PRIMA MONDIALE ASSOLUTA PER I P ZERO PIRELLI 2014 NELLE LIBERE DI INTERLAGOS
Il round finale della stagione di Formula Uno si correrà questo weekend sullo storico circuito brasiliano di Interlagos, dove Pirelli porterà pneumatici P Zero Orange hard e le P Zero White medium.
Il Gran Premio del Brasile è anche un’opportunità per i team di provare durante le prove libere di venerdì le gomme sviluppate da Pirelli per il 2014. Gli pneumatici oggetto del test sono nuovi per costruzione, profli e mescole, proposte in questa occasione nella versione medium.
Paul Hembery: “Abbiamo scelto le mescole medium e hard per la gara al fine di soddisfare tutte le caratteristiche del circuito di Interlagos. Ci sono diversi aspetti a cui bisogna prestare attenzione: nonostante sia stato riasfaltato solo pochi anni fa, questo circuito è abbastanza accidentato, il che rende difficile ottenere una buona trazione. Come lo scorso anno, durante le prove libere daremo l’opportunità ai team di provare gli pneumatici della prossima stagione, in modo da fargli testare quelli che saranno i più importanti cambiamenti previsti per il 2014”
Jean Alesi: “Interlagos è un circuito dove i piloti sono davvero coinvolti, e anche se può sembrare strano, mentre ci sono alcuni circuiti dove si guida semplicemente da una curva alla succesiva, Interlagos è un esperienza che assorbe completamente. Anche se la pista ha ricevuto interventi di manutenzione diverse volte, è abbastanza dissestata, e poichè si corre in senso antiorario richiede anche un grade sforzo fisico. Amo le sensazioni e l’atmosfera di Interlagos: i fan sono assolutamente fantastici ed è davvero un gran bel circuito in cui correre. Il tempo è sempre molto variabile, quindi bisogna essere pronti a tutto. La chiave di Interlagos è trovare il giusto ritmo: una volta individuato, è possibile ridurre al minimo l’usura e ottenere delle buone prestazioni. Nel passato sono stato su quel podio e so che è importante trovare fin da subito un buon feeling.”
Il circuito dal punto di vista degli pneumatici:
Il circuito di Interlagos è caratterizzato dall’alternarsi delle prestazioni richieste: dopo il lungo rettilineo del traguardo, che esige velocità e potenza (una grande sfida per i motori messi sotto sforzo dalle altitudini del circuito), c’è la parte più tortuosa del tracciato che richiede un grande carico areodinamico. L’ultimo tratto del giro è cruciale per ottenere un buon tempo.
Le diverse variazioni altimetriche hanno effetto sull’aderenza ed è dunque fondamentale impostare il giusto carico areodinamico, soprattutto poichè vi sono una serie di differenze tra una curva e l’altra. La curva 14 – la più lenta del tracciato – è un buon esempio di ciò che il circuito richiede alle gomme dal punto di vista tecnico. I piloti devono frenare in salita mentre si immettono in una curva, controllando attentamente il pattinamento nell’uscita.
Interlagos è il secondo circuito più corto del campionato dopo quello di Monaco, con l’asfalto sconnesso e diversi cambi di pendenza. Il maltempo è abbastanza frequente.
Lo scorso anno la gara, svolta in condizioni meteo variabili, è stata vinta da Jenson Button su McLaren con una strategia di due soste. La chiave del successo è stata la capacità di rimanere sui P Zero slick anche durante la pioggia. Le condizioni variabili hanno fatto sì che le strategie fossero estremanete varie, arrivando a contemplare fino a quattro soste.