Sembra sia stato un errore di fabbricazione a portare alla squalifica i piloti del Team Sauber al termine del Gp di Melbourne. Per evitare possibili soffiature sull’ala posteriore in modo da provocarne lo stallo aerodinamico (concetto F-Duct), in questa stagione la Federazione ha introdotto un raggio minimo di curvatura dei vari slot che vanno a comporre l’ala posteriore. Nelle verifiche fatte dai commissari nel post gara, hanno trovato che uno degli slot sull’ala posteriore del team elvetico avevano un raggio troppo stretto ed andava a violare le nuove regole introdotte con l’art. 3.10.1 e 3.10.2.
Il nuovo test consiste nel verificare che il raggio minimo dei profili che compongono l’ala posteriore deve avere un raggio minimo di 100 mm. Secondo indiscrezioni, si dice che durante le verifiche tecniche di fine gara uno dei profili dell’ala (freccia in giallo in alto) aveva una curvatura di 105 mm. Sauber ha provato, fino ad ora, tre versioni di alettoni posteriori e le aveva tutte a disposizione per questo Gp di Melbourne. Sembra che una di queste, non sia stata controllata opportunamente in fabbrica, e quindi non si sono accorti dell’errore. Nel weekend di gara, non tutti gli elementi dell’auto sono controllati dai commissari tecnici , ma vengono testate alcune componenti in varie fasi di verifica. Sembra che l’ala posteriore della Sauber sia stata controllata solo al termine della gara e non era mai stata vista dai commissari durante le prove libere e ufficiali. Le squadre per rendere il più efficace possibile il sistema DPS (Drag-Reduction System) stanno lavorando molto sulle appendici dell’ala dietro in modo da renderle il più efficaci possibili. Realizzare un’ala con una curvatura superiore a quanto stabilito da regolamento, permette di aumentare la velocità di punta, quando è attivato il sistema DRS , in quanto l’ala è più piatta.
La Sauber ha progettato un’ala molto al limite, infatti, a causa di un piccolo difetto di produzione, ha infranto il regolamento. I tecnici volevano inoltrare un reclamo per la decisione presa dai commissari ma hanno deciso di accettare la decisione e procedere con la modifica dell’area contestata.