Formula 1

F1, McLaren: focus sulla meccanica sospensiva. Preview GP Las Vegas

Nella classifica dei costruttori di F1, la McLaren si trova davanti a tutti. L’obiettivo, nemmeno a dirlo, nell’appuntamento numero 22 della campagna agonistica 2024, rimane quello di confermare la leadership e, perché no, allargare il divario verso la prima scuderia che insegue. Parliamo di Ferrari, che al contrario ha tutta l’intenzione di accorciare il gap sofferto sul team di Woking, perché il sogno iridato continua. C’è anche la Red Bull, non possiamo dimenticarla, squadra che, nelle ultime gare, ha realizzato un piccolo step in avanti e, grazie al talento di Verstappen, ha conquistato una vittoria dopo cinque mesi.

Il favore del pronostico, anche in Nevada resta tale. La McLaren possiede il progetto tecnico migliore e non può far altro che far pesare la sua competitività. Per farlo, non dovrà sbagliare nulla, come fatto in passato, cercando di ottimizzare il fine settimana di gara. L’esecuzione del weekend sarà pertanto fondamentale. Per il titolo piloti, Norris sembra aver alzato la bandiera bianca. Troppi i 62 punti di distacco con tre Gran Premi e una Sprint Race rimanenti. Dovrebbe succedere l’impossibile perché Lando rientri in corsa, e salvo situazioni limite, difficilmente accadrà.

Oscar Piastri (McLaren F1 Team) sfreccia a bordo della sua MCL38 – Gp Gran Bretagna 2024

McLaren arriva al Gran Premio di Las Vegas con solide basi per essere competitiva, ma dovrà affrontare la sfida di massimizzare il set-up, e la gestione delle gomme, su un tracciato dalle caratteristiche complesse. Dopo un trittico di gare che ha messo in luce un comportamento mediamente molto buono, la MCL38 si prepara a sfruttare alcuni due suoi punti di forza principali: una buona trazione e un’ottima velocità di punta. Elementi cruciali su una pista cittadina, specie in un weekend dove il margine per fare la differenza dipenderà dalla rapidità con cui verrà trovato il giusto assetto.

F1, McLaren lavora sulle sospensioni per favorire la trazione

Il percorso del Las Vegas Strip Circuit è meno sconnesso rispetto al recente passato. Parliamo di un aspetto che potrebbe influenzare l’approccio alla messa a punto sospensiva. In linea generale, McLaren tende a irrigidire la configurazione delle sospensioni (barre anti rollio e di torsione) per garantire una piattaforma aerodinamica stabile. Mossa indispensabile nelle curve veloci, dove bisogna limitare l’effetto del rollio. Tuttavia, su un tracciato come quello americano, dove le curve rapide sono assenti e l’asfalto è meno irregolare, un approccio di qualche step più morbido potrebbe essere più vantaggioso.

Questo provvedimento, permetterebbe alla vettura color papaya di assorbire meglio le transizioni nelle curve lente e migliorare il contatto gomma-asfalto. Situazione che dovrebbe garantire una maggiore aderenza meccanica senza compromettere troppo l’efficienza aerodinamica. Un compromesso di questo tipo dovrebbe essere particolarmente utile per bilanciare la vettura di F1 britannica nelle aree strategiche che precedono i lunghi rettilinei, dove la trazione in uscita sarà determinante a livello cronometrico. Dal punto di vista aerodinamico ci sono diversi temi da valutare.

Lando Norris (McLaren) a bordo della sua MCL38

La configurazione ideale per la McLaren sarà orientata verso un carico medio-basso, con l’obiettivo di ottimizzare la velocità massima nei lunghi allunghi. La MCL38 ha dimostrato di essere particolarmente competitiva in termini di top speed, migliorata molto durante l’anno, e in Nevada potrebbe trovare ulteriore margine scegliendo un’ala più scarica. Ciò malgrado, per mantenere stabilità e bilanciamento nelle curve lente, sarà necessario calibrare con attenzione la configurazione della beam-wing, assicurandosi che in uscita la monoposto rimanga prevedibile e progressiva.

La sfida principale si giocherà sul fronte degli pneumatici. A Las Vegas, dove l’asfalto nuovo e le basse temperature rappresentano un fattore critico, la capacità di gestire l’asincronia nel riscaldamento tra asse anteriore e posteriore sarà determinante, specialmente in qualifica. Nei punti dove si va in trazione, infatti, si possono verificare dei micro scivolamenti che scaldano la superficie della gomma. La MCL38 dovrà essere capace di attivare rapidamente il front-end senza compromettere il posteriore, un equilibrio che McLaren ha centrato in diverse occasioni.

Anche se ad Austin ebbe alcuni problemi le cose dovrebbero essere diverse in America. Un set-up sospensivo più morbido potrebbe aumentare il trasferimento di energia alle gomme anteriori durante le frenate e i cambi di direzione, favorendo un’accensione più rapida delle mescole. Mentre in gara, la priorità sarà quella di stabilizzare le temperature degli pneumatici su entrambi gli assi, per evitare surriscaldamenti o squilibri che possano compromettere la trazione o il bilanciamento. McLaren dovrà fare attenzione a sfruttare appieno le opportunità offerte dal tracciato.

l’australiano Oscar Piastri (McLaren) a bordo della MCL60 durante il Gran Premi di Las Vegas edizione 2023

La velocità di punta della MCL38 potrebbe consentire di guadagnare posizioni nei lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza, ma sarà altresì fondamentale, per la scuderia in testa al mondiale costruttori di F1, curare la precisione in uscita di curva per non compromettere l’efficacia nelle fasi di accelerazione e la capacità di scaricare potenza a terra. Un approccio metodico su messa a punto e strategia, con particolare attenzione alla gestione termica degli pneumatici, sarà essenziale per ottenere un risultato competitivo e rispedire al mittente gli attichi della Ferrari che, a Las Vegas, potrebbe eccellere.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich   

Immagini: McLaren – F1Tv

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Zander Arcari