Analisi Tecnica

Red Bull RB21, crash test superato: l’inversione di tendenza

Anche per la Red Bull finisce un’era in F1. Dopo oltre 16 anni di collaborazione, Adrian Newey e il team austriaco hanno deciso di separare i propri destini. Il geniale progettista inglese era probabilmente logoro dal clima tossico in quel di Milton Keynes, creatosi a causa dell’indagine che ha visto sul banco degli imputati Christian Horner. Forse è venuta meno la stima che ha sempre contraddistinto il rapporto professionale tra il CEO della scuderia e il fuoriclasse della progettazione. Il prossimo campionato sarà molto importante per dimostrare la capacità di restare al vertice della categoria.

Il tutto senza il designer che ha ideato e fatto costruire le monoposto che hanno riempito la bacheca della scuderia. Inutile negarlo: l’involuzione della Red Bull RB20 nel corso della passata stagione, avvenuta contestualmente all’uscita di scena di Newey, è stata una coincidenza troppo evidente per passare inosservata. Nonostante Max Verstappen abbia conquistato la quarta corona iridata, con un rendimento davvero sopra le righe messo in piazza grazie al suo enorme talento, le performance del team dopo il Gran Premio d’Austria sono parse decisamente preoccupanti.

Max Verstappen (Red bull) a bordo della RB20 – GP Messico 2024

Il successo nella notte di Losail, Gran Premio di F1 in Qatar, è stato rinfrancante perché, al di là dell’indiscutibile valore aggiunto del pilota olandese, la RB20 è sembrata tornare a recitare un ruolo da protagonista. Tuttavia, il paradigma aerodinamico della monoposto austriaca sembra essere arrivato al limite fisiologico, almeno in termini di potenziale. Sin dalla presentazione, infatti, Adrian Newey temeva che il progetto tecnico 2024 fosse stato troppo conservativo e che la concorrenza li avrebbe ben presto raggiunti. Profezia che si è puntualmente verificata.

F1, Red bull: La pista è la sola certezza

Il team diretto da Christian Horner è, insieme a quello Mercedes, la scuderia che guarda alla prossima stagione con minori certezze. Questo pensano alla competitiva mostrata da Ferrari e soprattutto dalla super McLaren nella seconda parte della stagione 2024. Sarà l’ultimo anno dell’attuale corpo normativo. Parliamo di una chiara continuità regolamentare che obbligherà tutte le squadre a estrarre nuovo potenziale dai propri progetti tecnici. Questo è un grande problema per gli ingegneri della scuderia colorata blu racing: la filosofia aerodinamica della RB20 ha ulteriori margini di crescita? Lo sviluppo della vettura che ha partecipato alla scorsa campagna suggerirebbe il contrario.

Max Verstappen (Red Bull) a bordo della sua RB20 – GP Abu Dhabi 2024

Se tale sospetto si rivelasse fondato, la RB21 nascerà giocoforza un progetto tecnico che segnerà una importante discontinuità rispetto alla filosofia progettuale sposata dal 2022. In merito alla prossima vettura, è molto interessante l’anticipazione di Christian Horner: “È la prima volta che Adrian non ha avuto alcun input sulla vettura. Spetta alla squadra raccogliere la sfida. Sono fiducioso che possano farlo. Hanno forza e capacità, e vedremo come sarà la RB21 quando sarà presentata alla fine di gennaio”. L’inversione di tendenza rispetto al passato è clamorosa.

Sotto la gestione Newey si utilizzava sino all’ultimo momento disponibile prima di togliere i veli alla nuova monoposto di F1. Un approccio che, in più di un’occasione, ha creato grandi grattacapi, specie quando sono stati falliti i crash test. Secondo quanto dichiarato dal boss di Red Bull Racing, la monoposto sarà presentata addirittura nel mese di gennaio, ancor prima dell’evento collettivo che si terrà a Londra, a metà febbraio. Tale accelerazione nel processo di progettazione e realizzazione della nuova vettura si presta a molteplici interpretazioni per quanto ci riguarda.

Certamente, gli uomini di Milton Keynes sfrutteranno il primo filming day tra quelli disponibile durante la campagna agonistica 2025 per iniziare il processo di comprensione sulla RB21. Una mossa che cerca di anticipare i tempi, insomma. Attivare lo studio sulla vettura prima della concorrenza. L’obiettivo è chiaro: avere subito un feedback in merito alla correlazione dati tra il solito contesto virtuale che si sviluppa tra simulatore e galleria del vento con quello della pista. Tale anticipo rispetto alla tipica roadmap servirà parecchio, inutile negarlo.

Adrain Newey e Max Verstappen festeggiano il trionfo mondiale

Darà modo a Red Bull di iniziare lo sviluppo evolutivo (o correttivo) della RB21 già nel corso dei test in Bahrain. In breve sostanza, il debutto a gennaio conferma la sensazione che il team abbia necessità, in primo luogo, di ritrovare certezze rispetto a quanto viene deliberato dai propri dipartimenti tecnici. Se in passato la garanzia era Newey, ora più che mai solo la pista può sancire la bontà di quanto progettato. In tal senso, la fretta di portare in pista la prima vettura post Adrian trova una giustificazione logica proprio nella partenza di quest’ultimo in direzione Aston Martin.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Ferrari – F1Tv  

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Roberto Cecere