Nella giornata di ieri la Scuderia Ferrari e IBM hanno annunciato la partnership che legherà il colosso dell’Information Technology con il team di Maranello a partire dal primo gennaio del 2025. Nei rispettivi comunicati si descrivono a grandi linee gli obiettivi della collaborazione di due tra i marchi più conosciuti al mondo. Assieme svilupperanno un’app mobile dai contenuti e funzionalità innovative progettate per potenziare la “user experience” dei fan del Cavallino Rampante.
Tale progetto richiederà l’applicazione della tecnologia e dell’esperienza di consulenza di IBM per analizzare e trasformare l’enorme volume e varietà di dati del team italiano, sia attuali che storici. Al netto dei comunicati ufficiali, due icone della tecnologia nei rispettivi settori uniscono le loro forze per obiettivi assai più articolati dell’implementazione di un prodotto rivolto alla “fanbase”. Ma procediamo con ordine. Mentre Frédéric Vasseur è impegnato nella revisione dell’assetto organizzativo e nell’insourcing di nuovi ingegneri per riportare a Maranello i titoli piloti e costruttori che mancano dal biennio 2007-2008, il CEO Benedetto Vigna non è da meno.
A inizio ottobre, Alfonso Fuggetta è stato nominato capo del programma di trasformazione digitale della rossa. Non si tratta di una nomina che stimola la suggestione dei fan come l’ingaggio di Lewis Hamilton in ambito sportivo, ma l’approdo a Maranello dell’ex direttore scientifico/CEO del Cefriel e docente al PoliMi (dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria) è di quelli che fanno scalpore: si tratta di una delle personalità italiane più autorevoli e apprezzate in ambito digitalizzazione, industria e innovazione.
Ferrari corporate ha da tempo compreso che l’information technology è un asset strategico sia nel settore delle vetture stradali sia per la gestione sportiva. Ancor più sorprendente è constatare che due tra i competitor più importanti nel settore delle tecnologie digitali faranno bella mostra sul progetto 677. Non sorprenderebbe la rossa decidesse di avvalersi dei servizi di consulenza IBM nella roadmap della Digital Transformation. Big Blue (come viene chiamata dal colosso tecnologico, nda) è leader nel settore cloud ibrido, intelligenza artificiale e servizi di consulenza.
Migliaia di enti governativi e aziendali in aree infrastrutturali critiche come servizi finanziari, telecomunicazioni e assistenza sanitaria si affidano al colosso statunitense per dare impulso alla trasformazione digitale in modo rapido, efficiente e sicuro. È necessario ricordare che nel perimetro dell’alleanza tecnologica stipulata con HP sono compresi prodotti e servizi ad alte prestazioni, inclusi i dispositivi abilitati all’intelligenza artificiale, la tecnologia per le conferenze e le funzionalità di stampa. In sostanza, molti prodotti di office automation e non meglio specificati strumenti e servizi ad alte prestazioni.
L’annuncio così ravvicinato di due partnership tecnologiche con colossi del medesimo settore merceologico potrebbe indurre a pensare che la loro collaborazione con il team di Maranello non abbia alcun genere di intersezione. Al tempo stesso, è impensabile che un gigante delle tecnologie digitali come IBM, che non ha alcun bisogno di pubblicizzare i propri prodotti attraverso uno sticker su una monoposto, decida di collaborare con un marchio prestigioso come quello della storica scuderia italiana esclusivamente per lo sviluppo di un’applicazione dedicata ai fan.
Nel testo del comunicato di Big Blue c’è verosimilmente un indizio sul reale valore aggiunto di IBM sul medio-lungo periodo: “IBM ha annunciato oggi di aver stipulato un accordo pluriennale con Ferrari SpA per diventare il partner ufficiale per il coinvolgimento dei fan e l’analisi dei dati della Scuderia Ferrari HP, il più rinomato team di Formula 1, a partire dal 2025”. La verità è che, con ogni probabilità, HP e IBM collaboreranno con il Cavallino Rampante per il conseguimento dei medesimi obiettivi, mettendo a fattor comune i rispettivi servizi e prodotti nei quali rappresentano il benchmark di settore.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv