Il Gp appena concluso in Canada ha
evidenziato l’ennesimo weekend a tinte Red Bull con un Sebastian Vettel sempre
più primo nella classifica piloti. Guardando le quote dei bookmakers notiamo subito che il favorito per la vittoria finale
resta sempre il pilota tedesco, ma non è affatto male quella che riguarda
Fernando Alonso, la cui conquista del titolo iridato è in netto rialzo (3.80).
Quasi spacciati, salvo miracoli nella seconda parte della stagione, gli altri
pretendenti come Raikkonen (13.00) ed Hamilton (16.00). Nelle ultime settimane
oltre alle questioni riguardanti i gran premi sta salendo agli onori delle
cronache la questione gomme e la relativa inchiesta della Fia ai danni di
Mercedes e Pirelli. Ma cerchiamo di ricorstruire la vicenda anche per chi non è
a conoscenza di tutti i dettagli. Lo scorso 5 giugno, nel corso del GP di
Monaco, la Red Bull e la Ferrari hanno presentato un ricorso alla Fia per chiedere
chiarimenti in merito ad un test di tre giorni condotto sul circuito di
Barcellona da parte della scuderia Mercedes e da Pirelli. Ad essere oggetto del
contendere non è tanto il test ma soprattutto l’utilizzo della monoposto
utilizzata nella stagione in corso. Un aspetto, quest’ultimo, esplicitamente
vietato dal regolamento sportivo.
Nell’ambito dell’inchiesta della Fia sono state richieste delucidazioni
anche alla Ferrari in merito ai test effettuati a Barcellona il 23 e il 24
aprile scorso con gomme Pirelli. In quell’occasione, però, la rossa di
Maranello ha rispettato in pieno il regolamento in quanto ha utilizzato la
vettura del 2011. È notizia di oggi che
Mercedes e Pirelli compariranno davanti al Tribunale della Fia il prossimo 20
giugno nella sede di Parigi. Ad annunciarlo è stata la stessa Fia tramite una
nota sul proprio sito ufficiale. Naturalemente sia Mercedes che Pirelli si
dichiarano innocenti. Ross Brawn, team principal della Mercedes, ha ribadito in
conferenza stampa che non si trattava di test segreti, ma di test privati. A
far insospettire però sono ad esempio le foto pubblicate da Lewis Hamilton
proprio in quei giorni sul suo profilo Twitter di una sua vacanza in Florida.
Un gesto questo che è servito per depistare tutti. Ross Brawn non è nuovo a
capolavori di stile. Tutti ricordano quando nel 2009 sostenne che il doppio
diffusore delle sue monoposto non presentava un “buco” ma una “apertura”. In
quel caso, nonostante l’evidenza, vinse la causa e si portò a casa pure il
campionato. Questa volta ciò che potrebbe discolpare la Mercedes è la mail che
autorizzava i test firmata dal capo dipartimento tecnico della Fia Charlie
Whiting. Il furbo Brawn riuscirà a scamparla anche questa volta? Sulla
vicenda si è pronunciato anche il Presidente Montezemolo che non ha usato di
certo mezze parole. Il numero uno della Ferrari è contento per le affermazioni
della Fia e si augura che il regolamento sia uguale per tutte le scuderie. Il
20 giugno molto probabilmente arriverà la sentenza.
evidenziato l’ennesimo weekend a tinte Red Bull con un Sebastian Vettel sempre
più primo nella classifica piloti. Guardando le quote dei bookmakers notiamo subito che il favorito per la vittoria finale
resta sempre il pilota tedesco, ma non è affatto male quella che riguarda
Fernando Alonso, la cui conquista del titolo iridato è in netto rialzo (3.80).
Quasi spacciati, salvo miracoli nella seconda parte della stagione, gli altri
pretendenti come Raikkonen (13.00) ed Hamilton (16.00). Nelle ultime settimane
oltre alle questioni riguardanti i gran premi sta salendo agli onori delle
cronache la questione gomme e la relativa inchiesta della Fia ai danni di
Mercedes e Pirelli. Ma cerchiamo di ricorstruire la vicenda anche per chi non è
a conoscenza di tutti i dettagli. Lo scorso 5 giugno, nel corso del GP di
Monaco, la Red Bull e la Ferrari hanno presentato un ricorso alla Fia per chiedere
chiarimenti in merito ad un test di tre giorni condotto sul circuito di
Barcellona da parte della scuderia Mercedes e da Pirelli. Ad essere oggetto del
contendere non è tanto il test ma soprattutto l’utilizzo della monoposto
utilizzata nella stagione in corso. Un aspetto, quest’ultimo, esplicitamente
vietato dal regolamento sportivo.
Nell’ambito dell’inchiesta della Fia sono state richieste delucidazioni
anche alla Ferrari in merito ai test effettuati a Barcellona il 23 e il 24
aprile scorso con gomme Pirelli. In quell’occasione, però, la rossa di
Maranello ha rispettato in pieno il regolamento in quanto ha utilizzato la
vettura del 2011. È notizia di oggi che
Mercedes e Pirelli compariranno davanti al Tribunale della Fia il prossimo 20
giugno nella sede di Parigi. Ad annunciarlo è stata la stessa Fia tramite una
nota sul proprio sito ufficiale. Naturalemente sia Mercedes che Pirelli si
dichiarano innocenti. Ross Brawn, team principal della Mercedes, ha ribadito in
conferenza stampa che non si trattava di test segreti, ma di test privati. A
far insospettire però sono ad esempio le foto pubblicate da Lewis Hamilton
proprio in quei giorni sul suo profilo Twitter di una sua vacanza in Florida.
Un gesto questo che è servito per depistare tutti. Ross Brawn non è nuovo a
capolavori di stile. Tutti ricordano quando nel 2009 sostenne che il doppio
diffusore delle sue monoposto non presentava un “buco” ma una “apertura”. In
quel caso, nonostante l’evidenza, vinse la causa e si portò a casa pure il
campionato. Questa volta ciò che potrebbe discolpare la Mercedes è la mail che
autorizzava i test firmata dal capo dipartimento tecnico della Fia Charlie
Whiting. Il furbo Brawn riuscirà a scamparla anche questa volta? Sulla
vicenda si è pronunciato anche il Presidente Montezemolo che non ha usato di
certo mezze parole. Il numero uno della Ferrari è contento per le affermazioni
della Fia e si augura che il regolamento sia uguale per tutte le scuderie. Il
20 giugno molto probabilmente arriverà la sentenza.