Analisi Tecnica

F1, Ferrari: comprensione gomme solo nel terzo stint

Ferrari arriva a podio ma doveva fare di più. Appuntamento n° 22 della F1 che terminare bene ma non benissimo, quindi. Nei primissimi giri della corsa, Leclerc ha mostrato un passo competitivo, cercando con insistenza di attaccare Russell per guadagnare la testa della gara. Strategia aggressiva che ha portato a un compromesso significativo nella gestione delle gomme, specialmente in punti chiave come le curve 10 e 11. Non avendo effettuato la “slow introduction” sugli pneumatici, Charles ha iniziato il primo giro con un tempo di 39.3s, abbassandolo di un secondo il passaggio dopo: 38.3s.

Questo approccio ha ridotto la vita utile della mescola, un problema evidenziato anche dal box Ferrari, che ha richiamato il monegasco all’ordine, sottolineando che la priorità era preservare le gomme piuttosto che inseguire un sorpasso immediato su Russell. Lo spagnolo Carlos Sainz ha invece adottato un approccio più conservativo, focalizzandosi sulla gestione delle gomme dai primi giri, specie nelle curve discusse durante i briefing pre-gara. Tuttavia, la mescola Medium si è rivelata lo stesso problematica per le rosse.

Ci riferiamo a un degrado estremamente rapido rispetto agli avversari. Verstappen, con un passo migliore, è riuscito a superare agevolmente le due Ferrari in pista. Quando Max ha iniziato a sentire i primi segnali di consumo delle sue gomme, quelle delle SF-24 erano già in uno stato critico. Al settimo giro, Bozzi ha confermato via radio che gli pneumatici erano finalmente “nella finestra giusta”, ma per quel momento Leclerc stava già lottando per mantenere il controllo del passo, poi richiamato ai box in anticipo rispetto alla strategia pianificata, perché non era più in grado di sostenere un ritmo competitivo.

gap dal leader 1° stint – GP Las Vegas 2024

Dal grafico del distacco, emerge chiaramente come il degrado prematuro delle gomme medie abbia compromesso il passo di Charles Leclerc. Il peggioramento si è manifestato rapidamente, con problemi simili che hanno raggiunto Carlos Sainz circa tre giri più tardi. Le basse temperature in pista hanno reso inefficace la strategia dell’undercut, impedendo di capitalizzare sugli pneumatici più freschi. Verstappen, invece, ha mantenuto le gomme medie in una finestra prestazionale leggermente più a lungo rispetto a Sainz, iniziando a subire un calo significativo due giri più tardi.

Russell si è distinto per un ritmo eccezionale già dalla partenza, sfruttando una migliore gestione degli pneumatici per costruire un vantaggio di sicurezza. Il gap accumulato (9 secondi su Verstappen al momento della sosta di Max) ha dimostrato l’efficacia sulla gestione del graining da parte del pilota Mercedes. L’inglese è stato abile a ritardare la comparsa del graining e a mitigarlo in linea generale, aspetto che gli ha consentito di posticipare la sua sosta fino al giro 12.

Quando è passato alla gomma Hard, il suo margine era sufficiente per evitare di trovarsi imbottigliato nel traffico di vetture più lente. Dopo la sosta di Verstappen, il team Red Bull ha analizzato il degrado del treno di gomme medie utilizzato sulla RB20 numero 1. L’elemento critico è stato individuato nell’anteriore destra, per cui è stato richiesto all’olandese di focalizzarsi sulla sua gestione nello stint successivo, una strategia per ridurre ulteriori problematiche con le Hard.

F1, GP Las Vegas: l’introduzione lenta aiuta la Ferrari ad allungare lo stint

Una volta uscito dai box, a Leclerc è stato chiesto di fare un’introduzione lenta. Ai box si è osservato che c’era un certo grado di graining anche sull’asse posteriore. Via radio hanno aggiornato i piloti sulla strategia, riferendo loro che, in quel momento, rimanevano ancora sul Piano A, ma stavano considerando sempre più il Piano C, che probabilmente prevedeva la doppia sosta. Hanno infatti confermato che la scelta si sarebbe basata sull’arrivo o meno del graining. Con la gomma Hard è stata richiesta un’accurata gestione dello pneumatico anteriore destro, risparmiando la copertura nelle curve 6 e 10.

Leclerc ha avuto un certo grado di graining per una fase di circa 5 giri sino a quando non si è ripulito. La stessa cosa era successa a Perez. Un po’ tutti i piloti sono stati avvertiti a riguardo. Progressivamente si sono orientati sempre più verso il Plan C, ovvero la doppia sosta. Hanno chiesto quindi al monegasco di evitare di raggiungere una saturazione in determinate curve. Hamilton, dopo la sosta, ha cominciato la rimonta per raggiungere le posizioni che contano. Dal box osservavano un’ottima stabilizzazione della temperatura e, soprattutto, riuscivano a scaldare bene gli pneumatici

gap dal leader 2° stint – GP Las Vegas 2024

Anche in McLaren è arrivato il graining, in modo piuttosto marcato. Hanno quindi cominciato a pensare al Piano C. Norris era in difficoltà, ma Piastri si trovava in una situazione ancora più complicata. L’australiano è stato quindi richiamato ai box ancora prima. Con questo stop così anticipato, gli strateghi hanno dovuto iniziare a considerare anche una terza sosta. Hanno lavorato molto sui manettini, in particolare sul brake balance e sul differenziale. L’introduzione, inoltre, è dovuta essere molto lenta. Nel complesso, la McLaren ha sempre sofferto il graining più degli altri.

Davanti, Russell procedeva con meno problemi rispetto agli avversari. Il graining era presente, ma riuscivano a gestirlo meglio. Anche Hamilton aveva un ottimo passo, riuscendo a recuperare sulle Ferrari. Hamilton si è fermato un giro prima, appena aveva raggiunto le due SF-24. Non avendo il passo per sorpassarle in pista, ha deciso di rientrare ai box per il secondo treno di Hard. Nello stesso giro si è fermato anche Verstappen. Sainz è stato richiamato al giro successivo per copiare la scelta delle Hard, una gomma che stava funzionando molto bene.

Non hanno variato nulla, mantenendo la medesima incidenza dell’ala anteriore. Con Leclerc, invece, hanno cercato di ritardare la sosta di qualche giro per ottenere un “delta di gomma” maggiore nei confronti di Hamilton. Questo significa che volevano ridurre il numero di giri dello stint finale. In quel momento, Leclerc era riuscito a evitare l’arrivo del graining rispetto a Hamilton, Verstappen e al compagno di squadra. Il monegasco ha avuto uno stint centrale molto lineare, il che ha aiutato a gestire meglio il degrado termico e il consumo.

F1, Gp Las Vegas 20243° stint: Ferrari capisce bene come sfruttare la Hard

A Leclerc è stato chiesto di fare un’introduzione molto lenta sul secondo treno di Hard. In ogni caso, doveva cercare di limitare il graining sull’anteriore destra. Leclerc, dal canto suo, ha riferito di poterlo fare, ma ciò avrebbe peggiorato significativamente il passo. Gli è stato detto di non arrivare a saturazione in nessuna curva, specialmente alla 7 e alla 10. Sainz, invece, ha adottato una strategia di gestione diversa. Ha riferito di stare cercando di usare meno angolo volante alle basse velocità. Con un’introduzione più graduale, la gara si è ribaltata per la Ferrari che ha sfruttato un momento di maggiore competitività

Lo ha fatto riuscendo a sorpassare Verstappen nel finale. Hamilton, invece, stava cercando di avvicinarsi a Russell dopo la sosta, grazie a un passo molto competitivo. George, nel frattempo, stava ancora gestendo il degrado e chiedeva via radio quando avrebbe potuto ridurre il management e cominciare a spingere. Stava aspettando che le temperature si stabilizzassero sui due assi, in modo da poter iniziare a spingere e “fotocopiare” i tempi di Lewis. Così è stato, come possiamo vedere dal grafico qui sotto, e Lewis ha desistito dal tentativo di avvicinarsi.

gap dal leader 3° stint – GP Las Vegas 2024

Nello stint finale con gomma Hard, la differenza l’ha fatta la comprensione del profilo di degrado della mescola e delle strategie utili per allungarne la vita. Vediamo infatti che Ferrari, utilizzando al meglio la mescola, a tre quarti dello stint ha potuto superare Verstappen, che stava subendo l’inizio di un calo.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich   

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Pubblicato da
Niccolò Arnerich