-24 che rincorrono la Mercedes di Russell: sarà fondamentale la gestione dei primi giri per portare le temperature nella giusta finestra e poi sferrare l’attacco.
Autore e grafici: Marco Iurlandino – Zander Arcari – @berrageiz
Imagini: Scuderia Ferrari – F1Tv