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F1, Sainz crede di poter battere Verstappen

Il quarto mondiale conquistato da Max Verstappen ha fatto vedere ancora una volta come l’olandese sia un assoluto fuoriclasse. Questa ulteriore conferma è data dalla gestione della stagione dell’olandese da quando ha capito di avere sotto al sedere una monoposto non più dominante, con la quale ha ottenuto praticamente sempre il massimo in ogni situazione, anche sfavorevole sulla carta.

L’inizio del mondiale ci ha detto con la RB20 fosse un’assoluta dominatrice, una vettura che nessuno era in grado di battere. Sette vittorie in dieci gare, un ritiro e un paio di prestazioni negative hanno mostrato come il netto distacco con gli altri team si fosse un attimo assottigliato rispetto a un 2023 che ha visto la Red Bull vincerle tutte tranne una, ovvero Singapore con Carlos Sainz sulla Ferrari.

Carlos Sainz (Ferrari) si gode il podio di Las Vegas

E’ vero, qualche intoppo Max lo ha avuto, vedi Budapest o Messico, laddove la vena si è chiusa in più occasioni, ma sono due passi falsi che al netto di tutto possono anche starci. Il capolavoro è arrivato in Brasile, con quella vittoria straordinaria sotto l’acqua, con il manico dei piloti che, ancora una volta, ha fatto la differenza, aiutato certamente da una monoposto che ha visto limitati i suoi difetti in condizioni estreme.

Facile paragonare le prestazioni di Verstappen a quelle di Perez: il messicano ha perso completamente ogni minimo di credibilità nei confronti non solo del compagno di squadra, ma anche dell’intera F1, e sarebbe molto interessante vedere al fianco del campione olandese un pilota in grado di dargli fastidio, cosa che ovviamente non avverrà per non dare fastidi a Max, ed è comprensibilissimo.

Verstappen ha sempre battuto Sainz a parità di macchina

Verstappen ha dovuto anche gestire una situazione che all’interno della Red Bull si era fatta incandescente a inizio anno con l’affaire Horner, seguito dal litigio tra il suo capo e suo padre Jos, il possibile addio di Marko, trattenuto “a forza” dal campione olandese, l’addio di Newey e di tante altre figure chiave. La squadra di Milton Keynes rischia di uscirne con le ossa rotte, ma lui fa di tutto per tenere il team sugli attenti, riuscendoci.

Max Verstappen ed Helmut Marko nel box Red Bull – GP Messico 2024

Certo, la monoposto non è più quella di una volta, e per questo Max è sembrato più vulnerabile anche agli occhi degli avversari. Non succedeva da un po’ di tempo che il campione olandese potesse essere sfidato in pista da Norris, Leclerc, Piastri, Sainz e tutti gli altri in grado di vincere delle gare, e dentro ci mettiamo anche la Mercedes, la quale ha avuto addirittura sprazzi di dominio in determinati weekend di questo avvincente campionato del mondo.

Proprio lo spagnolo della Ferrari, reduce da una diatriba con Leclerc nell’ultima gara disputata a Las Vegas, crede che questo Verstappen, a parità di vettura, sia un pilota battibile. Lo spagnolo ha corso insieme a Max nel 2015 e nelle prime gare del 2016, quando entrambi erano in Toro Rosso, e diciamo che non si sono voluti proprio bene, con l’olandese che spesso e volentieri ha rifiutato gli ordini di scuderia, specialmente quelli che potevano in qualche modo avvantaggiare il compagno di squadra.

Insomma, una dinamica molto simile a quella degli ultimi tre anni in Ferrari, sempre con Sainz protagonista, ma questa volta dall’altra parte. Max ha svolto un lavoro incredibile quest’anno – ha detto lo spagnolo –. Nella prima metà ha dominato con una macchina superiore, ma nella seconda, con otto piloti vicinissimi, ha dimostrato grande abilità evitando errori sotto pressione. Questo lo ha reso, per me, il pilota dell’anno e gli ha permesso di vincere il titolo. La competizione serrata ha mostrato che possiamo tutti sfidarci ad armi pari e complicarci la vita a vicenda. Sotto pressione, chiunque è umano: errori e lamentele sulla macchina diventano inevitabili”.

Carlos Sainz e Max Verstappen ai tempi della Toro Rosso – F1 2015

Nel 2015 il risultato fu nettamente a favore di Max, il quale conquistò 49 punti contro i 18 di Carlos, mentre nelle prime quattro gare del 2016 e che hanno preceduto il passaggio di Verstappen in Red Bull, l’olandese era riuscito a prendere 13 punti contro i 4 di Sainz. E’ comunque passata una vita, adesso le cose potrebbero essere nettamente cambiate, e lo spagnolo è convinto come il suo ex compagno di squadra sia battibile a parità di macchina. Una risposta chiara a questo quesito, probabilmente, lo avremo già nella prossima stagione, specialmente se la Red Bull dovesse continuare a vivere in questo trend non propriamente positivo.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari – Red Bull Content Pool

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Andrea Bovone