Abbiamo sentito molto parlare della scarsa durata delle nuove mescole fornite dalla Pirelli. Tale degrado andrà, sicuramente, ad influire molto sulle strategie che i team dovranno elaborare per affrontare le gare di questa stagione. Gli addetti ai lavori parlano che saranno necessarie dalle tre alle quattro soste per ciascuna gara.
Di seguito saranno illustrati alcuni grafici che illustrano il diverso funzionamento e degrado delle Bridgestone (vecchio fornitore) e la Pirelli (nuovo fornitore).
La Bridgestone aveva ormai abituato tutti i team ad un ottima affidabilità e soprattutto ad una durata extra; questo grazie al fatto che avevano sviluppato la loro tecnologia di costruzione e realizzazione di pneumatici in regime di concorrenza (Good Year e Michelin).
Una volta uscita la Michelin la Bridgestone è diventata l’unico forniture di pneumatici e grazie alla concorrenze degli anni passati è riuscita a fornire gomme ottime ai team sia per quanto riguarda le performance che per quanto riguarda la durata.
Date un’occhiata a questo grafico dai test pre-campionato dello scorso anno a Barcellona, svoltosi in condizioni simili a quello che abbiamo vissuto questa settimana.
Potete vedere la costanza dei tempi sul giro, in realtà la tendenza è che più si consuma combustibile più i tempi tendono ad abbassarsi. Le gomme erano così buone che l’ effetto del carburante sul singolo giro era significativamente maggiore rispetto al consumo dei pneumatici.
Tale cosa non è avvenuta nei long run (grafico sotto) di Domenica scorsa con gomme Pirelli. La tendenza è esattamente l’opposto, nonostante la diminuzione di combustibile sulle auto i tempi sul giro tendono ad aumentare. Questo sta a significare che il degrado delle gomme è molto elevato e non viene compensato con la diminuzione di carburante. A tale problema stanno lavorando molto tutti gli ingegneri e piloti di ogni singolo team.
Guardate il forte calo di prestazioni che si ha all’ultimo giro o due prima della sosta ai box. E ‘davvero un calo repentino e drastico delle prestazioni sul giro. Per quanto riguarda la differenza tra gomme dure e morbide, guardate il grafico di Webber, quello blu, il suo secondo stint è stato effettuato con un set nuovo di gomme morbide mentre il terzo stint è stato fatto con gomme dure nuove . La differenza si nota propria nella finestra di utilizzo delle gomme; le soft durano 12-14 giri m,mentre le dure circa 20-22. Fare in modo che le gomme durino qualche giro in più dei rivali sarà una delle sfide su cui bisognerà lavorare per essere competitivi in gara.