Formula 1

F1, Verstappen: il sistema di apprendimento automatico

Verstappen ha messo da parte il quarto titolo di F1 con solo 27 anni su groppone. Un risultato davvero strepitoso. La stagione 2024 ha consegnato alla storia una delle imprese più rare nella classe regina del motorsport. Con ogni probabilità, Max si sarà laureato campione del mondo con il team, e la monoposto, che si piazzerà in terza posizione nel campionato costruttori. Per trovare un risultato che ci si avvicina bisogna risalire al 1986, quando Alain Prost beffo’ tutti vincendo il titolo con McLaren, che salì solamente sul secondo gradino tra i costruttori.

Proprio il pilota transalpino ha avuto modo di congratularsi in modo sincero con il fuoriclasse olandese, dichiarando di essere onorato che il figlio di Jos lo abbia raggiunto a quota quattro titoli iridati. Probabilmente. la portata del capolavoro di Verstappen in F1 sarà più evidente con il passare del tempo. Il talento di Hasselt, non ha solo dovuto gestire una lunghissima fase di inferiorità tecnica iniziata da Imola e non ancora terminata, ma anche isolarsi in una sorta di “bolla”, rispetto al caos generatosi in seno alla squadra di Milton Keynes, in seguito alle note vicende che hanno coinvolto Christian Horner.

Christian Horner (Red Bull) – GP Singapore 2024

Un terremoto in grado di spaccare la scuderia campione del mondo in carica di F1, provocando l’uscita di tante figure storiche del team austriaco a partire da Adrian Newey. Qualsiasi altro pilota sarebbe stato sopraffatto dalla confusione organizzativa all’interno di una scuderia che è passata dall’essere il punto di arrivo per tanti ingegneri a un ambiente di lavoro tossico da cui fuggire. Ciononostante l’approccio di Verstappen non è cambiato di un millimetro. Continua ricerca del massimo risultato e gestione del “tesoretto” di inizio stagione, dove la RB20 sembrava degna erede delle monoposto 2022.

Tuttavia, anche il pilota dei Passi Bassi è umano e necessita di figure di riferimento per lui imprescindibili. Parliamo di Helmut Marko e Gianpiero Lambiase. Il primo rappresenta una sorta di figura paterna, in cui trovare conforto nei momenti più difficili. L’importanza dello storico consulente austriaco, sembra essere certificato da una precisa clausola all’interno che contratto che lega Verstappen al team. Mentre con il suo ingegnere di pista Giampiero Lambiase, si è creato un rapporto speciale coltivato anche fuori dal paddock.

Max Verstappen e Giampiero Lambiase (Red bull) festeggiano la vittoria al Gran Premio del Qatar edizione 2024

F1, Verstappen: un sistema automatico di apprendimento

Questa stagione ha messo a dura prova la relazione tra Max e Giampiero. Un fattore che le persone abituali del paddock conoscono molto bene. Basti penare che a livello professionale sono andati in onda diversi siparietti nei team radio, spesso ruvidi, che poi sono continuati pure nel motorhome e nelle segrete stanze. L’ingegnere di pista del quattro volte campione del mondo di F1, con ogni probabilità, è una delle poche persone che ha la possibilità di rivolgersi a muso duro nei confronti dell’olandese durante i fine settimana di gara.

A valle del Gran Premio di Las Vegas, Lambiase ha voluto sottolineare candidamente come Verstappen sia davvero incredibile nella capacità di apprendere sempre aspetti nuovi e, di riflesso, continuare a percorrere una curva di apprendimento per migliorarsi come pilota, nella sua guida e del lavoro che deve svolgere con il resto del team. La campagna agonistica 2024, ha imposto al figlio d’arte di crescere in alcuni aspetti della sua professione. Lo sforzo profuso nelle riunioni tecniche con tutti i membri della squadra lo ha aiutato ad avere più rispetto nei confronti degli altri piloti.

Max Verstappen a colloquio con il responsabile della trackside communication Giampiero Lambiase (Oracle Red Bull Racing)

Altresì gli ha fatto comprendere che non deve scendere in pista per vincere a tutti i costi, ogni singolo fine settimana. Per tutti questi motivi, Lambiase è davvero orgoglioso della crescita del suo pilota. Giampiero ha poi precisato che le loro schermaglie sono figlie dell’adrenalina del momento. Per quanto possa sembrare spavaldo, l’asso olandese assorbe ogni informazione che gli viene trasmessa, vera forza di un campione di F1. Insomma, Verstappen è una sorta di sistema di apprendimento automatico, in grado di alzare sempre l’asticella in termini di guida e comprensione tecnica del mezzo.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: McLaren – F1Tv  

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Roberto Cecere