Formula 1

F1, Red Bull: il nuovo non spaventa malgrado “le 20 milioni di ragioni”

Red Bull sta cercando di portare a casa l’ulteriore titolo in F1 con Verstappen. L’olandese è grande protagonista dell’attuale campagna agonistica. Ha vinto in Brasile dopo essere rimasto a secco per 5 mesi, un periodo durante il quale ha cercato di ottimizzare il rendimento della sua RB20. E ci è sempre riuscito, possiamo dire, considerando che il gap su Lando Norris, primo inseguitore del campione del mondo in carica, è rimasto invariato nel tempo, fino a che, a Interlagos, è addirittura aumentato. Merito del talento di Hasselt, che ha potuto usufruire anche dell’aiuto della McLaren.

Eh sì… pare assurdo, ma il primo alleato verso il quarto trionfo iridato di Max è stata proprio la storica scuderia inglese. Troppi errori, insomma. Una confusione dovuta al fatto che, a quanto detto in tempi non sospetti dallo stesso Zak Brown, il team di Woking non si aspettava di essere così competitivo già dal mondiale 2024. Non era pronta, la McLaren. Un vero peccato, in un campionato dove le cose sarebbero potute andare in maniera molto diversa. La classifica costruttori vede Red Bull attualmente al terzo posto, non proprio la posizione a cui il team aspirava ai nastri di partenza.

Verstappen raggiungerà Sebastian Vettel e Alain Prost aggiudicandosi il quarto titolo in F1, un traguardo davvero eccezionale considerando la sua età. Ciò malgrado, per il prossimo futuro diverse cose dovranno cambiare. Sebbene dalla stagione 2026 entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico, che porterà a modifiche radicali, resta pur sempre un’annata da disputare prima di quel momento. Il 2025 sarà infatti un campionato cruciale per Verstappen, desideroso di conoscere il potenziale della RB21 e di capire dove si collocherà la Red Bull nei prossimi anni.

Max Verstappen (Red Bull) nel weekend del Gran Premio del Brasile edizione 2024

Max Verstappen pensa solo alla vittoria, e un campione cerca sempre di creare le condizioni per replicare i successi ottenuti. Di certo non sarà lui a decidere che pilota avrà al suo fianco, però. Nel processo decisionale potrebbe avere voce in capito, specie se la bramosia della squadra punta a fare centro in ambedue i campionati l’anno venturo. La facendo sotto questo aspetto è in divenire, con diverse opzioni sul tavolo delle trattative da valutare con estrema perizia. Horner e Marko stanno cercando di trovare un accordo per sistemare le cose.

F1, Red Bull sta decidendo il futuro

Per quanto riguarda il team austriaco, l’obiettivo resta sempre lo stesso. Red Bull non si accontenta e per il 2025 la volontà è molto chiara: lottare e vincere entrambi i titoli iridati. Non vogliamo essere troppo critici con Perez, ma se la scuderia di Milton Keynes ha perso quest’anno la possibilità di aggiudicarsi il mondiale costruttori, una buona parte della responsabilità non può non ricadere sul pilota messicano. E senza rancore per papà Antonio, sempre sorridente spesso senza motivi apparenti, che ha persino affermato con convinzione che Sergio possa, e anzi diventerà, campione del mondo di F1. Ok…

Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) durante il Gran Premio di Singapore 2024

Forse è un indovino, o probabilmente ha voluto attirare i riflettori su di sé per spostare l’attenzione dalle difficoltà ripetute del figlio. Oppure è a conoscenza di un possibile ruolo in F1 che potrebbe permettere a Sergio di raggiungere questo ambizioso traguardo. Tuttavia, sembra improbabile che questo scenario si realizzi in Red Bull, la quale pare pronta a scaricarlo, nonostante Perez abbia un contratto firmato che lo lega al team austro-tailandese per altre due stagioni (1+1). Esistono infatti clausole a suo sfavore.

Questa condizione permette a Red Bull di sostituirlo senza problemi, in favore di un altro pilota. Di recente, Daniel Ricciardo ha perso il posto preso da Liam Lawson. Il ventiduenne neozelandese sta facendo bene in Racing Bulls, rendendo il suo passaggio nella “squadra A” abbastanza logico. Potrebbe essere lui, oppure Yuki Tsunoda. Tuttavia, c’è anche un argentino che sta facendo impazzire il suo paese: Franco Colapinto, 21 anni, personalità da vendere e talento per stare in F1. Ha un’intera nazione dietro di sé, che spera in un nuovo beniamino dai tempi di Carlos Reutemann.

La “Colapinto-mania” non lascia indifferente Red Bull. Sempre attenta a tutto ciò che ruota attorno alla F1, la scuderia attualmente campione del mondo sa che prendere Franco potrebbe rivelarsi un’ottima opportunità, non solo a livello competitivo ma pure in quello mediatico. Un’occasione per “lucrare” sul personaggio che in questo momento si trova al top dell’onda. E poco importa se il suo ingaggio potrebbe costare 20 milioni di euro (la cifra richiesta da Williams per lasciarlo andare) o se affiancarlo a Verstappen implicherebbe ammettere un fallimento del programma giovani.

Franco Colapinto (Williams) sorride durante iil Gran Premio degli Stati Uniti 2024

Alla fine, ciò che conta sono i risultati, e quelli ottenuti con la seconda guida attuale, Perez, non sono stati all’altezza. Horner sta spingendo molto per Colapinto, e persino Max è d’accordo. Marko, invece, preferirebbe battere altre strade: sarebbe favorevole, ma preferirebbe riservarlo per la VCarb, promuovendo magari Lawson. In un modo o nell’altro il destino del messicano pare segnato, sebbene lui, la sua famiglia e il suo entorage neghino e siano convinti che il suo futuro sarà ancora vestito blue racing per accompagnare Verstappen.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv

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Zander Arcari