McLaren e Ferrari, usano una soluzione molto simile e indirizzano i gas roventi non sul profilo inferiore dell’ala posteriore come si pensava, bensì nello spazio fra la paratia laterale dell’alettone posteriore e la gomma, in un’area che i tecnici intendono sviluppare perché in galleria del vento avrebbe permesso di recuperare parte del carico aerodinamico perduto con il divieto di soffiare nel diffusore posteriore.
In Ferrari stanno cercando di nascondere il più possibile il retrotreno, infatti, appena la vettura rientra ai box, i meccanici la ricoprono con un telo in modo da non dare punti di riferimento agli avversari.
Anche in questa stagione, sembra che li scarichi, siano una componente fondamentale, anche se meno decisiva, per generare carico aerodinamico al posteriore.
Nella zona degli scarichi in Ferrari, durante la mattinata, hanno accusato problemi di surriscaldamento della carenatura degli scarichi, infatti, dalla foto sottostante, si vede la fibra di carbonio “cotta”. Per ovviare a questo problema, i tecnici, hanno deciso di tagliare di qualche cm la carenatura,infatti, si vedono i tubi di scappamento fuoriuscire dalla carenatura.
In Red Bull, per ora, hanno scelto un sistema di scarico più tradizionali e soffiano l’aria calda nella zona centrale del profilo inferiore dell’alettone posteriore
E’ ancora presto per stabilire quale sia la soluzione migliore per recuperare parte del carico aerodinamico perso al posteriore per l’abolizione degli scarichi soffiati. L’ago della bilancia potrebbe essere la FIA, in quanto nei prossimi testa Barcellona, potrebbero esserci ulteriori restrizioni sugli scarichi e qualche team sarebbe costretto a fare passi indietro sul suo sistema di scarico.
foto: si ringrazia Ivan Martin e Ladera e il sito www.boxgp.com per la concessione delle foto.