A Monza la Ferrari ripropone gli ingredienti che furono alla base del successo 2010: aerodinamica studiata ad hoc e impianto frenante superiore agli avversari. Su questa pista è determinante avere un’ottima velocità di punta, senza però compromettere il bilanciamento in frenata. Occorre un pacchetto apposito ed è per questo che viene considerato l’appuntamento più costoso dell’anno considerate anche le dispendiose ore in galleria del vento o al simulatore. Nel 2010 la Ferrari aveva introdotto un’ala posteriore con profili a corda ridotta e con condotto interno dell’F-Duct studiato per ottenere un compromesso ottimale fra velocità e tenuta nel misto e nelle frenate. La McLaren invece, aveva puntato su assetti diversi tra i due piloti. Button aveva l’alettone di Spa, con F-Duct che garantiva ottima aderenza,mapagava in velocità (329,5 km/h, contro i 341 km/h delle Ferrari); Hamilton, invece, aveva un alettone senza F-Duct e profili esasperati, che dava velocità (344,3), ma forse ha contribuito all’errore dell’inglese alla seconda variante.
Quest’anno la F 150 Italia punterà su ali con paratie laterali del posteriore senza le feritoie introdotte in Belgio e profili a corda ridotta. Infine da Maranello fanno sapere che anche a Monza si utilizzerà la vecchia sospensione posteriore scartata prima di Silverstone e introdotta di nuovo a Spa.
La 150 monta la vecchia sospensione
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