Il GP del Brasile ha visto la Mercedes protagonista di un fine settimana complesso e per certi versi deludente. George Russell, partito dalla prima fila, ha chiuso la gara al quarto posto dopo aver mantenuto la leadership per gran parte della prima fase. Il pilota britannico aveva iniziato con un ritmo promettente, ma una serie di eventi sfavorevoli, tra cui l’ingresso della Safety Car e una bandiera rossa causata dall’incidente di Franco Colapinto, hanno mandato tutto in fumo. Le scelte strategiche, unite alle condizioni variabili della pista si sono rivelate determinanti, facendo scivolare Russell fuori dal podio.
A peggiorare la domenica per la squadra britannica, Lewis Hamilton ha concluso la gara in decima posizione. Il sette volte campione del mondo ha avuto un weekend difficile fin dalle qualifiche, che l’hanno costretto a partire dalle retrovie. In gara, l’inglese ha faticato a trovare il giusto ritmo con una W15 molto poco stabile sull’asfalto bagnato, e ha dovuto lottare duramente per ottenere un punto. La prestazione complessiva del team di Brackley a Interlagos non è stata all’altezza delle aspettative.
La Mercedes aveva dimostrato di avere un buon potenziale in qualifica, specialmente con Russell, e la W15 sembrava in grado di garantire un buon risultato. Tuttavia, la gara ha evidenziato difficoltà gestionali e strategiche. La difficoltà di adattarsi rapidamente ai cambiamenti delle condizioni atmosferiche ha fatto emergere lacune nella gestione delle strategie di gara. Sebbene il britannico abbia combattuto con determinazione per mantenere la testa, il team a quanto pare non è riuscito a supportarlo al meglio.
In definitiva, quello del Brasile è stato un weekend che lascia un sapore amaro alla Mercedes. Se da una parte George ha dimostrato di avere il potenziale per aspirare a posizioni di vertice, dall’altra gli errori strategici e le grandi difficoltà palesate da Hamilton hanno pesato sul risultato complessivo.
George Russell, il più giovane dei due piloti Mercedes ha commentato con frustrazione e autocritica l’esito del GP, sottolineando come la gara abbia messo in luce punti deboli ma anche aspetti incoraggianti. “È stata una gara intensa e ci sono molti aspetti da analizzare e da cui imparare”, ha detto il pilota britannico. L’ottima partenza e il ritmo del primo stint hanno sorpreso l’inglese, il quale non si aspettava una simile tenuta degli pneumatici. Ha poi sottolineato come questo risultato stesse superando le aspettative iniziali, lasciandogli comunque il rimpianto per l’occasione mancata.
L’episodio cruciale è stato l’aumento della pioggia durante il regime di Virtual Safety Car. Russell ha confessato di aver deciso di rimanere in pista, sperando che le condizioni peggiorassero al punto di causare una bandiera rossa. “L’aquaplaning sui rettilinei rendeva difficile mantenere il controllo”, ha spiegato, evidenziando come la visibilità e la tenuta precaria abbiano influito sulla sua scelta. Con il senno di poi, il pilota riconosce che forse una strategia diversa avrebbe portato a un risultato migliore.
Anche il pit stop ha giocato un ruolo importante, secondo il numero 63. Il pilota ha osservato come lui e Lando Norris, entrati ai box nello stesso momento, si siano poi ritrovati rispettivamente quarto e sesto. “Chi è rimasto fuori è arrivato davanti”, ha commentato, alludendo alla sfortuna di una scelta che sembrava corretta al momento ma che si è rivelata svantaggiosa.
Lewis Hamilton ha invece parlato di un weekend particolarmente difficile, definendolo uno dei più complicati della stagione. Il sette volte campione del mondo ha spiegato come la macchina si sia dimostrata difficile da gestire per tutta la durata dell’evento, non trovando mai il giusto bilanciamento. Le parole del britannico risuonano come una richiesta di maggiore competitività, auspicando una pronta reazione da parte del team per affrontare le ultime tre gare di questa stagione.
Ovviamente il prossimo pilota della Ferrari è stato travolto dall’emozione di aver guidato la McLaren MP4/5B di Ayrton Senna a San Paolo: una parentesi sicuramente stupenda in un fine settimana che non lo ha visto particolarmente brillante. Le difficoltà della Mercedes di competere con i top team è ormai arcinota, specialmente dal ritorno dalla pausa estiva in poi, e il lavoro per tornare costantemente competitivi soprattutto in ottica 2025 sarà tutt’altro che semplice.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Mercedes AMG F1 Team