Il comportamento della Ferrari, durante tutta la stagione, è stato misterioso e difficile da interpretare. Come fa ad essere così poco competitiva in qualifica, mentre in gara, è molto spesso sul ritmo dei migliori?
Cercherò, tramite questo post e grazie ad alcuni spunti di Gary Anderson di fare chiarezza ed elencare, secondo me, quale possa essere il problema di questa altalena di prestazioni tra qualifica e gara.
Secondo me, il problema principale della F2012, è nell’alettone posteriore e nel diffusore. La questione è molto complicata da spiegare ma cercherò di farlo il più chiaramente possibile.
Durante le qualifiche, come tutti sappiamo, il DRS si può utilizzare liberamente in qualsiasi tratto del circuito. Il pilota, appena affrontate le curve, apre il DRS appena possibile in modo da ridurre la resistenza all’avanzamento della vettura con un incremento della velocità massima della monoposto.
Con l’aumento della velocità, provocato dal apertura del DRS, la parte posteriore della vettura si abbassa e il diffusore tende a “stallarsi”. Per “stallo” intendo che il diffusore riduce in questa fase il carico aerodinamico che riesce a produrre in quanto molto vicino al fondo stradale.
Quando il pilota va a frenare per affrontare la curva, il comportamento della monoposto cambia ed il retrotreno si alza. Sono quasi sicuro che il problema della Ferrari sia proprio in questa fase, in quanto il diffusore non genera carico immediatamente in quanto l’ala posteriore non lavora nel migliore dei modi.
In un giro di qualificazione, le curve sono parecchie, e la parte posteriore della vettura ha meno carico aerodinamico e questo genera parecchia instabilità fino a quando l’ala posteriore e il diffusore iniziano a generare carico. Infatti, varie volte, i piloti si sono lamentati dell’instabilità del posteriore proprio in ingresso di curva.
Per cercare di ridurre il più possibile questa instabilità al retrotreno, gli ingegneri della Ferrari, hanno cercato di ridurre il carico deportante all’avantreno con un conseguente aumento del sottosterzo. Come spesso accade, quando si hanno delle carenze al posteriore, si cerca di ridurre il carico anche all’avantreno per cercare di bilanciare la vettura.
Ipotizziamo che la frenata duri qualche secondo per ciascuna curva, se il diffusore non lavora correttamente anche per soli 0,2s-0,3s, il problema si fa abbastanza serio.
Il problema, sembra andare a scomparire in gara, quando il DRS si usa soltanto in determinati punti del tracciato se il distacco da chi ti precede è inferiore ad 1s nel punto di rilevamento.
Durante la gara, quando il DRS non è attivato, il diffusore continua ad essere in “stallo” ma l’ala posteriore continua a generare deportando Quando il pilota frena e poi va a riaccelerare il diffusore non ha “buchi” di funzionamento ma va a generare il carico aerodinamico senza problemi. In questo modo, è facile capire, che la stabilità del posteriore tra qualifica e gara è molto diversa ed è molto migliore quando non si usa il DRS.
La Ferrari, per cercare di ridurre questo problema, dovrebbe introdurre delle ali posteriori con un sistema DRS meno aggressivo. Nelle ultime gare, la Ferrari, è uno dei team che ha il più alto guadagno di velocità massima quando il DRS è aperto. Dovrebbe utilizzare un ala posteriore che crei un minor distaccamento della vena fluida in modo che, una volta chiuso il DRS, l’ala inizi a generare deportanza in tempi molto più brevi.
La Ferrari, sicuramente ha le risorse e i tecnici per riuscire a risolvere questo problema in breve tempo. Sicuramente lo conoscono ed infatti, ad ogni GP, portano diverse configurazioni di ala posteriore, per cercare di utilizzare quella che limiti il più possibile tale inconveniente.