domenica, Dicembre 22, 2024

TERMOCAMERE POSTERIORI PER FERRARI E MERCEDES?

Analizzando le foto ai box di Spa sembra che, sia Mercedes che Ferrari, utilizeranno delle termocamere collocate ai lati dell’air box per monitorare le temperature di utilizzo delle gomme posteriori.Entrambe le scuderie controllano le temperature delle gomme anteriori già da diverse gare utilizzando soluzioni diverse: per la Mercedes la termocamera è collocata sul’ala anteriore mentre per la Ferrari è installata sul deviatore di flusso davanti alle fiancate. Attraverso l’utilizzo di una termocamera si eseguono controlli non distruttivi e non intrusivi, al fine di visualizzare e misurare l’energia termica emessa dalle gomme. 
Le termocamere rilevano le radiazioni nel campo dell’infrarosso dello spettro elettromagnetico e compiono misure correlate con l’emissione di queste radiazioni.
Che cos’è la radiazione infrarossa?
In fisica la radiazione infrarossa (IR) è la radiazione elettromagnetica con banda di frequenza dello spettro elettromagnetico inferiore a quella della luce visibile.
Il termine significa “sotto il rosso” (dal latino infra, “sotto”), perché il rosso è il colore visibile con la frequenza più bassa.
Viene spesso associata con i concetti di “calore” e “radiazione termica”, poiché ogni oggetto con temperatura superiore allo zero assoluto (in pratica qualsiasi oggetto reale) emette spontaneamente radiazione in questa banda (per la legge di Wien aumentando la temperatura il picco di emissione si sposta sempre più verso il visibile finché l’oggetto non diviene incandescente).


Perchè viene usato?

I team utilizzano questo particolare sistema, per tenere costantemente sotto controllo la temperatura delle gomme anteriori. Probabilmente esiste un analoga telecamera ad infrarossi per tenere sotto controllo le gomme posteriori.

Per fare questo la Ferrari sfrutta il fenomeno della termografia che è un tipo di acquisizione di immagini nel campo dell’infrarosso. Attraverso l’utilizzo di una termocamera si eseguono controlli non distruttivi e non intrusivi, al fine di visualizzare e misurare l’energia termica emessa dalle gomme. 
Le termocamere rilevano le radiazioni nel campo dell’infrarosso dello spettro elettromagnetico e compiono misure correlate con l’emissione di queste radiazioni.

Questo strumento è in grado di rilevare le temperature dei corpi analizzati attraverso la misurazione dell’intensità di radiazione infrarossa emessa dal corpo in esame

Ricordiamoci che, tutti gli oggetti ad una temperatura superiore allo zero assoluto emettono radiazioni nel campo dell’infrarosso (ad esempio anche oggetti che hanno una temperatura molto bassa, come i cubetti di ghiaccio, emettono infrarossi. Più è alta la temperatura dell’oggetto, più quest’ultimo irradierà raggi infrarossi). Questa relazione è numericamente quantificabile grazie alla Legge di Planck.
Le termocamere (anche dette videocamere termografiche) sono particolari videocamere, sensibili alla radiazione infrarossa, capaci di ottenere immagini (o riprese termografiche) di infrarossi invisibili, o radiazioni di calore, e rappresentano un preciso strumento di misurazione non a contatto delle temperature.

A partire dalla radiazione rilevata si ottengono dunque delle mappe di temperatura delle superfici esposte. Le termocamere si dividono in:

  • radiometriche;
  • non radiometriche. 

Radiometriche
consentono di misurare il valore di temperatura assoluto di ogni punto dell’immagine. L’immagine, infatti, è costruita su una matrice di un certo numero di pixel per un certo numero di righe. L’elettronica dello strumento “legge” velocemente il valore di energia immagazzinata da ogni singolo pixel e genera un’immagine, in bianco e nero o in falsi colori, dell’oggetto osservato.
Con l’utilizzo di tale strumentazione, inoltre, è possibile eseguire ispezioni senza arrecare nessun danno all’ambiente  presentare in tempo reale il calore prodotto, misurare la temperatura senza contatto, produrre un’immagine che equivale all’utilizzo contemporaneo di migliaia di termocoppie o pirometri, identificare e localizzare in tempo reale l’anomalia termica, salvare le informazioni, individuare i problemi non visibili all’occhio umano o prima che si verifichino i guasti, consentire un effettivo risparmio di tempo e denaro.

Questa tecnologia non è nuova in Formula 1 in quanto, nella scorsa stagione, la Red Bull aveva utilizzato, durante le prove libere del Gp del Brasile, una telecamera analoga per registrare informazioni sul comportamento delle nuove gomme che la Pirelli aveva portato in via sperimentale ad Interlagos (vedi foto). 

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