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Ferrari, la rivoluzione tecnica di Vasseur

Il 2024 della Ferrari ci ha consegnato una squadra sicuramente in grande crescita rispetto al recentissimo passato. Solo nel 2023, la Scuderia di Maranello ha dovuto far fronte a una situazione tecnicamente drammatica, con una monoposto impresentabile per competere nel mondiale di F1 e un team letteralmente allo sbando e reduce dalla gestione più che da mani nei capelli di Mattia Binotto. Con il ricciolino occhialuto si è toccato il fondo in più occasioni, e una prima metà di 2022 competitiva non può certamente bastare.

Con l’avvento di Frederic Vasseur le cose sono cambiate, e in quasi due anni di lavoro, il francese ha fatto piazza pulita, mandando via da Maranello quelle figure che nel tempo hanno solo fatto danni, o semplicemente non avevano più le motivazioni giuste per andare avanti, come per esempio David Sanchez, il quale ha lasciato la Ferrari subito dopo aver capito i disastri della monoposto 2023 per accasarsi prima in McLaren, e poche settimane dopo in Alpine.

Charles Leclerc e David Sanchez (Scuderia Ferrari) durante i pre season test in Bahrain 2023

L’ultimo nome altisonante ad essere andato via dalla storica squadra modenese è stato Enrico Cardile: il direttore tecnico ha lasciato lo scorso luglio, pochi giorni dopo il disastroso aggiornamento portato a Barcellona e che ha di fatto escluso il Cavallino Rampante, col senno di poi, dalla lotta mondiale con la McLaren. Fino a quel momento infatti, la Ferrari era riuscita a tenere un buon ritmo, con due vittorie e diversi piazzamenti a podio importanti.

Il lascito dell’ingegnere aretino è stato quindi impressionante, perché la SF-24 ha iniziato ad avere prestazioni negative fino alla pausa estiva, quando si è deciso di optare per un’altra strada, andando a rispolverare il lavoro di inizio anno e l’update di Imola, formando così una monoposto ibrida e sviluppare un nuovo percorso di aggiornamenti che ha dato evidentemente i suoi frutti fino a fine stagione.

Ferrari, Vasseur: “Eravamo nella merda”

La base sulla Ferrari 2025 sembra quindi essere abbastanza buona, lo ha ammesso Vasseur stesso recentemente, il quale però non può che rimarcare quanto detto negli ultimi mesi, anche da noi in svariati articoli: con l’aggiornamento disastroso rilasciato in Spagna, la Scuderia di Maranello ha buttato tantissimi punti nello scontro diretto con la McLaren, decisivi per la sconfitta nel mondiale costruttori.

Enrico Cardile, responsabile tecnico della storica Scuderia Ferrari

“È stata una stagione positiva, considerando tutte le metriche di riferimento – ha detto Vasseur -. Le vittorie sono passate da una a cinque, e rispetto a un anno fa abbiamo conquistato quasi il 50% di punti in più. Stiamo percorrendo la strada giusta. Siamo migliorati in termini di prestazioni, affidabilità ed efficienza, come confermano i principali indicatori di performance. Dobbiamo continuare a puntare più in alto: vogliamo di più e dobbiamo lavorare sulle aree in cui abbiamo mostrato delle debolezze”.

“Nel complesso, però, il bilancio è senz’altro positivo quest’anno. Sono particolarmente orgoglioso della reazione che abbiamo avuto di fronte alle difficoltà incontrate nei mesi estivi. Ci trovavamo in una situazione di merda, ma siamo riusciti a uscirne grazie al lavoro di squadra e alla determinazione del nostro gruppo. Questo risultato mi riempie davvero di orgoglio”.

Ferrari, i cambi voluti da Vasseur

Come sempre, non ha fatto giri di parole il francese, aspettando la fine del mondiale per qualche esternazione sì dura, ma comunque inappuntabile. Il flop estivo, comandato da chi adesso non fa più parte della squadra, brucia, ma è servito anche a dare una nuova ripulita per una Ferrari diversa nel prossimo futuro. Il 2025 è già alle porte, e la nuova monoposto ha già aspettative alte, anche perché il mondiale appena finito si è concluso con una curva ascendente da parte della SF-24, la quale non è diventata campione del mondo soltanto per quel maldestro tentativo di miglioramento non andato a buon fine.

Frederic Vasseur (Ferrari) – GP Messico 2024

“Abbiamo affrontato weekend difficili, come quello di Bakuafferma il team principal della Scuderia –. Pur essendo arrivati secondi con Charles, credo che avremmo potuto fare un lavoro decisamente migliore rispetto a quel risultato. Singapore è stato un altro fine settimana complicato, con entrambe le vetture che si sono qualificate al nono e decimo posto. Penso che potessimo ottenere molto di più, e lo stesso vale anche per la McLaren”.

“È stata una buona stagione, ma non è abbastanza. Se la confrontiamo con l’anno scorso, rappresenta un grande passo avanti: pit stop, strategia, affidabilità: siamo migliorati in ogni aspetto, inclusa la prestazione pura. Ci mancano 14 punti, e penso che quando sei a 80 o 100 punti di distacco non provi la stessa frustrazione. Anche la McLaren ha avuto i suoi problemi, e dovremo lavorare meglio l’anno prossimo. Detto ciò, sono comunque piuttosto orgoglioso del ritmo che siamo riusciti a imporre”.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari

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