La stagione 2024 di F1 sta regalando un finale di campionato avvincente, con Ferrari e McLaren che si contendono il titolo costruttori. La Scuderia di Maranello, dopo un’estate molto difficile, ha recuperato terreno e adesso si trova a soli 24 punti dalla storica scuderia rivale. La gara a Las Vegas non ha portato alla rossa i risultati sperati: pur avendone guadagnati 12, le rosse potevano ambire a un bottino maggiore, ma non hanno fatto i conti con Russell e Hamilton.
La corsa in Nevada ha evidenziato come la Ferrari sia ancora molto competitiva, ma la McLaren è riuscita a limitare tantissimo i danni. La doppietta della Mercedes, pur inaspettata, ha di fatto favorito la squadra color papaya, limitando i danni nei confronti del Cavallino Rampante. Nonostante manchi il successo da ben quattro gare (Piastri a Baku e, più recentemente, Norris a Singapore, nda), Leclerc e Sainz hanno sì recuperato terreno, ma tra Brasile e Las Vegas hanno lasciato qualche punto di troppo per strada.
La Mercedes, dal canto suo, sembra aver capito (parolone?) come sfruttare la W15 in condizioni estreme come quelle fredde di Las Vegas. La doppietta è stata una sorpresa per tutti, ma dimostra come la scuderia anglo/tedesca abbia comunque lavorato bene per una buona parte della stagione dopo un inizio traumatico, conquistando già quattro vittorie, due per pilota. Il team di Brackley, in questa lotta a due, potrebbe diventare un arbitro inatteso, influenzando l’esito del campionato con le sue prestazioni.
Le ultime due gare della stagione saranno decisive per l’assegnazione del titolo costruttori. La Ferrari potrebbe essere sfavorita sia in Qatar che ad Abu Dhabi, e la McLaren, dal canto suo, dovrà gestire al meglio il vantaggio accumulato e cercare di non accontentarsi per riportare a Woking un titolo che manca addirittura dal 1998, quando Hakkinen e Coulthard batterono proprio la Scuderia all’epoca guidata dal grande Michael Schumacher e dal “fido” Irvine.
Tra la McLaren e la Ferrari, dunque, si è inserita prepotentemente la Mercedes. Non parliamo ovviamente della possibilità della squadra di Brackley di poter vincere il titolo, ma di come la W15 nelle condizioni particolari di Las Vegas si sia messa inaspettatamente davanti alle SF-24, di fatto le favorite in Nevada. Per questo motivo dunque, la Scuderia di Maranello può recriminare per aver perso punti importantissimi in chiave campionato del mondo.
La prestazione della MCL38 nel weekend americano è stata parecchio insufficiente, da terza/quarta forza. Insomma, più o meno alla pari con la Red Bull, ma se Verstappen come sempre trae il massimo dalla monoposto, Perez difficilmente riesce a girare il volante nel verso giusto per troppe curve consecutive. Battute a parte, aver perso soltanto 12 punti è un mezzo successo per la McLaren, e per questo deve ringraziare la Mercedes.
“Perdere 12 punti in campionato è deludente, ma considerando le difficoltà affrontate questo weekend, dobbiamo quasi ringraziare la Mercedes per la loro prestazione dominante in P1 e P2 – ha dichiarato con sincerità Andrea Stella, team principal della McLaren -. Altrimenti, la Ferrari sarebbe stata una minaccia ancora più grande per il titolo costruttori. È un finale di stagione davvero interessante, molto più di quanto avrei voluto. Io cerco sempre di rendere le cose prevedibili, ma non è stato così questa volta”.
Dopo mesi di difficoltà, a seguito delle prestazioni sorprendenti prima della pausa estiva, sembrava impossibile per la Mercedes poter ottenere un’altra vittoria, e invece a Las Vegas, la squadra anglo/tedesca è stata quella che ha meglio interpretato le insidie presenti specialmente in gara, con il graining sulla media che ha dato noie praticamente a tutti, tranne proprio che a Russell e Hamilton.
Il sette volte campione del mondo è riuscito a rimontare senza troppi sforzi dalla decima alla seconda posizione, compiendo un primo stint da urlo e che avrebbe anche voluto allungare, e lo stesso ha fatto Russell, che sbarazzatosi di Leclerc e di tutta la compagnia, ha allungato con un passo ottimo. La W15 in queste condizioni estreme di freddo evidentemente si esalta con questa versione della vettura.
Troppo poco per poter competere al top, ma quantomeno un’altra soddisfazione in un 2024 sommariamente complicato è da prendere e portare a casa. Difficilmente però le Frecce d’Argento potranno ripetersi tra Qatar e Abu Dhabi, ma probabilmente questo ruolo di arbitro in Nevada potrebbe risultare determinante ai fini del risultato finale, con buona pace della Ferrari.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari – Mercedes AMG F1 Team