lunedì, Dicembre 23, 2024

SORPASSO DI VETTEL IN REGIME DI BANDIERA GIALLA. PERCHE’ NON E’ STATO PUNITO???

Questo post non ha niente di tecnico ma vuole evidenziare, ancora una volta, che il trattamento in pista non è uguale per tutti i piloti e per tutte le scuderie.
Chi mi segue su twitter, avrà notato che al termine della gara ho twittato alla Ferrari @InsideFerrari, di fare prontamente un esposto alla Federazione per vari sorpassi di Vettel sotto il regime di bandiere gialle.
Tanti hanno considerato come fatto da punire  il sorpasso di Vettel sulla Sauber di Kobayashi, ma in quel caso, la bandiera esposta  era gialle e rossa e questo sta ad indicare pista scivolosa ma non vieta in nessun caso il sorpasso a chi ti precede (vedi sequenza fotografica)


Questo è quello che dice il regolamento in regime di bandiera gialla:

  • La bandiera gialla singola indica un pericolo immediato, generalmente la scena di un incidente o una vettura ferma in pista. I piloti devono diminuire la velocità in prossimità della bandiera; i sorpassi sono vietati. Se usata insieme a un cartello bianco con le lettere “SC” significa che la Safety car è in pista.
  • La bandiera gialla doppia, consistente in due commissari di pista che sventolano due bandiere gialle (o un commissario che ne sventola due insieme alternate) nello stesso luogo, indica una situazione di grave pericolo. I piloti devono rallentare gradualmente ed essere pronti a deviare dalla traiettoria normale ed eventualmente a fermarsi; i sorpassi sono vietati. Questa situazione potrebbe comportare l’ingresso della Safety car.
Guardate il video che è commentato dall’amico @Diosfenix ed anche se in spagnolo e facilmente capibile il succo del discorso e anche i poco esperti possono rendersi conto che il sorpasso di Vettel sulla Toro Rosso è avvenuto chiaramente in regime di bandiera gialla che era, non solo esposta a bordo pista, ma anche evidenziata nel cockpit del pilota tedesco.

Perché, tale comportamento non è stato punito? Perché la Ferrari non ha sposto nessun reclamo ufficiale?
La Ferrari ha tempo fino al 30 Novembre per sporgere un reclamo per “circostanze eccezionali” e tale cosa è normata dall’articolo 179bis del Regolamento.
Se non lo facesse, sarebbe opportuno, che la Federazione intervenga e dia delle spiegazioni su quanto successo.

Secondo me, anche al muretto Red Bull temevano qualche sanzione a Vettel, altrimenti non mi spiegherei il distacco rilevante di Vergne su Schumacher in regime di safety-car (vedi foto). Peccato che la sanzione prevista in questo caso sia di 20s e Vergne è arrivato al traguardo 19,2 s dopo Vettel. Quindi in caso di sanzione, Vettel sarebbe arrivato ottavo e Alonso sarebbe diventato campione del mondo per 1 punto sul tedesco.

Purtroppo, sono stato definito da alcuni utenti del blog, un anti Red Bull. Questo non è assolutamente vero. Io mi batto per la legalità e purtroppo la Red Bull è stata colta più volte con le “mani nella marmellata” in queste stagioni e non è mai stata punita. Anzi, ha vinto Gran Premi con soluzioni che sono poi state debite dalla Federazione come irregolari. Ma, la cosa che più mi ha infastidito come appassionato di F1 è il fatto che variavano le altezze in parco chiuso e incredibilmente la FIA non li ha squalificati. Che sia perché Red Bull in F.1 porta tantissimi soldi e non bisogna infastidirli??? Boh… Io una spiegazione logica non ce l’ho.
 

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