Nella giornata di ieri è stata presentata la nuova monoposto Lotus chiamata E20 in quanto è la ventesima vettura progettata nella factory inglese di Enstone.
Andiamo ora ad analizzare tecnicamente la nuova Lotus che sarà guidata da Kimi Raikkonen e da Romain Grosjean.
ZONA ANTERIORE
Sulla Lotus è presente lo scalino anche se meno esasperato rispetto alla Ferrari, per massimizzare il passaggio d’aria nella parte inferiore. Lo scalino è più gradevole alla vista in quanto, i progettisti, non hanno sfruttato l’altezza massima imposta dalla FIA nella zona della centina anteriore ma ha preferito tenere la linea di centura del telaio qualche centimetro più bassa per smussare il più possibile lo scalino.
L’ala anteriore è inedita e completamente diversa rispetto alle ali usate sulla Renault R31. Quest’ala introduce una serie di flap verticali utili a dividere e selezionare i flussi, oltre che generare carico
La sospensione anteriore mantiene il classico schema push rod anche se i tecnici hanno lavorato intensamente sul disegno (bracci inferiori si infulcrano a metà porta mozzo) di quest’ultima per liberare il più possibile il flusso d’aria nella parte bassa.
Le prese dei freni hanno una funzione più aerodinamica che di raffreddamento in quanto sembrano dei veri e propri convogliatori di flusso. Sembrano studiati e progettati per lavorare in simbiosi con le paratie dell’ala anteriore e con i deviatori di flusso posti ai lati delle pance.
La presa d’aria dell’airbox è molto piccola, il cofano motore è affusolato e presenta un’apertura nella zona posteriore per evacuare l’aria calda proveniente dai radiatori.
FIANCATE
Le fiancate sono molto simili a quella della vettura dello scorso anno anche se sono molto più rastremate nella zona della Coca Cola. Sono molto svasate nella parte inferiore e sfruttano il deviatore di flusso laterale come convogliatore di aria verso il diffusore posteriore.
ZONA POSTERIORE
La sospensione posteriore è rimasta una pull rod come sul modello dello scorso anno anche se è stata modificata la collocazione dei bracci inferiori per garantuire una buona pulizia d’aria verso le ruote posteriori. Per permettere un posteriore così rastremato è stato rifatto completamente il cambio.
Gli scarichi escono leggermente dalla carrozzeria usata per carenarli. Sono, concettualmente diversi, rispetto a quelli di Ferrari e McLaren in quanto montati più lontano dall’asse vettura. Sulla Lotus sono quasi radenti al cofano motore e soffiano sul profilo inferiore dell’ala posteriroe.
L’alettone posteriore è rimasto quello usato nella scorsa stagione caratterizzato dal piloncino centrale. Sicuramente, durante i test di Jerez, vedremo una nuova ala posteriore che cercherà di sfruttare nel migliore dei modi i nuovi scarichi.
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