Analisi Tecnica

F1, Ferrari lavora per trovare stabilità e un miglior setup di compromesso

Ferrari non ottimizza la SF-24 nel round n°21 della F1 targata 2024. Una questione della quale dobbiamo prendere atto, anche in merito alle parole dei ferraristi nei consueti team radio dopo la Q3. Fare di più era impossibile con il livello della vettura. Una messa a punto buona ma non perfetta. Ancora una volta, la rossa ha dimostrato che 60 minuti sono pochi per centrare il set-up della monoposto alla perfezione. E pazienza, anche considerando che il team di Maranello, da un po’ di tempo a questa parte, ha deciso di attenzione in maniera seria le gare, momento in cui vengono distribuiti i puniti.

Ed è cosi che il Cavallino Rampante guarda alla giornata odierna, consapevole che la mini corsa di 100 chilometri, parliamo della Sprint Race, è vista con estremo ottimismo. Le super McLaren restano le favorite, inutile nasconderlo. L’ultimo aggiornamento sull’ala posteriore ha funzionato proprio bene, fornendo alla MCL38 la giusta quantità di carico e al medesimo tempo una penetrazione aerodinamica adatta. Ferrari non si arrende, è ovvio, e rilancia la sua presenza nell’arco del fine settimana. La SF-24 non ha raggiunto il livello di grip stimato, elemento che ha inficiato negativamente sul rendimento.

Charles Leclerc (Ferrari) nel settore centrale – GP Brasile 2024

All’interno di un weekend del genere tutto può succedere. Basti pensare al Gran Premio degli Stati Uniti d’America, dove Leclerc e Sainz erano terzi e quinti, proprio come ieri nella quarta Sprint Shootout della stagione. Poi, dopo aver preso le misure, e apportato alcune regolazioni, nella gara domenicale hanno fatto il vuoto dominano la gara. È un po’ questo la speranza della Ferrari in versione Brasile che, tenendo presente le performance con altro quantitativo di carburante a bordo, pensa di poter replicare un risultato finale inatteso ma voluto e soprattuto parecchio meritato.

F1, Shootout Gp Brasile: Ferrari in difficoltà nella prima parte del circuito

Una qualifica interessante e piena di lavoro quella brasiliana, in quanto tutte le squadre di F1 hanno avuto solamente un’ora di prove libere per mettere a punto la monoposto. Tempo che spesso risulta insufficiente. Ragion per cui, tanti piloti si trovano ad affrontare una sessione senza un assetto che li soddisfi. Le Fp1 della Ferrari sono state piuttosto difficoltose. Ricordiamo che c’è un nuovo asfalto, molto più liscio del vecchio. Tuttavia la realtà è differente e lungo la pista erano comunque presenti diversi bump. Il team italiano, inoltre, ha costruito un set-up di base imperfetto per le condizioni.

Una messa a punto che prevedeva altezze da terra troppo ridotte, in previsione di un piano di rifermento appunto meno drastico. I ferrasti, pertanto, si sono lamentati e non poco di un comportamento troppo instabile della monoposto alle alte velocità. I bump hanno destabilizzato il lavoro della piattaforma aerodinamica e di riflesso ridotto in maniera eccessiva il grip disponibile. Sono quindi intervenuti sulla ride height, mossa che in parte ha rallentato il lavoro di costruzione del set-up ottimale. Alzando la vettura si altera la mappa aerodinamica del fondo.

La McLaren MCL38 di Oscar Piastri al termine della Sprint Shootout del Brasile

Di riflesso Ferrari si è vista costretta a modificare l’assetto. In linea generale si è cercato di arretrare il bilanciamento della vettura modenese. A livello macroscopico, nel T1 la rossa ha perso tempo nella prima chicane. Rispetto a McLaren e Red Bull, la SF-24 non permetteva ai piloti di richiedere molto in inserimento, puntando subito all’apice. Un tratto complicato perché si frena in combinato in una zona scoscesa verso l’esterno. I “due Carlo” dovevano ritardare l’apice per posizionarsi meglio verso curva 2, in quanto la solidità nel rapido cambio di direzione era buona e la vettura tendeva a scomporsi facilmente.

F1, Shootout Gp Brasile: Ferrari con sbavature in trazione, McLaren vola e Red Bull ottimizza

McLaren si è adattata molto bene su questo tracciato, anche grazie ad alcune nuvità al posteriore. Aggiornamenti che il team di Woking ha introdotto con una nuova ala posteriore, che punta soprattutto ad aumentare il livello di efficienza della monoposto. In abbinamento a questo nuovo upgrade, sono arrivate pure due specifiche di beam wing, che producono diversi livelli di carico. Hanno puntato su questo update per allargare la finestra di set-up della monoposto, fattore che si è fatto sentire. Ottimo il compromesso trovato, specie sul fronte aerodinamico.

La MCL38 era parecchio efficiente e competitiva in termini di EOSS, pur mantenendo ottime velocità minime nelle curve veloci, come la 4-5-6 e la 11. Inoltre, nelle sezioni più lente della pista di F1 brasiliana, McLaren ha mostrato un’handling davvero solido. Un anteriore preciso e stabile in inserimento che gli ha permesso di puntare facilmente all’apice. Poi, in uscita, andavano sul gas in anticipo senza alcuno snap improvviso. Mentre Ferrari aveva qualche piccolo problema in tal senso, perché nelle fasi di trazione, dopo alcuni metri la SF-24 soffriva delle sbavature improvvise.

Max Verstappen 8Red bull Racing) al termine dela Sprint Shootout del Brasile

In casa Red Bull non è stata una giornata facile, con alcune complicazioni a livello di messa a punto della monoposto. Max si è lamentato di una carenza di rotazione della monoposto in alcune circostanze. In generale, abbiamo potuto osservare una vettura molto carica al posteriore, proprio perché il team sa bene che questo tipo di set-up risulta molto produttivo sulla RB20. Scuderia di Milton Keynes che ha lavorato molto anche sulle gomme, cercando di trovare il giusto processo isteretico durante il giro di preparazione. Missione compiuta che ha concesso all’olandese di realizzare un buona qualifica.

Autori e grafiche: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – MaLaren – Red Bull Racing F1Tv

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Pubblicato da
Zander Arcari