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Red Bull, presto verrà scelto il compagno di Verstappen

C’è ancora grande incertezza sul futuro compagno di Verstappen in Red Bull. Sergio Perez è ancora legato al team di Milton Keynes con un contratto di due anni, ma a quanto pare non sono state rispettate delle clausole all’interno dell’accordo raggiunto nel corso del 2024. Non è difficile pensare che tipo di vincoli vi fossero, visto che Checo ha totalizzato 152 punti in una stagione per lui pessima, con la chicca di soli 2 punti conquistati nelle ultime cinque gare.

Per il compagno del campione olandese dunque un periodo davvero nero, e le voci sul suo futuro sono state molteplici nel corso della stagione appena conclusa, tant’è che la sua permanenza, già durante l’anno è stata messa più volte in discussione, in due momenti particolari: subito dopo il break estivo, quando Ricciardo sembrava pronto a sostituirlo, e anche nel periodo autunnale, quando si è parlato anche di un possibile ingaggio di Franco Colapinto.

Franco Colapinto (Williams) sorride durante iil Gran Premio degli Stati Uniti 2024

A mettere tutto a tacere ci ha pensato innanzitutto l’ambiente messicano, che pare abbia fatto anche delle pressioni per tenere Perez in Red Bull e nel mondo della F1, anche per non scontentare i tanti tifosi che sono poi accorsi alla gara di casa di Checo, finita poi malissimo con eliminazione in Q1 e zero punti in saccoccia. A questo punto, il papà di Sergio ha iniziato la sua guerra personale con media e addetti ai lavori, affermando con il figlio diventerà presto campione del mondo.

Il carico è arrivato anche dal Messico stesso, che pare sia intenzionato a ricoprire d’oro la Red Bull tramite sponsor per tenere il numero 11 ancora in sella anche per l’anno prossimo. Soldi che sicuramente farebbero comodo a tutti (si parla di circa 30 milioni di dollari, nda), ma che non sta facendo titubare più di tanto i vertici del team, i quali non sono per nulla soddisfatti dell’andamento del secondo pilota.

Red Bull, Marko non si sbilancia

In Red Bull però non sembrano per nulla convinti: Perez è nella entry list provvisoria del campionato 2025 come compagno di squadra di Max Verstappen, mentre in Racing Bulls c’è un posto lasciato vuoto da Liam Lawson, il quale non è stato mai confermato al fianco di Tsunoda. Lo stesso giapponese ha provato la RB20 nei test di Abu Dhabi, e questo potrebbe anche essere un indizio.

Yuki Tsunoda a bordo della Red Bull RB20 durante i test di Abu Dhabi 2024

In realtà, sia Horner che Marko, rispettivamente team principal e consulente della squadra austriaca, non hanno mai fatto mistero di come sia in atto una valutazione attenta sull’operato di Perez, il quale dopo l’ultima gara di Yas Marina non sembrava proprio convinto di restare, parlando delle riunioni di questi giorni, decisive per il suo futuro e quello della Red Bull.

Helmut ha voluto dire la sua in merito, confermando di fatto quanto detto prima, ovvero come sia in atto una fase decisionale: “Nei prossimi giorni annunceremo le novità sulla nostra coppia di piloti per la prossima stagione – afferma Marko nelle colonne di SpeedWeek -. Ci sono molte voci in circolazione, incluse speculazioni su nuovi acquisti, ma si tratta solo di chiacchiere prive di fondamento”.

Yuki ha avuto modo di provare la RB20 durante i test post-stagionali, e il team è rimasto molto colpito dal suo feedback tecnico, decisamente superiore a quanto spesso si dice di lui. È uno dei nostri tanti talenti, e abbiamo una posizione solida anche nelle categorie giovanili. Con Nikola Tsolov, ad esempio, abbiamo un forte contendente al titolo in Formula 3 e una presenza importante nella nuova Eurocup. Inoltre, stiamo supportando giovani promettenti nella Formula 4 inglese, in collaborazione con il team Hitech GP”.

Liam Lawson (Racing Bulls) – GP Abu Dhabi 2024

Marko non ha parlato di Lawson, ma secondo qualche uccellino sembra goda di più stima di Tsunoda, anche perché del futuro del giapponese nella famiglia Red Bull se ne parla da tempo vista l’uscita di Honda, direzione Aston Martin, e non è detto che non possa seguire il costruttore nipponico dal 2026 in poi. Insomma, le porte sono apertissime per qualsivoglia situazione, ma andando per logica, se Perez fosse al sicuro, la questione sarebbe stata già archiviata da mesi.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Red Bull Content Pool

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