Analisi Tecnica

F1, Ferrari 2025: si lavora sulla condivisione dati tra piloti

Ferrari aveva due piloti di F1 forti. Poi, Hamilton ha deciso di indossare la tuta rossa e, come ha sottolineato Sainz a più riprese, il Cavallino Rampante non ha saputo dire di no. Forse, e diciamo forse, se lo spagnolo avesse firmato subito il rinnovo senza puntare i piedi su stipendio e status alla guida, l’occasione di prendere il Re Nero sarebbe sfumata. Chissà. Ciò malgrado, sappiamo come siano andate le cose e l’iberico oramai è il passato della storica scuderia italiana. Ieri c’è stato un bel regalo da parte della rossa: un test a Fiorano con la F1-75, dove ha partecipato pure il papà.

Un premio alla lealtà di Carlos, che, sebbene abbia “disobbedito” ai dettami nati nei briefing in determinate circostanze, scatenando l’ira furibonda di Charles, peraltro, ha sempre spinto un sacco al volante delle vetture italiane, supportando il suo compagno di squadra. Lo stesso Leclerc, in maniera pacifica, ha sottolineato quanto abbia appreso dal madrileño. Una metodologia di lavoro che ha stregato il monegasco. Una bella ammissione sui fatti. Un bagno di umiltà che non tutti avrebbero fatto. Anche per questo va dato merito all’ex Alfa Romeo, che ha percorso una curva di crescita migliore con il prossimo pilota della Williams.

Tutti felici, insomma, per un finale di stagione dove però la Ferrari non ha vinto il mondiale costruttori. Non lo fa, in F1, da oramai 16 stagioni. Sembra passato un secolo, quando al termine della campagna agonistica 2008, sommando i punti di Felipe Massa e Kimi Raikkonen, la squadra modenese si era portata a casa la coppa dedicata a chi produce le vetture. E pazienza, ci viene da dire. Ci si riproverà il prossimo anno con un Lewis in più. Il britannico arriva a Maranello con grandi aspettative. Sogna in grande e vuole riportare il titolo in Italia per fermare questa astinenza insopportabile.

Lewis Hamilton (Mercedes) saluto il pubblico dopo il Gran Premio di Abu Dhabi 2024

Ovviamente si dovrà “scontrare” con Leclerc, che di certo farà di tutto per mettere i bastoni tra le ruote al sette volte campione del mondo di F1. Una coppia strepitosa che però andrà gestita nella maniera migliore. Diverso lo scenario per Sainz. Lo spagnolo guiderà una vettura decisamente più debole. Charles è convinto che la scuderia di Grove realizzerà un passo in avanti importante con il suo ex compagno di squadra. E possiamo dire che pure noi abbiamo lo stesso pensiero. Il bagaglio tecnico che si porta dalla Ferrari sarà parecchio utile alla Williams. Qualcosa di diverso sulla faccenda non si può dire.

F1: Ferrari sta lavorando per gestire Hamilton e Leclerc a livello tecnico

Sainz è partito a mille nella sua nuova avventura. Alcuni dei nostri collaboratori, presenti ai test di Abu Dhabi a margine dell’ultima gara del mondiale 2024, hanno captato alcune info riguardo alle prime sensazioni della storica scuderia inglese sullo spagnolo. Hanno superato le più rosee aspettative, a quanto pare. In mezza giornata, Carlos, ha fornito una serie infinita di consigli e correzioni da apportare alla vettura. Nozioni che saranno utili per definire la vettura che si presenterà ai nastri di partenza della campagna agonistica 2025, questo malgrado la FW47 sia in uno stato di progettazione avanzata.

Carlos Sainz (Williams) a bordo della vettura inglese nei test post stagionali di Abu Dhabi

Carlos è un pilota molto preciso e in linea generale ha sempre preferito una monoposto con un posteriore parecchio stabile. Lo abbiamo visto bene, in Ferrari, nei suoi quattro anni di militanza, dove l’iberico sceglieva un set-up che potesse stabilizzare il posteriore, per poi trovarsi più comodo nella gestione dell’avantreno. Un po’ il contrario di quanto abbia fatto Charles, senza dubbio più incline a un pelo di carico in meno sul retrotreno pur di guadagnare qualcosa nelle top speed. Sainz è pure molto capace a capire come far rendere al meglio la monoposto.

E infatti, in più di un’occasione, il monegasco ha ricalcato la sua messa a punto dopo aver testato in pista soluzioni senza il successo desiderato. I due hanno lavorato assieme alla Ferrari, e, come lo stesso Vasseur ha dichiarato di recente, erano estremamente interessati l’uno dell’altro a livello lavorativo. Le ragioni sono principalmente due. La prima è di facile interpretazione, in quanto nessun pilota sopporta di essere battuto da chi con te divide il garage. La seconda riguarda la capacità di carpire informazioni e benefici da poter utilizzare a proprio vantaggio durante il fine settimana.

Non è un male, questo approccio, poiché di base, un comportamento del genere spinge verso l’alto una scuderia di F1. Sempre e quando, sia chiaro, abbracciando questi atteggiamenti non si creino invidie o nervosismi che possano portano fuori strada l’obbiettivo principale. A questo punto una domanda sorge spontanea: si potrà fare lo stesso tra Hamilton e Leclerc? A quanto ne sappiamo, non sembra sia così semplice. Lewis è molto accorto da questo punto di vista e non vede di buon occhio la condivisione dei propri feedback se possono aiutare il suo compagno a batterlo.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – GP Brasile 2024

Sappiamo che Ferrari lavora parecchio sulla condivisione dati tra i due piloti. Ne fa un punto di forza per migliorare. Resta pertanto questo nodo da sciogliere, dove il britannico dovrà necessariamente “piegarsi” a questo volere per il bene del team. Grazie ad alcune fonti, sappiamo che la tematica è già stata discussa con Lewis, che, sebbene abbia mostrato una certa apertura sul “rilascio” dei suoi feedback personali, preferirebbe mantenere alcuni paletti per non rendere troppo semplice il lavoro del compagno. Un argomento interessante che scopriremo già durante i test tramite gli on-board.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Zander Arcari