Mercedes hanno testato, sulla vettura di Rosberg, soltanto per alcuni giri il sistema per la riduzione della resistenza aerodinamica dell’ala posteriore. Il sistema da quello che si è visto in pista è stato completamente rivisto rispetto a quello testato durante le prove invernali.
Il sistema prevede due piccole aperture collocate sul cofano motore subito dopo la presa che va a raffreddare la zona del cambio.
I flussi d’aria che entrano attraverso queste aperture vengono portati, attraverso delle apposite tubazioni verso il posteriore della monoposto. A certi livelli di velocità e pressione l’aria, salendo il periscopio, viene espulsa sotto il profilo dell’ala posteriore per cercare di ridurre la resistenza all’avanzamento della monoposto.
Alle medie e basse velocità, cioè quanto l’interruttore fluido non viene attivato, l’aria raccolta da queste apposite feritoie viene fatta fuoriuscire sempre al posteriore ma nella zona del monkey seat.
Nuovo muso dotato di vistose paratie ai lati dei supporti dell’ala per massimizzare la portata d’aria sotto la vettura. Il muso è stato alzato di qualche centimetro rispetto alla versione usata fino alla scorsa gara di Silverstone. In questo modo viene aumentata la portata d’aria sotto il muso della monoposto anglotedesca.
Confermate le modifiche sul fondo già viste al Gp di Silverstone. Come potete vedere dalla foto è stata aggiunta una piccola deriva per incanalare in miglior modo i flussi caldi provenienti dagli scarichi verso la zona esterna del diffusore e la ruota posteriore.
A dimostrazione che il carico aerodinamico della Mercedes al posteriore è molto elevato si nota dalla foto in basso la mancanza del monkey seat sul profilo inferiore dell’ala posteriore.