Lotus Renault non soltanto è l’unica che ha un sistema di scarico diverso da tutti gli altri ma ha anche un sistema di raffreddamento molto particolare. Non è escluso che le due particolarità siano collegate fra loro. Le squadre devono trovare il modo di sfogare nel migliore dei modi l’aria calda che viene a formarsi all’interno delle fiancate. L’aria che entra attraverso le prese d’aria sulle fiancate, deve attraversare i radiatori, per poi essere espulsa nella zona posteriore (zona a Coca Cola). Per tenere la macchina il più sottile possibile al retrotreno in modo da far lavorare al meglio il diffusore e quindi generare più carico aerodinamico, i team hanno dovuto adottare diverse soluzioni di raffreddamento. La Lotus-Renault ha realizzato tre punti di sfogo dell’aria calda: un punto in alto (stretto) sopra il cambio e due prese d’aria basse (larghe) ai lati del cambio.
Dalla presa d’aria in alto (gialla) si riesce ad intravedere il radiatore dell’olio del cambio per cui è chiaro che tale feritoia serve per smaltire parte del calore generato da quest’ultimo.
.Riducendo la sua capacità di sfogo aria dalla fiancate. Mentre le altre due aperture sembrano create anche per aumentare il flusso d’aria verso l’ala posteriore. Questo è stato fatto cercando un compresso in quanto viene diminuito il flusso d’aria sopra il diffusore. Il flusso d’aria sul diffusore può essere considerata una cosa poco importante ma questo genera notevole carico aerodinamico se fatto lavorare nel migliore dei modi. La domanda fare in questo momento è: perché la Renault non ha sfruttato il vantaggio aerodinamico del diffusore come le altre squadre? Probabilmente a causa degli scarichi avanzati che soffiando sotto il fondo accelerano il flusso d’aria facendo lavorare lo stesso il diffusore nel migliore dei modi. Quindi la monoposto riesce a generare un ottimo carico aerodinamico posteriore e si è deciso di sfruttare alcune feritoie al retrotreno soltanto per smaltire il calore interno in eccesso.