lunedì, Dicembre 23, 2024

IL SEGRETO DELLA RED BULL SONO I VASI COMUNICANTI

Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sulle famose “scintille” che abbiamo visto sulla Red Bull sia nello scorso Gp di India che durante le prove libere di questa mattina ad Abu Dhabi.

La Red Bull non dispone, come ipotizzato, di un correttore di assetto. Si ipotizzava che sul terzo elemento della sospensione anteriore ci fosse un collegamento idraulico con la pompa dei freni che avrebbe permesso quanto i piloti frenavano di controllare il beccheggio dell’anteriore.

Allora di cosa si tratta?

Il motore Renault, pur essendo in regime di congelamento è uno dei motori più evoluti del Circus anche perché in questi anni la Renault ha avuto la possibilità, su autorizzazione della Fia, di poterlo modificare più di una volta. Nonostante questo, il motore francese, continua ad essere molto fragile. Nella fragilità del motore sta la forza dei tecnici della Red Bull in quanto con la scusa di salvaguardare il propulsore hanno introdotto sulla vettura degli accorgimenti che migliorano anche le prestazioni e non solo l’affidabilità.

 Vi ricordate l famosa questione degli scarichi soffiati nati per i problemi di affidabilità del motore? Qui siamo più o meno sulla stessa barca. 
La Fia ha permesso alla Red Bull di sfruttare il principio dei vasi comunicanti per poter spostare i liquidi (acqua e olio) da un serbatoio ad un altro. 

Il principio dei vasi comunicanti è quel principio fisico, scoperto da Stevino, secondo il quale un liquido contenuto in due o più contenitori comunicanti tra loro, in presenza di gravità, raggiunge lo stesso livello dando vita ad un’unica superficie equipotenziale.
L’acqua, come tutti i liquidi, non ha una forma propria ma assume la forma del recipiente che la contiene. Per questo motivo, se si versa un liquido in vasi tra loro in comunicazione, anche se di forma diversa (purché di diametro non molto piccolo per evitare che intervengano altri fenomeni fisici come la capillarità), esso si dispone allo stesso livello in ognuno dei contenitori stessi.

Il tutto avviene tramite appositi comandi azionati manualmente dai piloti e può essere fatto sia durante le prove che durante le varie fasi della gara. Con la scusa dei problemi di affidabilità, i piloti, riescono a spostare più verso l’avantreno o al retrotreno vari kg di liquidi per avere sempre la monoposto bilanciata. Tutto questo avviene rispettando i limiti di bilanciamento tra avantreno e retrotreno imposti dal Regolamento tecnico. 
Tutto questo, secondo la Federazione è regolare.
Fin qui, potrebbero sorgere alcuni dubbi, ma ci si potrebbe mettere “una pietra sopra”.
La scandalo, secondo me, c’è quando un altro team, accortosi di questo sistema della Red Bull, chiede spiegazioni per poter disporre la propria vettura di un sistema analogo. 
La risposta della FIA è vergognosa e nega l’utilizzo di tale sistema in quanto il motore in questione non ha nessun problema di affidabilità e il regolamento tecnico impedisce di usare del liquido come zavorra. 
Per ora questo è uno scoop che riesco a darvi ma tra qualche giorno uscirà tutto pubblicamente e non so cosa potrà succedere. 


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