Interessante la notizia che ha riportato la settimana scorsa Franco Nugnes su Omnicorse in cui parlava di un possibile ritorno del brake-by-wire in Formula 1 a partire dalla prossima stagione. In vista 2014 si sta parlando tantissimo di V6 Turbo di 1.6 litri dotato di ERS e KERS ma si stanno tralasciando alcuni aspetti molto importanti che i recuperi di energia implicano nella progettazione del sistema frenante di una monoposto di Formula1.
Fià la settimana scorsa, durante le prove libere disputata sul tracciato indiano, alcuni team hanno collaudato dei dischi freno posteriore molto più piccoli rispetto a quelli che di solito vengono usati. Questi collaudi sono stati effettuati in previsione della stagione 2014 in cui sarà possibile immagazzinare nelle batterie molta più energia rispetto a quella che il regolamento permette di recuperare in questa stagione. Quindi, l’impianto frenante utilizzato in questa stagione, potrebbe essere sovradimensionato il prossimo ed è per questo che i team stanno collaudando dei dischi più piccoli.
L’utilizzo di dischi più piccoli potrebbe comportare alcuni vantaggi:
– riduzione di peso sulle masse non sospese;
– impianto di raffreddamento limitato con un vantaggio aerodinamico in quanto, i dispositivi di raffreddamento, sono considerati dagli aerodinamici come fonte di disturbo del flusso;
-cestelli in carbonio che avvolgono porta-mozzo, disco e pinza avranno forme diverse, lasciando uno spazio maggiore per convogliare l’aria calda utile a riscaldare i cerchi e le gomme.
La capacità frenante assicurata dal KERS e dall’ERS potrà causare non poche difficoltà ai piloti soprattutto nelle staccate. Se ricordate, nella stagione 2009, anno in cui fu introdotto il KERS i piloti erano andati in difficoltà nel gestire gli spazi di frenata che variavano sensibilmente se il KERS stava caricando oppure no. Nel tempo l’adozione di strategie elettroniche adeguate ha permesso di eliminare il problema, permettendo anzi uno sfruttamento ancora più esasperato della staccata.
L’anno prossimo, come più volte ribadito in questo post, i recuperi di energia saranno molto più potenti e quindi anche il “freno motori” che questi produrranno sarà molto più elevato rispetto a quello di quest’anno.
Sarà, quindi, molto interessante capire in che modo sarà possibile modulare le staccate senza che una frenata nello stesso punto della pista sia diversa ad ogni giro in funzione di quanto i sistemi di recupero saranno in grado di aiutare la frenata?
La FIA, allora, è stata costretta a permettere l’adozione di un controllo elettronico del bilanciamento della frenata, in modo che il pilota possa contare su uno spazio di arresto certo.
Qualche ingegnere sta pensando di re-introdurre un sistema chiamato brake-by-wire nel posteriore che potrebbe sostituire il sistema idraulico con uno completamente elettronico.
Sarà molto interessante capire quali vincoli imporrà la FIA perché utilizzando questo sistema gli ingegneri potrebbero riprodurre sistemi tipo Abs e il controllo di trazione.