(foto prelevate dal forum www.f1tecnical.net e da www.boxgp.com)
La nuova Ferrari sarà veramente rivoluzionaria come annunciato dagli ingegneri Ferrari?
Secondo la Gazzetta dello Sport e Omnicorse la Ferrari che sarò presentata il 3 febbraio a Fiorano, rappresenterà un taglio netto con il recente passato.
Le forme della nuova monoposto sono impossibili da immaginare ma possiamo ricapitolare l’insieme di soluzioni innovative di cui sarà dotato il progetto Ferrari 663, applicate dal gruppo diretto a Pat Fry ed orchestrato dal solito Nikolas Tombazis a cui ha dato man forte il consulente tecnico Rory Byrne. Proprio Byrne ha studiato per questa monoposto una delle soluzioni innovative di cui sarà dotato il progetto: le strutture deformabili che devono proteggere l’abitacolo in caso di urto ( proprio a causa di questa soluzione che la Ferrari ha impiegato più tempo del solito per superare il crash test imposto dalla FIA) in quella zona della vettura.. Sino alla stagione 2011 queste strutture erano dei cani trasversali in carbonio mentre quest’anno saranno incamerati all’interno di veri e propri profili alari e rivestono una funzione aerodinamica.
Il regolamento Tecnico permette questa soluzione a patto che l’altezza corrisponda a tre volte e mezza la lunghezza. Semplifichiamo il più possibile questo concetto tecnico con un esempio: immaginiamo due profili alari (con una incidenza massima di 5 gradi) raccordati al deviatore di flusso che di solito troviamo all’esterno delle fiancate e che ha l’importante compito di far riattaccare al retrotreno i flussi che arrivano dall’anteriore.
Anche le fiancate rappresenteranno un importante novità del progetto: saranno talmente stretta che non sfrutteranno tutta la larghezza concessa dal regolamento (140 cm) ma saranno più alte rispetto ai precedenti layout. Questo disegno delle fiancate ha comportato il completo rifacimento delle masse radianti diventate ora più strette e lunghe.
L’obiettivo di questa particolare forma delle fiancate è quello di massimizzare la portata d’aria verso la parte posteriore della monoposto per sopperire alla riduzione di carico aerodinamico al posteriore dovuta all’abolizione degli scarichi soffiati.
La Ferrari che vedremo alla presentazione adotterà una soluzioni di scarichi molto standard: avrà i terminali che soffieranno nel profilo inferiore dell’ala posteriore. In ogni caso si stà già lavorando per ottimizzare questo concetto come hanno già fatto sia McLaren che Red Bull. Lo scopo dei tecnici di Maranello è quello di avere scarichi più alti per aumentare l’efficienza del profilo superiore.
Le fiancate termineranno molto basse grazie all’uso di sospensioni di tipo pull-rod e ad un nuovo cambio dagli ingombri verticali molto ridotti.
I tecnici avrebbero deciso di reintrodurre anche all’anteriore le sospensioni pull rod. Tale soluzione non si vedeva più in Formula 1 da ben 11 anni (Minardi 2011 progettata da Gabriele Tredozi). Tale soluzione permette di abbassare i pesi e pulire la zona bassa della ruota laddove, con sofisticate appendici aerodinamiche applicate alle prese dei freni, si cerca di indirizzare al meglio il flusso d’aria che arriva dall’ala
anteriore e alimentare la parte inferiore della monoposto e quindi il diffusore
Altro aspetto importante, che ha condizionato una buona parte del progetto, è stata la scelta voluta da Pat
Fry di avere una posizione di guida più sdraiata con la linea di cintura del telaio che non sfrutta il massimo limite regolamentare dei 625 mm. Ne è scaturita una gobba di raccordo molto limitata con il muso che non sarà di certo fra i più alti tra quelli che vedremo al via della prossima stagione a Melbourne il 18 marzo.