Red Bull non riserva sorprese in F1 nel ventunesimo appuntamento iridato. Ieri è arrivata l’ufficialità dell’omologazione della sesta unità endotermica sulla monoposto del campione del mondo, con conseguente penalità di cinque posizioni sullo schieramento di partenza della gara domenicale. La Sprint Shootout ha evidenziato, per l’ennesima volta, l’abisso che separa Verstappen da Perez, che ancora partirà nelle retrovie con la sua RB20. La quarta posizione sulla griglia di partenza per la Sprint Race non è da buttare; tuttavia, McLaren ha dimostrato di essere molto competitiva sul tracciato di San Paolo.
Questo fattore rappreseti motivo di preoccupazione per la Red Bull. Sarà molto interessante verificare l’approccio del talento di Hasselt in entrambe le gare, in cui sarà probabilmente costretto a giocare di rimessa e cercare di limitare di danni. Negli ultimi weekend di F1, la RB20 si è mostrata più competitiva sul giro secco che sul passo gara, tanto da consentire all’olandese di partire in certo case anche davanti alle McL38. Mentre nella mini gara odierna, le monoposto di Woking potranno impostare il proprio ritmo e Verstappen dovrà guardarsi più alle spalle che davanti a sé.
Il linguaggio del corpo tradisce una certa apprensione, in quanto l’auto austriaca non ha trasmesso sensazioni troppo positive per il resto del weekend. La tappa della F1 in Brasile si prospetta più complessa del previsto, in un contesto di inferiorità tecnica oramai conclamata. A caldo, Verstappen ha ammesso il feeling imperfetto con dalla monoposto, specie a causa dei bump presenti sul tracciato, nonostante la completa ripavimentazione della pista intitolata a Carlos Pace. Secondo l’asso olandese, le irregolarità stradali sarebbero addirittura peggiori rispetto a quelle della passata stagione.
Probabilmente, rispetto al 2023, a peggiorare non è stata la pavimentazione del tracciato, ma la monoposto di Milton Keynes, persa in un loop involutivo senza fine. Pur cercando di limitare i danni, il vantaggio di Verstappen potrebbe essere sensibilmente ridotto da Lando Norris, grazie alla competitività della monoposto inglese. Difficile pensare che la Ferrari possa correre in soccorso del campione del mondo, anche se essa stessa dovrà cercare di dare il tutto per tutto, per dare sostanza alle proprie aspirazioni iridate nel mondiale riservato ai costruttori.
Il campione del mondo sembra ormai un ragazzo abbandonato a sé stesso. Il team è impotente di fronte ai limiti tecnici della Red Bull RB20, dalla quale probabilmente non è più possibile estrarre ulteriore potenziale. Un assillo che Adrian Newey aveva ipotizzato alla presentazione della monoposto, in tempi non sospetti, quando era forte il timore che la concorrenza avesse chiuso il gap. Parole a cui non venne dato molto peso in funzione del trionfale avvio di stagione del team colorato blu racing, che però adesso riecheggiano nella menti di tecnici e ingegneri.
Sergio Perez è ormai un ectoplasma, incapace di uscire dal baratro di una mediocrità che sembra essere superiore al reale valore del pilota messicano. L’unico fattore che potrebbe cambiare le carte in tavola potrebbe essere la pioggia prevista nella giornata di oggi. La speranza che il pilota olandese ripone in una gara bagnata è il termometro dell’attuale livello tecnico della sua RB20. Oltre a essere uno dei migliori interpreti delle gare in condizioni di scarsa aderenza, Verstappen ha sempre offerto ottime prestazioni a Interlagos.
Proprio sul tracciato di F1 nei pressi di San Paolo, l’allora diciannovenne enfant prodige fu protagonista di una prestazione mostruosa, arricchita da numerosi sorpassi come quello ai danni di Nico Rosberg all’esterno della S di Senna. Oggi ci saranno da rimontare diverse posizioni, per dare sostanza a quello che potrebbe essere il weekend più difficile tra quelli rimasti ancora in calendario. L’obiettivo resta sempre il medesimo: difendere al meglio la leadership nel campionato del mondo piloti. La danza della pioggia di Max a bordo della sua Red Bull è la speranza di chi non ha altre certezze a cui aggrapparsi.
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Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv