aerodinamico che richiede una downforce molto simile a quella usata
Monte-Carlo.
Per essere veloci su questo tracciato è
necessario disporre di un elevato carico deportante, avere un ottimo grip
meccanico, riuscire a saltare sui cordoli e disporre di un ottima trazione.
Le caratteristiche descritte sopra sembrano
rispettare in pieno le caratteristiche delle migliori monoposto di questa
stagione: Mercedes, Red Bull e Lotus ed ha messo in luce le notevoli lacune
tecniche e prestazionali della Ferrari F138.
utilizzano un assetto rake che permette di avere un’ala anteriore molto vicina
al suolo. Grazie a questa tipologia di assetto assetto è possibile caricare
ulteriormente l’incidenza dell’alettone anteriore pagando però qualche km/h di
velocità di punta (poco importante su questo tracciato). Abbassando l’anteriore
della monoposto, si va inoltre ad aumentare anche l’angolo tra il profilo
estrattore e il suolo. Questo comporta un aumento di dimensione
“virtuale” del profilo estrattore che per regolamento tecnico deve
avere delle dimensioni molto ristrette
Mercedes
grande protagonista del fine settimana ungherese grazie allo strepitoso Lewis
Hamilton che si è aggiudicato sia la pole che la gara. In Mercedes non si
stanno fermando nello sviluppo e continuano a portare nuove componenti
aerodinamiche ad ogni gara. Solo che a differenza della Ferrari queste novità
funzionano e vengono subito installate sulla vettura.
piloni si supporto dell’ala, introdotti al Nurburgring, la Mercedes ha introdotto sotto il muso una piccola gobba
per cercare di aumentare il carico deportante sull’avantreno della vettura.
Muso Budapest |
Muso Nurburgring |
Modificato il cofano motore che, nella versione vista ai box ungheresi, non presenta più la pinna nella parte terminale ma è comparso un grosso sfogo centrale molto simile a quello che la Red Bull usa da diverse stagioni. Questo sta a significare che in Mercedes temono le alte temperature previste sul circuito di Budapest ed hanno deciso di sacrificare un po’ di efficienza a favore del buon raffreddamento.
Anche in Mercedes hanno deciso di seguire la modo della Williams. Infatti, è stata realizzata una feritoia nella parte bassa della paratia laterale dell’ala posteriore per massimizzare la portata d’aria all’interno dell’ala stessa.
foto @techF1LES
|
Red Bull
Red Bull RB9 GP.Budapest |
confronto @piusgasso Red Bull |
sue parti ,che era stato utilizzato durante le prove libere di Silverstone e che
su quel tracciato non aveva dato i risultati sperati. Ora. tale diffusore, è
stato rivisto nella zona del profilo del canale esterno che è sempre tagliato
rispetto a quello visto al Nurburgring ma presenta una forma diversa
(rettangolo giallo).
versione vista a Silverstone era smussato mentre ora è perfettamente
rettilineo.
foto 1 |
foto 2 – foto 3 |
Lotus
foto @techF1LES |
posteriori è stata collocata una deriva per migliorare lo scorrimento dei
flussi caldi provenienti dagli scarichi verso la zona esterna del diffusore.
Ferrari
Non credo sia una bocciatura delle nuova soluzione tecnica in quanto, essendo un cambiamento molto importante, necessità di ulteriori prove per essere migliorato in modo da poterlo sfruttare al massimo dell’efficienza. Infatti, analizzando i flussi, si notano delle problematiche nella zona centrale in cui si vede che esiste un distaccamento e il flusso d’aria non viene espulso nel migliore dei modi compromettendo il carico aerodinamico che va a produrre.
Modifiche sostanziali anche al fondo della F138 per massimizzare l’effetto dei gas di scarico. Come potete vedere dalla foto in basso le derive verticali sul fondo della F138 viste a Budapest sono diventate due (prima erano tre) ed è stata confermata la piccola aletta di forma svergolata per separare i gas caldi da quelli freddi provenienti dalle fiancate.
Foto @PiusGasso |
Dal confronto in alto si nota anche una modifica alla carenatura dei freni posteriori che si estende più vicina al fondo rispetto alla versione precedente. La funzione di queste carenature, diventate ormai devi e propri deviatori di flusso, è quella di estratte più calore possibile che si genera in prossimità delle gomme posteriori.
Anche questa modifica, dopo essere stata testata durante le prove del venerdì è stata abbandonata e si è deciso di utilizzare il fondo standard della F138 dotato delle doppie pinne verticali davanti alle ruote posteriori.
Come sistema di scarico si è deciso di utilizzare la medesima configurazione che si era vista al Gp del Bahrein in cui la carrozzeria, in prossimità dei bulbi di scarico, è più voluminosa rispetto alla configurazione standard
Nonostante le alte temperature, la Ferrari non ha degli sfoghi nella carrozzeria posteriore per estrarre l’aria calda che viene a formarsi all’interno del cofano motore. Mentre molti team hanno creato dei grossi sfoghi sulla carrozzeria posteriore, la Ferrari in questo Gp molto caldo è andata a chiuderli per migliorare l’efficienza globale della vettura.E’ stato aggiunto aggiunto, per favorire l’estrazione dell’aria calda, all’interno del cofano motore, un piccolo nolder il quale va a creare una bassa pressione favorendo così l’estrazione dell’aria calda migliorando quindi il raffreddamento.
Sparita, inoltre, la griglia nella parte bassa della carrozzeria che era stata introdotta al Gp del Bahrein per abbassare le temperature all’interno del cofano motore.
Rispetto ai precedenti Gp sembra sia stata modificata, ancora una volta, la camera di risonanza Helmholz che era stata cambiata anche al Gp di Germania.. Confrontate la foto sopra con quelle in basso e potete vedere che ci sono state alcune modifiche.
Foto in alto inizio stagione-foto in basso Nurburgring |
Questo tipo di scarico è caratterizzato da un ramo cieco in uscita, ovvero una specie di contenitore, che va a raccogliere i gas di scarico quando la pressione è elevata. Tali gas raccolti vengono rilasciati quando il pilota rilascia l’acceleratore (pressione nei condotti si abbassa).
Grazie a questo particolare sistema anche in rilascio di acceleratore c’è un uscita dagli scarichi di gas roventi che vanno ad alimentare il diffusore aumentando il carico aerodinamico dell’intera monoposto.
Oltre a questo concetto non è da sottovalutare il fatto che utilizzando una camera di risonanza negli scarichi è possibile mantenere in pressione lo scarico favorendone l’espulsione dei gas combusti all’esterno dei cilindri.
Sulla F138 è stata usata un’ala posteriore da alto carico molto simile a quella utilizzata nello scorso Gp di Monte-Carlo e testata nei recenti test di Silverstone. Quest’ala è caratterizzata da un main plane con una leggere curvatura ad U rovesciata e presenta un bordo d’attacco molto incurvato. Invariate nella forma e nel numero le soffiature presenti sulla paratia laterale dell’ala stessa.
Quest’ala si differenzia dalle altre in quanto è presente una soffiatura sul mainplane in prossimità dell’endplate (vedi freccia). Lo scopo di questa fessura è cercare di aumentare il carico deportante generato dall’ala nella zona posteriore della vettura.
Confermato il nuovo muso dotato dei profili di supporto dell’ala maggiorati. Lo scopo di questi profili è quello di riuscire a convogliare la maggiore portata d’aria verso il fondo della vettura per cercare di massimizzare il carico generato dall’estrattore posteriore.
Ridisegnata completamente la carrozzeria posteriore che è molto simile a quella della monoposto dello scorso anno. Sono stati cambiati anche i deviatori di flusso davanti alle fiancate e sono stati aggiunte tre pinnette proprio sulle fiancate per migliorare l’andamento dei flussi d’aria verso il retrotreno della monoposto.
In casa McLaren hanno ripreso il concetto introdotto dalla Williams fin dall’inizio di questa stagione che prevede l’espulsione dalla parte centrale del mozzo dell’aria proveniente dai dischi freno.
Un sistema analogo era già stato introdotto lo scorso anno sulla Red Bull RB8 ma era stato bocciato dalla Federazione in quanto i fori applicati al mozzo per espellere l’aria ruotavano insieme alle ruote e quindi erano considerati dispositivi aerodinamici mobili.
Il sistema Williams e McLaren per espellere l’aria utilizzano un apposito collegamento (tubo) ancorato al portamozzo e quindi non è considerato in movimento.
Questo sistema va a ricreare lo stesso effetto dei copricerchi che la Federazione ha proibito nella stagione 2009.
Vecchio sistemo di scarico – FOTO 2 |
Oltre alla modifica al sistema di scarico è stato modificato il fondo in prossimità delle ruote posteriori dove sono stati realizzati due aperture. Tale soluzione è usata anche da altri team come : Red Bull, Mercedes e Ferrari.
Toro Rosso