Analisi Tecnica

Mclaren 2025: strategia tecnica condivisa con Ferrari

McLaren ha vinto i costruttori nel 2024, Ferrari invece ha perso. Un plauso va senz’altro speso verso la scuderia britannica. Il fattore determinante verso l’obiettivo raggiunto riguarda la condotta tecnica della squadra, l’unica scevra da errori sugli aggiornamenti. Eh sì… facendo due conti, e andando a scorrere le tabelle inerenti gli update, scopriamo che la grande mole di novità montate sulla MCL38 nell’arco della campagna agonistica ha sempre fatto centro. Ed è proprio questa la discriminante fattuale che ha portato la coppa dedicata a chi fa le macchine verso Woking.

Al contrario, la Ferrari ha commesso errori, uno su tutti il fondo di Barcellona, che ha spinto la SF-24 lontano dal corretto punto di lavoro. Ma torniamo a quelli colorati di papaya, super abili a gestire il pieno di evoluzione della vettura, il miglior modo per essere sempre competitivi. Non si tratta di soli miglioramenti, quelli ci sono stati. Parliamo anche del paradigma aero-meccanico che la McLaren ha saputo utilizzare per scegliere la giusta direzione: sapere dove spingere per ottenere ottimi risultati nei tempi adeguati. Il tutto grazie alla vista periferica di Stella, capace di rendere molto produttivo il suo team.

Non a caso sono arrivati una marea di elogi da parte di Zak Brown, CEO e proprietario della squadra inglese. La sua intuizione di mettere un ex ingegnere di pista (alla Ferrari l’italiano originario di Orvieto seguiva Fernando Alonso) ha fatto centro. Una mossa inattesa dallo stesso Andrea, che in un primo tempo aveva rifiutato l’incarico, parliamo del 2022, per poi accettare la sfida lo scorso anno a margine di una preparazione specifica a livello mentale. Tutto è andato secondo le previsioni, insomma. Anzi, se andiamo a vedere, i risultati raggiunti hanno superato le più rosee aspettative.

McLaren: Zak Brown (CEO) e Andre Stella (team principal) a colloquio – GP Belgio 2024

Ed è proprio per questo che McLaren non si è fatta trovare pronta. La preparazione psicofisica per lottare al vertice non è stata attenzionata a dovere, all’inizio del mondiale, trovandosi a metà della stagione un po’ spaesati. Un aspetto che ha pesato, e non poco, anche sulla mente dei due piloti. Oscar Piastri è molto rapido ma ancora acerbo sotto certi aspetti. Lo dimostra il suo rendimento altalenante. Mentre Lando Norris, malgrado fosse decisamente più preparato, ha commesso una serie di errori fatali che sono costati molto cari nell’economia della sua classifica finale.

McLaren e Ferrari puntano al progetto aggressivo per il mondiale 2025

McLaren ha vinto con merito, dicevamo. Lo ha fatto battendo in primis la Ferrari, giunta a 14 lunghezze, e poi la Red Bull, ancora più attardata. La squadra ha accettato con serenità il risultato sportivo inerenti il mondiale piloti. Tutto vero. Ma si sa che nella vita, pure quella sportiva, più si brama più si ha. In linea di massima funziona così. Ed è per questo che la storia scuderia inglese si è dichiarata per l’anno venturo in merito al target da raggiungere: essere ancora i migliori, ma questa volta su ambedue i fronti. L’ambizione è figlia delle capacità mostrate, a cui si somma l’esperienza maturata nel 2024.

Un bagaglio di nozioni per non commettere nuovamente gli stessi sbagli. Una preparazione che possa fornire più fiducia in se stessi, per affrontare con le giuste armi i diversi momenti importanti di un fine settimana. Sì, perché in F1, spesso ci si dimentica di questo fatto: una piccola sbavatura o un dettaglio dimenticato può influire in maniera decisiva nello svolgimento del fine settimana di gara. E spesso, quando ci si accorge dell’errore, non si ha più la possibilità di tornare indietro. Idem per quanto concerne l’ottimizzazione dei periodi più complicati per limitare i danni quanto possibile.

il britannico Lando Norris (McLaren) in azione a bordo della MCL38 – GP Abu Dhabi 2024

All’interno di questo scenario, fermiamoci a pensare. Stagione 2025, ultimo campionato dove farà presenza la continuità regolamentare. Unica differenza, per ora, riguarda il paragrafo 3.10.10, che parla proprio dell’ala posteriore. Postilla tecnica per sottolineare come tutti gli elementi di questa importante componente non avranno più la possibilità di flettere. Revisione dell’aeroelasticità nata per scoraggiare tutte le scuderie a implementare soluzioni simili al “Mini DRS” della stessa McLaren. Per il resto, tutto uguale. Considerando questo aspetto, potremmo sostenere un fatto.

Tenendo presente che dal prossimo gennaio scatta il via libera per mettere mano al progetto 2026, è chiaro che gran parte degli sforzi profusi dai team verrano spesi sul futuro corpo regolamentare, dove le auto 2025 dovrebbero essere naturali evoluzioni di quelle parcheggiate per sempre in fabbrica il mese scorso. E invece c’è una certa tendenza a vedere le cose in maniera differente. Anche Ferrari pare che la pensi così, decisa a stravolgere in parte gli schemi della SF-24 per sorprendere gli avversari. Mossa condivisa con la McLaren, a quanto dice Stella.

Questa impostazione è già andata in onda lo scorso anno per Red Bull. Ce lo aveva fatto sapere Adrian Newey che, durante l’inverno, aveva preferito abbandonare alcuni dettami specifici della RB19, l’auto più vincente della storia, per promuovere soluzioni che potessero avere più margine di sviluppo. Un’idea sulla carta molto stuzzicante, che però in pista ha fallito miseramente. Lo ha fatto talmente tanto, che la squadra di Milton Keynes è passata da un netto dominio al terzo posto finale nei costruttori. Stiamo parlando di un fattore interessante che potrebbe fare la differenza.

Oscar Piastri (McLaren) all’inseguimento di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) nel 3° stint del Gran Premio del Belgio edizione 2024

Partire nuovamente da un foglio bianco su diverse parti della vettura potrebbe essere cosa buona. Un provvedimento in grado di far realizzare un passo verso l’alto più grande. Tuttavia, tale decisione risulta maggiormente rischiosa. Un azzardo che potrebbe pagare oppure no. Nel secondo caso, per McLaren, vorrebbe dire azzerare il vantaggio del pronostico che possiede il team in chiave 2025. Il salto di qualità vuole essere parecchio grande perché, appunto, come Stella dice, l’anno prossimo si deve lottare per entrambi i titoli iridati della F1. Esattamente quello che vuole Ferrari

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv



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Zander Arcari