Formula 1

F1, GP Brasile: Ferrari sceglie un nuovo assetto sospensivo

La Sprint Race non è andata bene per Ferrari. In F1 ci sono tanti, troppi fattori che contribuiscono al rendimento. Nell’unico stint di gara della mini corsa da 100 km la rossa andava tutto sommato forte. Purtroppo però, ancora una volta il tema temperature ha giocato un brutto scherzo alle rosse. Leclerc dalla tornata 13, oltre alla normale amministrazione delle mescole, evitando di non spingere troppo in determinate curve, era obbligato a realizzare del lift and coast. Sul rettifili principali era troppo pericoloso, in quanto Verstappen era incollato negli scarichi della numero 16.

Il monegasco ha pertanto messo in pratica questa strategia in altri punti della pista. Risultato? Il ritmo è diventato più lento e il tre volte campione del mondo di F1 è passato. Sainz ha più o meno sofferto i medesimi problemi, tra i quali anche una certa difficoltà condivisa tra le due SF-24 nell’affrontare curva 1. Possiamo dire che è un peccato, poiché sino a quando la gestione della vettura non è divenuto critica, Charles era in scia delle McLaren senza troppi problemi. Arriviamo così alla seconda qualifica del weekend, questa volta valevole per la corsa domenicale.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 – Sprint Race Brasile

Peccato però che le condizioni climatiche non erano affatto d’accordo. Un acquazzone torrenziale si è abbattuto su Interlagos. Non era una cosa impossibile. Anzi, in questa zona del Brasile e in questa stagione, i rivedi temporaleschi sono all’ordine del giorno. La Federazione Internazionale ha fatto tutto il possibile per cerare di correre. Non era possibile, però, in quanto la pioggia non ha dato nessuna tregua. Resta da capire cosa succederà, in quanto la FIA ha 2 strade da battere: disputare la qualifica domani mattina, o prendere per buoni i riferimenti di Fp1 o Sprint Race per formare la griglia di partenza.

F1 , Ferrari modifica il set-up della SF-24 in vista del Gran Premio del Brasile

A margine della Sprint Race, la possibilità di ritoccare la messa a punto della rossa si palesa. Gli ingegneri della Ferrari hanno realizzato alcune modifiche sul set-up, per cercare di ottimizzare il bilanciamento dell’auto sul giro secco e, contestualmente, sistemare la questione amministrazione compound durante i long run. Cambiare la messa a punto delle monoposto di F1 alla cieca è rischioso, ma era necessario per curare alcune lacune della rossa. I tecnici di Maranello hanno agito principalmente sugli schemi sospensivi per cercare un buon compromesso aero-meccanico.

Charles Leclerc (Ferrari) nel settore centrale – GP Brasile 2024

Uno dei problemi principali riguarda i curvoni ad ampio raggio, come la curva numero 6 del tracciato Carlo Pace. Una piega molto rapida dove la stabilità è fondamentale per fornire fiducia al pilota, tenere giù il piede e ottimizzare la velocità di percorrenza a centro curva. In questo tratto distintivo la rossa deve ancora migliorare, perché Red Bull e soprattutto McLaren riescono a generare un rendimento decisamente più alto, grazie ad un carico omogeneo che rende più stabile la piattaforma aerodinamica. C’è poi un’altro punto della pista che non andava a genio alla vettura italiana.

In questo caso parliamo del primo settore di Interlagos. Sia in qualifica con poca benzina sul giro secco, che in gara con alto quantitativo di carburante, infatti, la SF-24 ha mostrato una certa difficoltà alla “S di Senna“. Malgrado in staccata la vettura modenese è probabilmente la vettura migliore del lotto, non ha potuto utilizzare al meglio questa arma per non creare instabilità al centro della velocissima esse. In entrambi i casi presi in esame, una modifica adeguata alle rigidezze sospensive dovrebbe riuscire a inalzare il rendimento della Ferrari. Questo è l’obiettivo del team di F1 con base a Maranello.

Anche domani dovrebbe piovere. Al di la del fatto che non sappiamo ancora nulla sulla presunta qualifica, anche alle 18, ora italiana, momento in cui dovrebbe partire il Gran Premio del Brasile, le condizioni atmosferiche dovrebbero essere avverse. Spesso si tende a sostenere che, in questi casi, una scuderia di F1 valuti la situazione e si prepari con una messa a punto da bagnato. Tuttavia da tempo non funziona più così. Quando i team sono al corrente che piano di riferimento sarà bagnato o che comunque pioverà, non ci sono set-up particolari da adottare.

L’unica vera attenzione riguarda l’utilizzo delle gomme. Parliamo pertanto del ciclo di isteresi dei compound, durante il quale lo pneumatico si forma ed entra in temperatura. L’attivazione delle coperture risulta un fattore decisivo in questi casi e le scuderie, oltre le consuete strategie di warm-up, regolano in maniera differente le brake duct. L’obiettivo è quello di usare prese d’aria dei freni che possano contribuire a portare le mescole in temperatura e mantenerle il più stabile possibile. Senza dimenticare le mappature sui freni posteriori, comando “RB” (real brake) per la Ferrari, sempre per il medesimo scopo.

Secondo le informazioni raccolte nelle ultime ore dalla nostra redazione, Ferrari crede che i ritocchi potranno far realizzare uno step competitivo, alle rosse, nella giornata di domani. Non dimentichiamo che il target della storica scuderia italiana è quello di lottare sono in fondo per il mondiale costruttori. Per nutrire questa speranza bisogna lottare alla parte contro la McLaren che a Interlagos resta la favorita. Inoltre anche Verstappen sembra in palla e tenerlo dietro sarà altrettanto importante. Tutto questo ricordando che la pioggia potrebbe essere un elemento che renderà imprevedibile la corsa.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Zander Arcari