Soltanto stamattina, dopo una notte di discussioni dei commissari, sapremo se l’ala posteriore della 150 Italia è regolare. Schierata a sorpresa nelle libere ha subito sollevato polemiche anche se la Ferrari sembra orientata a non usarla in qualifica. «Nessuna scuderia ha sporto reclamo», ha precisato ieri sera Charlie Whiting. Il delegato tecnico della Fia ha spiegato che la Ferrari aveva chiesto il parere, prima di procedere. E il giudizio era stato positivo. Whiting non ha detto che l’ala è irregolare ma ha chiarito che si tratta di un’interpretazione intelligente. Ora dobbiamo decidere se sia una buona interpretazione delle norme».
Ma cosa ha fatto la Ferrari?
Ha aggiunto all’ala un nolder, che è un’asticella in carbonio con la forma ad L rovesciata, di 30mm e che sporge vistosamente oltre la misura verticale massima, fissata in 950 mm dal regolamento tecnico dal 2009, rispetto al piano di riferimento che è il punto più basso di una monoposto. Nessuno, prima di ieri, aveva mai superato questo limite. L’articolo 3.10.3 indica i limiti dimensionali che devono avere le due superfici (profilo principale e flap) che compongono l’ala posteriore e la luce che deve esserci fra questi due elementi nonché l’eventuale movimento per il flap regolabile dal pilota. Vengono concessi due supporti per mantenere il fissaggio rigido dei due profili dell’alettone (norma introdotta per evitare le ali flessibili) e le dimensioni di questi supporti possono variare tra 8 e 30 mm. Ma ai supporti, che non vengono misurati in verifica, la Ferrari ha applicato un nolder di 30 mm di altezza non controllabile.